Le Vu Nere ripartono dalle origini per tornare grandi. E’ stata la casa madre Virtus Tennis ad ospitare la presentazione dei nuovi vertici del club bolognese fondato nel 1929. Dopo le dimissioni dal ruolo di amministratore delegato Claudio Sabatini resta però socio ed è stato anche nominato presidente della Fondazione che controlla la società. Il nuovo a.d. sarà Piergiorgio Bottai e a far parte del c.d.a. insieme al presidente Renato Villalta e al suo vice Claudio Albertini saranno i consiglieri Gustavo Bertolini e Alberto Marchesini.

La protesta dei tifosi, oggi da Bologna è arrivata la risposta. Ciam/Cast

l'unione fa la forza — “Ringrazio chi mi ha onorato di scegliermi all’unanimità, guiderò con entusiasmo questa gloriosa società. Dobbiamo ricreare un senso di appartenenza nei colori bianconeri e siamo davanti a un cambio epocale. Non c’è più un padrone come prima ma 14 soci che dovranno condividere il più possibile le scelte. Il gioco di squadra mi ha insegnato che l’unione fa la forza” ha esordito Villalta, piuttosto emozionato nel giorno dell’insediamento. Scelto su proposta dello stesso Sabatini l’ex campione bianconero (primo marcatore con 7306 punti segnati fra il 1976 ed il 1989) si propone però di dare un forte segnale di discontinuità rispetto alla gestione precedente ma evita attacchi al vulcanico ex patron. “Ringrazio Sabatini con il cuore perché se non ci fosse stato lui a metterci sudore e sangue per 10 anni non saremmo qui. Ho voluto che nel c.d.a. ci fossero persone di primissimo piano e tifosissime per fare il bene della Virtus” ha proseguito Villalta augurandosi che i soci diventino molti più di 14 e chiedendo a uno di loro, l’ex portiere Gianluca Pagliuca, di adoperarsi per trovare degli sponsor.

Giuseppe Poeta, leader del presente e del futuro della Virtus Bologna. Ciam/Cast

bechi-poeta punti fermi — La nuova Virtus riparte da due punti fermi come coach Luca Bechi e Poeta. “Mi riconosco in Peppe perché ha tutte le caratteristiche per poter ricoprire un ruolo cruciale come quello del capitano e mi ha colpito moltissimo per il suo grande attaccamento alla maglia” sottolinea Villalta per poi indicare gli obiettivi del nuovo corso bianconero. “Punteremo molto sul settore giovanile e faremo la miglior squadra possibile rispettando il budget. Per mille motivi quest’anno siamo arrivati terzultimi e per me non è un male perché ho più probabilità di fare meglio” scherza il neo presidente virtussino senza confermare che il nuovo d.s. sarà Bruno Arrigoni. Villalta non promette nulla ai tifosi per senso di realismo ma si lascia andare a un volo pindarico. “Mi sento come un ragazzino alle prime armi che comincia una nuova attività ma mi è sempre piaciuto ragionare in grande. Quando ho iniziato a giocare il mio obiettivo era la maglia azzurra e l’ho vestita. Poi volevo andare alle Olimpiadi e ne ho fatte due. Ora penso che il mio sogno è riportare la Virtus a vincere non uno scudetto ma 10” conclude Villata, che con la maglia numero 10 ha vinto 3 tricolori fra cui quello della stella del 1984.