Dopo il successo di Cantù e Pistoia negli anticipi si completa il programma del 14° turno di serie A:

Siena- Varese 87-79
La Montepaschi mantiene il primo posto tornando al successo grazie ai tre giocatori che le mancavano nelle ultime due partite perse: Hunter rientra con 17 punti e una presenza decisiva in area, Janning firma il ritorno con 10 punti, ma soprattutto MarQuez Haynes esordisce con 24 punti di cui 18 con 5/6 da tre già sul finire di primo tempo. Varese ha la forza per tornare dal -15 al -3 con un i canestri di Clark e soprattutto un Banks inarrestabile ma nel finale non ha il guizzo per il colpo di reni. Lo 0-7 varesino in avvio assomigliava sinistramente all’avvio lampo di Caserta dieci giorni fa sullo stesso campo: la Cimberio segna cinque dei primi sei tiri per il 5-12 dopo 3’30’’ con 7 punti di Banks. A invertire il trend è stato l’impatto in entrambe le metà campo di Hunter, esaltato prima da Green, poi da Haynes, che festeggia il debutto senese coi fuochi d’artificio: dopo 11’30’’ ha già superato il suo massimo stagionale (11 punti), chiuderà il primo tempo con 18 punti in 18’ e 5/6 da tre. Così Siena mette per la prima volta la testa avanti sul 17-16 dopo 6’30’’, poi infila un 15-1 in tre minuti a cavallo dei primi due quaarti per il 34-25 al 12’, mentre anche Janning segna il primo tiro che gli passa tra le mani, infine con un nuovo 9-2 allunga fino al 52-37 al riposo: troppo poco per Varese quello che arriva dalle triple di Clark e dai post bassi di Hassell. La Cimberio però torna dagli spogliatoi con la durezza giusta per rientrare attaccando di più l’area e con spruzzate di zona 2-3. Ma soprattutto ha un Banks da 15 punti nel terzo quarto, sulle cui spalle torna a -8 in 3’, sul 57-50 al 24’ fino al 67-61 al 28’. Con Hunter in panca per problemi di falli, la vecchia guardia (Carter prima, Ortner poi) tampona l’emorragia senese, e con Haynes ricostituisce un fragile +10. Costruita su un terzo quarto da 13/14 ai liberi, la rimonta Cimberio è talmente solida da fruttare, con le triple di Ere e Clark in avvio di quarto periodo, il rientro fino al 73-70 al 32’. Qui si fa male Banks, soprattutto per Siena si fa sentire in area soprattutto in difesa il rientro di Hunter e con lui la Montepaschi balla tra i due e i tre possessi di vantaggio (82-75 al 38’). Troppo perché Varese rimonti ancora. (Giuseppe Nigro)
Siena: Haynes 24, Hunter 17, Carter 11, Janning 10
Varese: Banks 24, Clark 19, Ere 12, Polonara 12

Pesaro- Brindisi 86-91 dts
L’Enel continua la sua corsa in testa alla classifica vincendo un match perso più volte, in particolare nella prima parte di gara (sul -16). Pesaro ha quasi sempre condotto, ha acciuffato i supplementari grazie a Turner ma ha perso, non sfruttando le due assenze di Dyson (espulso) e Zerini (out per falli). Brindisi giocava anche senza pivot di ruolo. Oltre a Chiotti, arriverà un esterno comunitario, mentre Pesaro dovrebbe cedere Young e far arrivare un playmaker straniero. La Vuelle parte come meglio non potrebbe e al 7’ è 18-5 e 23-9 al 10’. Brindisi fatica e i suoi tiri da fuori in più occasioni non arrivano nemmeno al ferro. Pesaro domina a rimbalzo (15-3), l’Enel non segna mai da lontano (0/5) e ha il 25% da due. Tentativo di reazione dei ragazzi di Bucchi: Todic porta i suoi su 27-20 del 15’, Pesaro paga le tante palle perse. Brindisi gioca duro specialmente su Anosike, pochissimo tutelato dagli arbitri. Con Lewis rosicchia qualcosa ma la Vuelle si scatena nel finale di secondo periodo, anche grazie al redivivo Young. Dopo 20’, Brindisi non ha ancora trovato la sua prima tripla (0/8), mentre Anosike ha già 11 rimbalzi all’attivo. Brindisi è spenta, scarica, Pesaro ha il doppio dell’energia. Al 22’ è 50-35, la Vuelle è superiore in area e sul perimetro e gioca con scioltezza. Turner e Anosike mostrano tutto il repertorio, al 25’ Young – lanciato in contropiede - si guadagna il secondo fallo antisportivo di Dyson, che viene espulso. Al 26’ è 60-44, Anosike fa il vuoto. Brindisi non molla e tra la chiusura del terzo e l’inizio del quarto parziale riapre i giochi con un break di 13-2 (62-57) con un buon James. Al 32’ è 64-63, con 4 punti consecutivi Bulleri porta l’Enel a più 1 (71-72) al 37’. Sul 77-80 a 6” dalla doccia, Turner segna la tripla, Snaer sbaglia dall’angolo l’ultima soluzione e manda tutti all’overtime. Brindisi ha disputato una signora ripresa. La Vuelle si dimentica di servire Anosike e Brindisi conduce 85-89 a 12” dalla fine. Lewis mette i liberi della staffa e Pesaro perde l’ennesima occasione. (Camilla Cataldo)
Pesaro: Anosike 23, Turner 20, Young 17
Brindisi: Lewis 26, Todic 22, James 15

