Stefano Mancinelli in azione. Ciamillo

Eppur si muove. Milano batte 88-83 Siena e accorcia sull’1-3 la serie scudetto. Una grande reazione per l’EA7, desiderosa di non finire cappottata come nel 2009 e 2010 e capace di rimontare dopo un avvio terribile in cui sembrava destinata, una volta di più, al ruolo di vittima sacrificale. Invece questa volta i lombardi hanno saputo reagire a un avvio terribile e hanno vinto una partita di finale dopo sette anni di digiuno e 13 sconfitte consecutive. Interrotta anche la serie di 14 successi consecutivi di Siena su Milano nei playoff. La serie torna domenica a Siena per il secondo match point, i pronostici non cambiano eppure un piccolo, molto piccolo, margine di dubbio l’Emporio Armani ha saputo crearlo nelle certezze della Montepaschi.

SOLO SIENA — Un’altra partita con Forum esaurito, con una nutrita pattuglia di supporter della Mens Sana, un’altra grande festa sugli spalti perché se Siena ha riscritto la storia, dettando la legge del più forte, l’Olimpia ha finalmente intrapreso un percorso che pare vincente per rinverdire una tradizione senza paragoni e far rifiorire la passione di un’intera metropoli. Scariolo ripropone i soliti 12 con Fotsis e Bourousis in quintetto; Pianigiani lascia fuori per turnover Thornton e rilancia nei cinque Moss. L’inizio di gara-4 sembra la fotocopia di quanto già visto: Milano prova a fare le cose giuste, Siena ci riesce. Stonerook (un delitto se fosse la sua ultima stagione visti i propositi di ritiro) è ovunque in difesa, muove la palla in attacco e colpisce anche con due triple per il 10-3 biancoverde. Bourousis offre timidi segnali di ripresa, ma Milano è sul -9 quando si affida ai suoi ragazzini terribili. Sono loro, insieme alla solidità di Hairston, l’emblema della nuova EA7 e Melli, dopo 14 errori in fila, ritrova anche il gusto di segnare una tripla. Ma se Gentile e compagni saranno il futuro, la realtà è che il presente si chiama McCalebb che strapazza come in gara-1 e 2 Cook e l’Mps chiude il primo quarto avanti 24-12.

RIMONTA GIOVANE — L’Emporio Armani trova la strada del canestro da fuori, cosa insolita in questa serie, ma poi ne abusa subito; riesce a intimidire con Radosevic e poi si lascia punire da Carraretto sul perimetro. Ress e Lavrinovic sono meno incisivi del solito, Moss commette il terzo fallo al 16’ e quando l’EA7 riesce ad arrivare per quattro volte al canestro avversario accorcia sul 28-23. Rocca però fatica contro Lavrinovic che gli sfugge come fosse un’anguilla gigante e con tre tiri mette sette punti costringendo Scariolo a rimettere il sempre più convincente Radosevic. Al riposo Siena conduce 37-33, Milano sbaglia per due volte la tripla del -1 e comunque comincia a prendere le misure all’avversaria: più dinamismo e magari anche qualche azzardo tattico per scombinare le carte perché a svolgere con diligenza i compiti contro i campioni d’Italia si può prendere spesso la sufficienza, ma non si vince quasi mai.

IL RESTO E’ MANCIO — L’EA7 ritorna in campo con la faccia cattiva di chi non ci sta a fare da sparring partner e Siena si concede un raro momento di umanità: Fotsis, due volte Mancinelli e Cook da tre firmano il 9-0 per il 42-37. Il Forum impazzisce, tre falli in attacco consecutivi (compresi i quarti di Fotsis e Moss) e Andersen che prova a fare da salvagente all’Mps che sotto i colpi inferti da Mancinelli a Moss si trova a -8 (48-40). Come due giorni prima Melli “spende” i falli dal due al quattro in una manciata di azioni difensive su Andersen che è l’unico baluardo bianco verde (suoi i primi 9 punti toscani della ripresa). Milano si concede un periodo da 27 punti (60-54 al 30’) e recupera ufficialmente Bourousis che dopo i disastri delle prime partite ritorna a essere un fattore e a ritrovare fiducia soprattutto nell’area avversaria. Milano ci crede, non si deprime dopo un errore e rilancia: triple di Gentile, Mancinelli e ancora di Mancinelli per il 69-58. Zisis e Lavrinovic sono abituati a trovare punti anche da situazioni spurie e riaprono sul 73-67 anche in una serata in cui il tiro dalla distanza è meno affidabile. L’EA7 torna sul +10 eppure non riesce a chiudere il match, un po’ per errori suoi e un po’ perché di fronte ha gente che non regala un centimetro per scelta di vita sportiva. McCalebb dall’angolo riapre la contesa: 77-75 al 37’ e in molti vestiti di biancorosso sugli spalti sentono odore di beffa. Hairston, che lo scudetto l’ha vinto proprio lo scorso anno con Siena, riallunga a +5, poi è Bourousis a rispondere a McCalebb per l’82-77. Un libero di Stonerook e due di Bourousis, poi la tripla di Stonerook per l’84-81 a 1’10” dalla sirena. Fallo di sfondamento di Gentile e canestro del -1 di Lavrinovic a 38” dalla fine. Milano sbanda, McCalebb pure perché commette fallo su una tripla di Cook che dalla lunetta fa 2/3 (86-83) e poi recupera il rimbalzo d’attacco con Fotsis. Il sigillo lo mette Hairston con due tiri liberi. Per una serata è Milano a esultare, anche le dittature quando prendono un giorno di riposo posso scatenare grandi feste.

Milano: Bourousis 19, Mancinelli 17, Melli 11
Siena: McCalebb 18, Lavrinovic 15, Stonerook 11