Basket, Serie A, ecco le 16 protagoniste: Sassari sul gradino più alto con Milano
Milano, 12 ottobre 2013
Accanto all'Olimpia, la favorita, stavolta non c’è la Siena tricolore (ma piano a darla per morta...). A contenderle il tricolore sarà invece la Dinamo di coach Meo Sacchetti. In seconda fila, la Mens Sana, alle sue spalle tanto equilibrio, ma spiccano Cantù, Venezia, Reggio Emilia e Avellino
Domenica 13 ottobre parte il campionato di Serie A di basket. Ecco le 16 protagoniste ai raggi X.
EA7 MILANO******
Ali di grande talento
Registi da collaudare
- David Moss. Ciam/Cast
I superfavoriti hanno ammassato un’eccezionale quantità di talento nelle guardie-ali con Langford, Gentile e Moss, attorniato due giovani lunghi potenzialmente super come Melli e Samuels con l’esperienza di Kangur, Gigli e Wallace, ma hanno dato la squadra in mano a due registi tutti da collaudare al livello che vuole raggiungere l’EA7, soprattutto nella costruzione e nella leadership della squadra. Vero che Banchi ha vinto lo scudetto con un Bobby Brown top scorer, ma c’era Hackett e non Langford al suo fianco. Se Jerrells, buon attaccante mancino ma passatore solo dopo aver fatto qualcosa per sé anche sul pick an roll, saprà coinvolgere i compagni, allora Milano ha tutto per vincere. Altrimenti dovrà soffrire un po’, anche se l’organico fa impressione.
B. SARDEGNA SASSARI******
Col trio ex Avellino
non può sbagliare
- Travis Diener. LaPresse
È arrivato il momento di monetizzare. Dopo aver costruito tanto ed essersi guadagnati la simpatia di tutti, la Dinamo, reduce da un’inattesa eliminazione al 1° turno, ha rilanciato portando sull’Isola tre grandi ex avellinesi, Linton Johnson, Omar Thomas e Marques Green. Poi, a sorpresa, ha confermato Travis Diener, trovandosi forse con problemi di abbondanza in regia, visto che entrambi sono titolari. Ma se le responsabilità verranno definite ed entrambi accetteranno il ruolo che coach Sacchetti (garanzia di serenità) gli assegnerà, Sassari potrà avere un formidabile uno-due con cui colpire gli avversari. Caleb Green, altro innesto di talento, buon realizzatore, in grado di creare mismatch, in un ruolo, l’ala pivot, storicamente «difficile» per Sassari. L’obiettivo può essere solo la finale.
MONTEPASCHI SIENA*****
Scommessa Green
Certezza Hackett
- Erick Green. Ciam/Cast
Scesa sotto i 2 milioni per stipendiare tutta la squadra, l’ultima Montepaschi può ancora aspirare al titolo anche se i rischi sono aumentati rispetto al passato. Il rookie Erick Green e Kim English sono le due scommesse da vincere, Daniel Hackett e Tomas Ress le certezze di avere nelle due posizioni chiave l’eccellenza dei singoli ruoli. Non avere un giocatore d’area può essere un problema in Europa più che in Italia dove a giocare spalle a canestro ci vanno Hackett e gli esterni. Con le grandi incognite dei gruppi nuovi, con l’Eurolega che peserà e creerà problemi di classifica almeno nei primi mesi, non ci stupiremmo se verso febbraio-marzo tutte dovessero fare i conti ancora con loro.
CANTU' ****
Ragland e gli azzurri
per restare in alto
- Joe Ragland. Ciam/Cast
Ossatura molto solida. Se nella scorsa stagione avesse avuto Joe Ragland sin dall’inizio, forse avrebbe fatto meglio del 6° posto in stagione regolare. Accanto a lui due protagonisti dell’Europeo azzurro come Cusin (dovrà essere quello della Slovenia e non il centro timido e falloso del campionato) e Aradori, il solito affidabile (ma senza grandi sprazzi) Leunen, un talentino nostrano come l’altro Gentile (avrà voglia di far sparire quell’ "altro"...). Dai nuovi dipenderà il salto di qualità. Jenkins è una sicurezza perché conosce la realtà italiana, mentre Jones è reduce da buoni stagioni in campionati minori (Romania, Bosnia, Nuova Zelanda), un’ala forte che può giocare anche da ala piccola. Uter è un lungo "piccolo" (2 metri scarsi), buon difensore. Cantù potrà fare della versatilità la sua forza, con parecchi giocatori che possono ricoprire ruoli diversi.
