Slovenia, Croazia e Spagna sono le avversarie che l’Italia deve affrontare per conquistare i quarti di finale. Tre squadre ricche di talento e con molti giocatori di esperienza. Ne scegliamo tre per squadra da seguire.

Goran Dragic. Epa

SLOVENIA — Goran Dragic è l’anima e l’esecutore. Il miglior realizzatore, 13.3 di media, più 5 assist a partita che portano la sua produzione offensiva almeno a 24 punti. Il play dei Phoenix Suns ha disputato le sue due migliori partite con Croazia (23) e Spagna (18), le più difficili. Ha sbagliato i primi 10 tiri da tre dell’Europeo , ora è a 3/20, ma la sua creatività è intatta.Bostjan Nachbar ormai ha 33 anni e non sta giocando benissimo ma l’ala che Treviso portò in Nba, e che adesso gioca in Germania, nell’amichevole di Koper di tre settimane fa è stato quello che ci ha ammazzato. Poi Domen Lorbek, fratello di Erazem che è infortunato, perché sarà l’uomo che marcherà con le maniere forti Belinelli. Nella semifinale europea del 2009 contro la Serbia segno 22 punti con 4/5 da tre.

CROAZIA — Bojan Bogdanovic è un giocatore straordinario che Pianigiani conosce bene perché lo ha allenato al Fenerbahçe. E’ un’ala di talento che gli americani, per spiegare come gioca quando ha firmato a luglio un triennale coi New Jersey Nets prima che saltasse per un problema di buyout coi turchi, hanno paragonato a Paul Pierce. Segna 17 punti di media, quasi il doppio del secondo realizzatore croato. Ante Tomic, pivot di 2.17 del Barcellona, è cresciuto sotto le amorevoli cure di Ettore Messina al Real Madrid, non è un fisicaccio ma ha delle mani morbidissime. Soffre quando viene picchiato ma quale azzurro ha il fisico per farlo? Dario Saric, classe 1994, sta sbocciando: ala di 2.08 del Cibona, ha giocato molto bene con Georgia e Rep. Ceca. Con Gentile è la grande novità dell’Europeo.

SPAGNA — Prendiamo i primi tre realizzatori della squadra bicampione d’Europa e vicecampione olimpica: Rudy Fernandez, 11.6 punti di media, che ha toppato solo la gara con la Slovenia, Ricky Rubio che ormai è un veterano anche se deve ancora compiere 23 anni, che è in grande crescita dopo aver giocato maluccio con Slovenia e Croazia, e Marc Gasol, considerato il miglior pivor dell’Europeo, che ha avuto un grande impatto nelle prime due gare e poi s’è spento un po’. Non è Pau ma, anche nella Nba, sono in molti a pensare che ormai abbia sorpassato il fratello maggiore.