Cambiano i personaggi, non la trama. Il basket italiano riparte con la Montepaschi ad alzare un trofeo, la Supercoppa, contro la rivale più acerrima battuta la scorsa stagione. L’antipasto di stagione, a pochi giorni dall’inizio del campionato, fu indigesto un anno fa, ma quella sconfitta con Cantù fu una notizia nella sua unicità: Siena ha vinto 16 degli ultimi 17 trofei italiani assegnati. Stavolta regalando il primo trofeo in Serie A al nuovo coach Marco Crespi. Nell’81-66 sulla Cimberio i protagonisti sono quelli che c’erano un anno fa, l’mvp Daniel Hackett e il capitano Tomas Ress, arma tattica decisiva nel finale. Ma la minaccia maggiore per gli avversari è la firma che ci hanno messo anche i nuovi Green e Carter. Varese è crollata coi 51 punti concessi nella ripresa, dopo i 30 senesi nel primo tempo, non dando un seguito alla fiammata di Polonara e agli assoli di Coleman, con Clark ancora corpo estraneo, Hassell meno produttivo di quanto sembrava a occhio nudo nei momenti di secca e Ere troppo brutto per essere vero, e infatti fuori condizione.

FUGA E RIENTRO — Varese ci ha messo sette minuti a entrare in partita. Nel frattempo ha perso sei palloni e sbagliato cinque dei primi sei tiri, offrendo il fianco a Siena per la fuga sul 12-2 poco dopo metà primo quarto: ad alimentarla, oltre al fattore campo, sono la concretezza di Ortner e le due triple con cui si presenta Carter. C’è quest’ultimo in marcatura su Ere, che parte con due errori e due perse: quando torna in panchina lui e quando soprattutto arrivano le prime due triple della partita della Cimberio, arriva la fiammata ospite. Il combustibile è Polonara, che ha tanto spazio per il tiro da fuori ma è pure infallibile a sfruttarlo: al 13’ ha segnato tanti punti quanti tutta Siena, 17, di cui 13 nel parzialone 16-3 in 4’ con cui Varese tocca il +5 prima di metà secondo periodo. Anche Coleman si mette in partita ma col fuoco di Hackett la Montepaschi riesce comunque a rientrare sul -1 al riposo.

FINALE DECISIVO — Al ritorno in campo però Siena ripresenta in campo il Green capocannoniere Ncaa l’anno scorso, non la versione timida del primo tempo. Segna 10 dei primi 12 punti della Montepaschi al rientro dal riposo in tutte le salse, di pura aggressività e talento offensivo. In mezzo alla sua fiammata Siena inanella l’8-0 che le ridà definitivamente le chiavi della partita: poco efficace nello sfruttare i mismatch imposti dai cambi sistematici casalinga, Varese resiste fino al 44-43 al 26’ finché continua a trovare in area un porto sicuro nel bistrattato Hassell. Ma le spallate con cui la Montepaschi allarga la forbice arrivano dalla lunga distanza: doppia tripla di Carter e Ress per il 52-45 al 29’, poi la Cimberio torna a -2 a inizio ultimo quarto e le triple di Viggiano, ancora Ress e ancora Carter firmano l’11-0 per il 64-50 al 33’30’’. Varese in attacco pecca di personalità prima che di precisione, in difesa si scopre ai canestri da fuori ancor prima che il campo diventi tanto largo da essere indifendibile quando Crespi gioca la carta dei 4 piccoli intorno a un centro atipico come Ress. La Cimberio non tornerà mai oltre il -10, Ress chiude braccia al cielo il primo successo da capitano e col bacio accademico di Crespi.

Siena: Carter 18, Hackett Ress e Green 14
Varese: Coleman 23, Polonara 17, Hassell 11, Clark 10