UMANA VENEZIA****
Regia tutta italiana
E due marcatori n. 1
- Andrea Smith. Ciam/Cast
Dopo aver raggiunto per due anni di fila i playoff uscendo al primo turno, la Reyer cambia il gruppo per tentare un altro passo in avanti. Della squadra che lo scorso anno chiuse con una vittoria i quarti di finale contro Varese, sono restati solo gli azzurri Rosselli e Magro, oltre a coach Mazzon e il g.m. Casarin. L’unica vera novità per l’Italia è l’interessante Nate Linhart, ala proveniente dalla Germania. Un giocatore versatile e intelligente che può integrare le potenzialità offensive di Donell Taylor e Andre Smith, i migliori realizzatori delle ultime due stagioni regolari rispettivamente a Reggio Emilia e Caserta. Interessante anche l’accoppiata italiana in regia con il recupero di Jacopo Giachetti a un ruolo da protagonista, dopo due stagioni in panchina a Milano, al fianco di Luca Vitali che torna al ruolo originario dopo aver giocato l’Europeo in azzurro da ala forte.
GRISSIN BON R.EMILIA****
Cinciarini-Brunner
E White per volare
- Andrea Cinciarini. Ciam/Cast
Dopo una stagione super da matricola, con l’accesso ai playoff, Reggio Emilia prova a ripetersi cambiando il format degli stranieri. Quest’anno ha varato il 5+5 chiamando dalla Nba il talento esplosivo dell’ex Sassari e Pesaro James White. Curioso il balletto dei fratelli Filloy: arriva Ariel, parte Demian. Il club punta sulla valorizzazione dei giovani Silins e di mister stoppata Cervi, ma l’asse centrale rimane quello confermato di Cinciarini-Brunner. L’impegno in Eurochallenge, richiesto dal nuovo sponsor Grissin Bon, va valutato sul lungo termine. Coach Menetti, un cultore dell’usato sicuro (vedi l’ingaggio di Karl e il ritorno, utile per la panchina, dello specialista Frassineti), dovrà chiedere alla squadra, che ha quattro giocatori sicuri con punti nelle mani, uno sforzo difensivo superiore per supplire alla carenza di centimetri dentro l’area.
SIDIGAS AVELLINO****
È da prime quattro
Solida con Thomas
- Will Thomas. Ciam/Cast
È una delle squadre più attese, se non altro perché a un gruppo solidissimo, fatto di sette conferme con in testa Lakovic, ha aggiunto tre pedine di assoluto valore come Cavaliero, Hayes e Thomas sotto i tabelloni. Il ritorno di Vitucci (strappato a Varese a suon di euro) completa l’opera di una squadra che oggettivamente è da prime quattro piazze, forte anche del calore del pubblico che si muove in massa pure in trasferta. Ci si augura che il tecnico possa dare minuti importanti a Biligha, giovane interessante e da seguire a livello della Nazionale. Tecnicamente, Avellino non sembra avere punti deboli, semmai dovendo proprio trovare il pelo nell’uovo va capita la «resistenza» di Lakovic, ossia se il fuoriclasse sloveno riuscirà a tenere un rendimento costante e di alto livello per tutta la stagione.
GRANAROLO BOLOGNA***
Ware-Hardy super
Walsh da "italiano"?
- Casper Ware. Ciam/Cast
Il nuovo corso con Villalta presidente e Arrigoni g.m., fiduciari dello sponsor Granarolo che ritorna 30 anni dopo lo scudetto della stella, ha scelto la strada americana usando la scorciatoia del Cotonou con l’arrivo dei lunghi caraibici King e Jordan e di Hardy (passaporto congolese), un bomber che in LegaDue spostava gli equilibri. Da verificare la tenuta del duo di centrocampo coi pesi leggeri Ware e lo stesso Hardy. E c’è anche il collegiale australiano Motum, un lungo che tira da tre. Poeta è fuori rosa, Andusic verrà collocato altrove, mentre i giovani Imbrò, Fontecchio e Landi completano la panchina. Il collante è il giramondo Walsh (14 club, di cui metà europei) che potrebbe avere il passaporto italiano per ramo materno. L’obiettivo è tornare ai playoff. Bechi punta su un gioco frizzante e offensivo ma finora l’attacco ha faticato.
