Dopo i due anticipi che hanno visto le vittorie di Pesaro con Milano e di Siena su Venezia, si è completato il programma della seconda giornata di Serie A. Pepsi Caserta a riposo.

Luigi Datome, 24 anni, dal 2008 a Roma. Ciam/Cast

Virtus Roma-Angelico Biella 78-70
di Mario Canfora
Senza strafare, Roma porta a casa i due punti all’esordio stagionale al Palatiziano contro Biella. Alti e bassi per entrambe le squadre, con tanto lavoro che attende i due coach Lardo e Cancellieri. La partenza è punto a punto, con Roma che tiene sempre il pallino del gioco in mano grazie a Dasic, 11 punti sui primi 16. Biella è tanto Coleman, peperino che Tucker (in ombra, chiuderà con soli 8 punti) fatica a tenere. Al 14’, con poca fatica, la Virtus trova 8 punti di vantaggio (30-22), ma è qui che si scatena Pullen. Il play segna 11 punti in 3’, contribuisce in maniera determinante al 16-3 di break biellese che va al riposo lungo sul +5 (35-40) col 50% da due punti (10/20) e il 62% da tre (5/8). Il punteggio a elastico continua anche in seguito: quattro triple di fila di Roma (due Maestranzi, una per Datome e Tucker) riconsegnano il +7 (49-42). Ma la gara (diretta malino dal trio Seghetti, Duranti e Terreni) è tutt’altro che in mani sicure, perché dall’altro lato Coleman e Pullen fanno di tutto e di più. Soprattutto, segnano. E piazzano così subito il 10-0 che con una tripla di Coleman rimanda Biella sopra di 3 (49-52) al 27’. La Virtus con un quintetto inedito (Gordic, Tucker, Djedovic, Tonolli e Crosariol) chiude alla fine del terzo quarto sul 56-56. Si riprende, e di nuovo altro break Roma: 14-2 (ottimo Datome, molto concreto, così come Tonolli e Djedovic) e 70-58 (+12) al 36’. Biella torna sul -2 (72-70, due liberi di Pullen) a 33" dalla sirena, Datome è però bravo a non fallire i liberi della sicurezza.
Roma: Datome 17, Djedovic 14, Dasic 13
Biella: Pullen 22, Coleman 18, Jurak 7

La festa di Cantù, unica assieme a Siena a punteggio pieno. Ciam/Cast

Bennet Cantù-Banco di Sardegna Sassari 71-58
Dura lo spazio di due quarti (30-30) la resistenza di Sassari contro una Bennet distratta in difesa (21 perse). Con Drake Diener (8/10 da due) implacabile da due punti, gli uomini di Sacchetti sono riusciti a sopperire alla serata negativa di Keith Benson (i primi punti arriveranno a gara ampiamente conclusa, “Non credo sia distratto dall'Nba-escape anche perchè per andarci deve mettersi in prima in luce”glisserà Meo Sacchetti), nonostante i pochi rimbalzi (39-22) catturati. Tutto questo fino alla pausa lunga perchè dal tunnel dopo l'intervallo lungo uscirà una sola squadra: la Bennet. Devastante con Scekic (3/6,1/1 da tre, 11 rimbalzi),il suo terzo quarto con 10 punti pressochè consecutivi daranno il là al successo di Cantù, equilibrata con Cinciarini, bravo nel far girare la squadra (“non sta a lui segnare tanti punti - commenterà Trinchieri a fine gara -. ma contro forse il miglior play del campionato ha tenuto benissimo”) e Micov, solida con Basile (“ha trasmesso ai compagni sicurezza”, 2/5 da tre, 3 assist) e Leunen (5 assist). Gli uomini di Trinchieri hanno avuto il pregio di gestire al meglio i momenti negativi di Mazzarino (gli unici 2 punti al 37') e, aggrappandosi ad una difesa ben più solida, hanno condotto in porto una gara non facile da interpretare. In attesa dell'esordio in Eurolega di meroledì sera contro il Nancy. (Pietro Terraneo)
Cantù: Leunen 14, Basile 12, Micov 12, Ortner 12
Sassari: D. Diener 22, T. Diener 12, Metreveli 8

