La Virtus sceglie la via del sarcasmo per annunciare il rientro di Kenny Hasbrouck a Bologna con la coda tra le gambe. “Confidential: Lassie torna a casa” si legge in una nota tanto sibillina quanto irridente pubblicata dal sito del club bianconero, che si è visto dare ragione dalla Fiba nella querelle con la guardia americana fuggita in Turchia ad inizio aprile per giocare nell’Aliaga Petkim. Atti alla mano il tribunale di Ginevra ha stabilito che la società emiliana non deve nulla all’americano, che si era promesso ad una nuova squadra sulla base di presunte inadempienze contrattuali per il mancato pagamento dello stipendio. “Eravamo certi che finisse così, perché è Kenny a doverci 2.520 dollari per multe e altre questioni in sospeso. Sarà una libidine aspettarlo in aeroporto e magari vederlo in campo domenica con Sassari visto che abbiamo già vinto il premio da 210.000 euro per chi schiera più italiani e ora possiamo di nuovo dare spazio agli americani” gongola l’amministratore delegato della Virtus Claudio Sabatini, che annuncia di voler portare in tribunale anche Giovanni Funiciello. L’agente di Hasbrouck sarà querelato per diffamazione per aver accusato il club bolognese di avere emesso ricevute non corrispondenti agli effettivi pagamenti.

Kenneth Hasbrouck contro Milano. Ciam/Cast

le prospettive — E in attesa di sviluppi in sede penale e civile il caso non è chiuso neanche sul fronte sportivo perché, al di là dell’eventuale appello di Hasbrouck, potrebbe ancora esserci spazio per un accordo con l’Aliaga. “Se sono molto interessati lo dimostrino; noi siamo poveri e abbiamo orecchie, ma bisogna parlare molto forte per convincerci. Se Kenny ci avesse chiesto se poteva andare l’avremmo mandato, bastava un minimo di garbo. E’ un ragazzo carino, ma è stato malconsigliato e ne pagherà duramente le conseguenze” prevede Sabatini prospettando una squalifica di 6 mesi per la guardia di Washington, che finora non ha messo piede su un campo turco proprio per evitare uno stop per doppio tesseramento. A questo punto Hasbrouck non deve solo sperare nella clemenza della Fiba ma convincere i dirigenti di Smirne ad aprire i cordoni della borsa per non essere davvero costretto a seguire le orme di Lassie.