ENEL BRINDISI***
Ha cambiato pelle
Dyson ora è il faro
- Jerome Dyson. Ciam/Cast
Ha fatto un grande precampionato, sembra attualmente la squadra più in forma della Serie A: Milano, domani, è avvisata. Nuovo look, nella speranza per il club di mettere un punto allo sciagurato finale dello scorso campionato. Un finale che ha dato il là alla classica piazza pulita. Il g.m. Giuliani, noto americanologo, ha proposto a Bucchi un po’ di nomi che sulla carta non dovrebbero «sgonfiarsi». A partire da Jerome Dyson, la nuova combo-guard di Bucchi, che ha accettato con entusiasmo la sfida italiana, portando in dote i 20.4 punti di media a partita con la maglia dell’Hapoel Holon. Per il resto, anche Lewis garantisce punti facili, Snaer è un rookie interessante, il centro nigeriano Aminu non è una novità per l’Europa, così come James e Campbell bene conoscono il nostro campionato. E poi c’è sempre Bulleri...
ACEA ROMA***
Hosley e Mbakwe
duetto interessante
- Quinton Hosley. Ciam/Cast
La finalista scudetto ha cambiato pelle, ma lo ha fatto mantenendo una base solida nel settore degli esterni, con la conferma di Taylor, Goss (il nuovo capitano) e D’Ercole anche se il primo è fuori condizione per un problema all’anca che si trascina dalle Summer League. Mancheranno i punti di Datome, ma con Hosley e Baron (gran tiratore) il cerchio potrebbe quadrare lo stesso. Sotto canestro, via Lawal, Czyz e Lorant, dentro il rookie Mbakwe, il muscolare Eziukwu e Ignerski, arrivato a gettone in attesa del passaporto dominicano di Jones. Il neo coach Dalmonte si aspetta molto da Moraschini, nonché qualche minuto di qualità dal ritorno di Righetti. Considerando l’Eurocup, lo spazio per tutti c’è. Anche per Tonolli, 20 anni di fila in maglia Virtus. Obiettivo? Essere tra le prime sei.
CIMBERIO VARESE***
È un’altra squadra
ma può divertirsi
- Achille Polonara. LaPresse
Passare da Green-Banks-Dunston a Clark-Coleman-Hassell al di là del meglio o peggio, e per il momento è peggio, è soprattutto molto diverso. Specie sotto canestro, dove la Cimberio ha perso presenza e esplosività perché lo statuario Hassell non è potente (e Scekic fisicamente non vale Talts). Detto questo, Varese è una buona squadra, legata ai miglioramenti di Polonara e De Nicolao (ma anche di Sakota), non più giovani da scoprire ma elementi fondamentali per la squadra. Aubrey Coleman, reduce da una stagione modesta, ha già ricordato in Supercoppa di essere anche un difensore notevole. Se la Cimberio l’anno passato aveva deliziato anche con la brillantezza del gioco, a Frates mancano passatori migliori (oltre a una panchina adeguata) per fare corsa di testa. Ma se Varese ha pazienza, si divertirà ancora.
PASTA REGGIA CASERTA**
Tante scommesse
Ma Moore merita
- Jeff Brooks. Ciam/Cast
Tutto nuovo, o quasi. Per l’obiettivo salvezza si è affidata a Molin e Atripaldi che in coppia hanno costruito un roster pieno di scommesse. A cominciare dalla cabina di regia, dove Hannah è già un sorvegliato speciale. Molto dipende dalla sua capacità realizzativa ma, soprattutto, dalla voglia di mettere in ritmo i compagni. Moore (buon intimidatore) e Brooks (ottimo ingaggio, quello dell’ex canturino) dovrebbero offrire sostanza e rimbalzi nei pressi dell’anello, Scott ha già avuto esperienze europee (tra Spagna e Austria) e una dozzina di punti a partita dovrebbe garantirli. Curiosità per l’apporto che potrà dare Vitali jr, mentre i riconfermati Michelori e Mordente (il capitano) sono più o meno una sicurezza in termini di rendimento e spirito di appartenenza alla maglia.