Sani Becirovic, 30 anni, prima stagione a Treviso. Ciam/Cast

Benetton Treviso-Tercas Teramo 77-75
È un canestro allo scadere di Sani Becirovic a regalare i primi due punti alla Benetton, dopo una gara combattutissima contro la Tercas. Per Treviso grande Gentile (18 punti); a Teramo non bastano le 5 triple di Dee Brown (17 punti). Il ritmo sonnolento dei minuti iniziali dura davvero poco. La Benetton ha troppa fame di vittoria ed inizia presto a correre. Gentile, Moore, un generoso Scalabrine: ognuno aggiunge del suo al parziale che scava il primo allungo dei trevigiani (22-14 al 10’). La Tercas non ha lo stesso entusiasmo visto contro Siena: i tiri nascono male e non entrano, e quante palle perse! Neanche i cambi e in timeout valgono a rianimare la squadra di Ramagli, che patisce il disordine e l’egocentrismo del playmaker Dee Brown. Wanamaker poi non ne fa una giusta. Merito anche della Benetton, che difende con intensità mista a intelligenza, e si distende in attacco con una scioltezza sorprendente. Risultato? Si va all’intervallo sul 44-30. Treviso 4 perse e 6 assist, Teramo 10 e 1. Il rientro ospite è un rabbioso terzo quarto vinto 26-14: in cinque minuti la Benetton è ripresa (46-45). Cerella (2 triple) e Wanamaker scatenano gli altri. Teramo è su ogni pallone, i tiri entrano e la difesa si stringe: ora è un’altra partita. Si allungano le azioni, si usa di più il fisico e si segna poco: per questo la tripla di Gentile del 65-60 (33’) vale oro; ma ancor più quella del 70-64 due minuti più tardi. Teramo però non muore mai: con Brandon Brown e Amoroso è ancora –1 (70-69 al 38’). Bulleri la mette dalla media, Dee Brown pareggia da tre: 72 pari, e c’è Becirovic in lunetta. Sani fa 2/2 e mancano 36”. La tripla di Borisov salta sul ferro, Bulleri si aggrappa al rimbalzo e dalla lunetta fa 1/2. Teramo ha 11” per mettere la tripla dei supplementari: a Dee Brown ne bastano appena due, esce dal blocco come un missile e infila. Che numero: 75-75! Djordjevic allora chiede il miracolo a Becirovic: Sani riceve dalla rimessa, temporeggia ed esegue perfettamente. (Alberto Mariutto)
Treviso: Gentile 18, Adrien 14, Becirovic 13
Teramo: D. Brown 17, B. Brown 13, Borisov 11

Justin Hurtt, 23 anni, prodotto di Tulsa. Ciam/Cast

Cimberio Varese-Fabi Montegranaro 101-88
In una serata in cui Justin Hurtt (7/13 al tiro e una stoppata) si mette finalmente alle spalle tutte le paure e i tremori della prima parte della sua esperienza italiana, coach Recalcati trova fluidità offensiva in ogni componente del suo quintetto: le cifre dicono 21 assit di squadra e, soprattutto, cinque giocatori tra i 19 e gli 11 punti. Di fronte alla Fabi tradita da Kirskay in edizione minore (un solo tiro dal campo) e da McNeal (solo 7 di valutazione con 1/4 da due e anche 4 palle perse) mai veramente convincente, la Cimberio viaggia con un vantaggio costantemente in doppia cifra sin dal +11 al 10’ (28-17), costruito grazie a un 4/6 nelle triple fino al primo intervallo breve, premessa per mettere sullo scout finale un sontuoso 63% nelle conclusioni da oltre l’arco dei 6.75. Partita subito in discesa per la formazione di casa, aiutata da un buon avvio della coppia Ranniko-Garri (13-6 al 5’) mentre, sul fronte opposto, neppure la scelta di Drucker di puntare sulla velocità con Karl ala piccola e Antonutti secondo lungo porta beneficio. Anzi, non appena Stipcevic (22 di valutazione con 5 assist) entra per dare ulteriore brio al gioco biancorosso la Cimberio raggiunge quel vantaggio in doppia cifra che Montegranaro non riuscirà più a ricucire. Non basta infatti lo sforzo di Zoroski (5/8 al tiro), l’unico che abbia garantito continuità lungo l’arco dei 40’, per rimettere in gioco la Fabi, mai in grado di mettere in discussione il successo di Varese. (Antonio Franzi)
Varese: Hurtt 19, Rannikko 15, Fajardo 14
Montegranaro: Zoroski 18, Di Bella 16, Ivanov 12, Brunner 12