VANOLI CREMONA**
Riparte da Chase
Woodside la stella
- Ben Woodside. Ciam/Cast
La vera novità è il progetto pluriennale garantito da 20 imprenditori che fanno capo alla Cremonese Calcio, dopo anni d’incertezze economiche tutte sulle spalle di Vanoli. Le basi sono quindi solide per un campionato votato ancora alla salvezza. Rispetto alla scorsa stagione c’è un altro passo avanti, ovvero la conferma di due giocatori, cosa che non accadeva da due anni, Chase e Jackson, ora italiano. La stella sarà Ben Woodside, play sul quale la Vanoli ha puntato fortissimo in estate, riuscendo a strapparlo alla concorrenza. Meno fortuna invece coi lunghi: si era partiti con Travis Watson e Olasewere, per finire invece con Kelly (decisamente più dinamico dell’ex Milano e Fortitudo) e Kalve. La squadra sarà da corsa, e segnerà molto, facendo quindi divertire. La differenza potrebbe farla dalla panchina Chase (20 punti di media in prestagione), dando il cambio a play e guardia.
MONTEGRANARO**
Detrick per Collins
Recalcati è il garante
- Daniele Cinciarini. Ciam/Cast
Proprio ieri ha ufficializzato l’arrivo di Jason Detrick, guardia di passaporto austriaco, per sostituire a gettone Mardy Collins, scelto dai Knicks nel 2006 e l’uomo di maggior talento, ora infortunato. La mossa sembra confermare la solidità di un club che negli ultimi tempi ha avuto problemi economici. Coach Recalcati è una garanzia di serietà, capacità di navigare in acque difficili per puntare alla salvezza. Dello scorso anno è rimasto Daniele Cinciarini, che, senza troppi clamori, con 15.3 punti di media ha chiuso come settimo marcatore del campionato, secondo italiano alle spalle dell’mvp Gigi Datome. Interessante il play Josh Mayo che arriva da un paio di buone stagioni in Europa. Disperso Kyle Johnson, sotto contratto e mai più visto dopo l’Europeo con la Gran Bretagna.
GIORGIO TESI PISTOIA**
Giovani americani
Occhio a Johnson
- Jajuan Johnson. Ciam/Cast
Tornata in serie A dopo 14 anni, vuole rimanerci. La salvezza è l’obiettivo primario, perciò la coppia Bulgarelli-Iozzelli ha lavorato per svecchiare la squadra della promozione rilasciando gli over 35 Hicks e Fajardo per inserire giovani Usa come il collegiale Daniel e l’ex Celtic Johnson. Quest’ultimo è il colpo di mercato, una ex prima scelta Nba (New Jersey 2011) che guadagnava sopra il milione di dollari. Il format è 5+5 col grande vecchio Galanda chiamato a fare da collante tra il gruppo americano e quello italiano. Dolorosa la partenza del capitano Toppo, mirata quella di Saccaggi per crescerlo in Gold. Gli stranieri sono tutti debuttanti con l’eccezione di Wanamaker, ex Teramo e Forlì. Coach Moretti, già in serie A sulla panca dell’ultima Livorno, è atteso alla stagione della consacrazione come allenatore emergente. La piazza, calda ed entusiasta, può dargli una bella mano.
PESARO*
Sono tutti esordienti
Col "giovane" Young
- Alvin Young. Ciam/Cast
Di questa squadra, lo scorso anno in serie A ha giocato solo Alvin Young, quel ragazzino sorridente di quasi 38 anni arrivato da Venezia. Gli altri quattro stranieri sono appena usciti da college statunitensi. Pochi soldi, il nome Scavolini che sparisce dalla maglia dopo 38 anni, e anche la sfortuna: Andrea Traini, argento con l’Under 20 a Bilbao due anni fa, si è infortunato ancora a un ginocchio dopo aver saltato quasi tutta la scorsa stagione. E anche Andrea Pecile, che torna in serie A dopo 7 anni dopo l’ultima volta ad Avellino, sta riprendendosi da un infortunio muscolare. Suggestivo il ritorno a Pesaro di Elston Turner, figlio dell’omonimo che passò dalla Scavolini nel 1990-91. In precampionato buoni numeri li ha prodotti l’italoargentino Bernardo Musso che, con coach Dell’Agnello e il presidente Costa, era a Forlì lo scorso anno.
A cura di Paolo BartezzaghiMario Canfora
Luca Chiabotti
Massimo Oriani
Andrea Tosi© RIPRODUZIONE RISERVATA
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