Von Wafer, 26 anni, 167 gare di Nba in carriera. Ciam/Cast

Novipiù Casale Monferrato-Vanoli Cremona 73-74
Casale ritrova il suo palazzetto (ampliato a 3510 posti ed omologato in settimana) ma non la vittoria. Cremona vince nel finale con un canestro di Tabu dopo aver respinto la bella rimonta della Novipiù. La partita si accende subito. Casale ha una grande carica e trova subito il canestro da fuori. Malaventura (10 punti in 6’) e Janning provano un secondo strappo: 17-10 del 6’. Cremona riesce a pareggiare con un 7-0 firmato da Milic e da un imprendibile Wafer. Il lay-up di Temple manda al primo mini intervallo sul 19-17. Secondo periodo in equilibrio (25 pari al 15’). Negli ultimi possessi Wafer sale in cattedra. Due liberi e la prima tripla di squadra regalano un +7 che manda Cremona al riposo con l’inerzia della partita ed un incoraggiante 33-40. Doppia cifra di vantaggio per Cremona (Thomas+Milic) in apertura di ripresa (+13 sul 35-48). Casale si tiene a galla con cinque triple firmate da Temple (3) e Pierich (2) e ricuce fino al -6 (52-58) al 28’. Nel minuto finale tecnico a Crespi (il secondo in due partite), “graziato” da Cinciarini (1 su 4 dalla lunetta). Al 30’ il gap resta a 8 punti (52-60). Le triple di Temple e Pierich riaccendono la speranza di Casale (-2 sul 64-66) al 35’. Chiotti firma il pari (66-66 al 27’). Le emozioni sono tutte nel minuto finale. Fallo Perkovic su Janning. Dalla lunetta Janning fa il sorpasso: 73-72. Mancano 20”. Tabu trova il varco giusto a 3”94 dalla sirena. Time out Crespi. Si riparte da metà campo. Il tiro di Janning si spegne sul primo ferro. Come le speranze di Casale. Vince Cremona 74-73. (Maurizio Neri)
Casale Monferrato: Temple 23, Janning 13, Malaventura 13
Cremona: Wafer 22, Milic 17, Tabu 11

Marques Green, 29 anni, 19 punti di media nel 11-12. Ciam/Cast

Sidigas Avellino-Canadian Solar Bologna 96-90
Punti e spettacolo per la prima di Avellino al Pala Del Mauro. Con rotazioni ridotte all’osso, la Sidigas compie una vera e propria impresa. Guidati dal trio Green-Dean-Johnson, gli irpini gettano il cuore oltre l’ostacolo, in attesa dell’arrivo di Ron Slay. Brutta battuta d’arresto per Bologna che non approfitta del momento difficile dei lupi. Primo quarto dai ritmi frenetici, con i padroni di casa in totale controllo del match. La Canadian Solar non riesce quasi mai ad appoggiare la palla sotto e soffre oltremodo le giocate in transizione dei verdi. Johnson è un tabù (33-23 al 10’), ma con l’ingresso di Martinoni, coach Finelli ritrova punti ed equilibrio (53-48 al 20’). Nonostante un monumentale Douglas-Roberts (17 punti nel solo terzo periodo) quando i mori di Avellino riprendono a colpire si fa sempre più dura per le V-nere. L’asse play-pivot della Sidigas va a mille e il quinto alley-oop della serata manda in visibilio il pubblico di casa (76-77 al 30’). Nell’ultima frazione Koponen apre il fuoco da oltre l’arco ma al 36’ (83-88) Bologna esce improvvisamente dal match. Spinelli sale in cattedra e pone il sigillo firmando i punti decisivi. (Raffaello Califano)
Avellino: Green 26, Johnson 25, Dean 14
Bologna: Douglas-Roberts 23, Koponen 14, Homan 14