Roma- Venezia 87-92
Importante blitz di Venezia sul campo di Roma che veniva da sei vittorie nelle precedenti sette uscite. Gara praticamente senza storia dopo l'iniziale 10-4 romano (5'). L'ex Vitali apre il fuoco veneziano dalla linea dei 6,75 e per la difesa Acea è notte fonda: il parziale di fine primo quarto è di 14-2 con una "leggera" differenza nelle triple, 1/8 Roma e 7/10 Venezia (Smith 5/6, andato a nozze senza più la marcatura di Jones). La forbice si allarga in maniera clamorosa all'inizio della frazione successiva, il break tocca l'apice sul 20-2 che frutta il +16 ospite (16-32) al 13'. A questo punto, D'Ercole, Hosley (soprattutto) e Taylor conducono la rimonta che arriva fino al -5 (41-46) con una tripla proprio del play di Dalmonte. Andate sul riposo sul 41-48 (Smith 16 con 5/6 da tre), le squadre tornano in campo con lo stesso schema precedente. Dopo il -3 di Goss (47-50), infatti, Smith continua a martellare da fuori e per Roma la fatica è sempre estrema. Cerca di restare attaccata al match, ma sono troppe le disattenzioni in difesa per sperare nella rimonta. Una tabellata di Vitali da tre quasi sulla sirena fissa il 61-72 del 30', sempre il solito Smith prosegue a fare danni: la sua settima tripla porta al 32' il +14 Umana (61-75), l'ottava il +17 (61-78) a -7'10", la nona (su 12 tentativi) vale il 69-83 e a -2'50" mette il punto alla serata nonostante la buona volontà di Roma che si sbatte fino agli ultimi secondi. E per la squadra di Markovski arriva la terza vittoria esterna dopo quelle di Cremona e Bologna (Mario Canfora).
Roma: Hosley 20, Taylor 20, Jones 16
Venezia: Smith 32, Vitali 15, Taylor 14

Avellino- Montegranaro 103-92
Difese, queste sconosciute: potrebbe essere il titolo della pirotecnica gara del Pala Del Mauro. Avellino fa suo un match che ha avuto il merito di non annoiare il pubblico sugli spalti. Festival del tiro da tre: 27 triple a bersaglio complessive con percentuali che hanno superato anche il 50% in casa ospite. Non altrettanto soddisfatti i coach per la tenuta delle rispettive retroguardie, soprattutto nelle fasi finali del match dove si è segnato con estrema facilità. Montegranaro esce meglio dai blocchi di partenza colpendo dall’arco (0-8 al 3’). E’ Thomas a destare dal torpore Avellino con tre canestri di fila. Ivanov inaugura una serie di triple con cui Avellino mette la freccia. Tre triple di Lakovic e tre canestri dalla media distanza di Richardson valgono il primo allungo (24-17 al 9’). Recalcati si affida al dinamismo di Mayo e Skeen, ma trova un buon momento con la coppia Mazzola-Campani sotto canestro. Lauwers firma la sua specialità da oltre l’arco (28-31 al 15’). Sarà l’ultimo vantaggio ospite. Senza Lakovic la Sidigas confeziona un parziale taglia gambe di 18-0 con il contributo di tutto il quintetto (46-31 al 17’) in particolare di Spinelli e di un volenteroso Hayes. La Sutor tampona l’emorragia con Skeen prima dell’intervallo lungo (53-40 al 20’). Attacchi caldi in avvio di ripresa: sono soprattutto gli ospiti a trovare continuità. La Sutor ritorna pienamente in partita con un tripla di Mayo e quattro punti consecutivi di Mazzola (68-62 al 28’), ma Richardson, in serata di grazia al tiro, è lesto a cacciarla indietro (73-62 al 29’). Avellino non ha fatto però i conti con l’altro ex. Cinciarini sguazza nella difesa molle dei padroni di casa che si cullano troppo sulla serata scintillante al tiro. La guardia marchigiana trascina i suoi fino al -3 (90-87 al 37’) con 14 punti nell’ultima frazione. Non basta perché il solito Cavaliero decide il match con due triple consecutive e un sottomano che fa scollinare gli irpini oltre i cento punti. (Massimo Roca)
Avellino: Richardson 20, Cavaliero 18, Ivanov 16
Montegranaro: Cinciarini 25, Skeen 18, Mayo 17, Mitrovic 15

Cremona- Caserta 69-64
Due canestri in penetrazione, entrando negli ultimi 2', di Jackson e Woodside, danno a Cremona il primo successo dell'era Pancotto, rompendo contro Caserta un digiuno lungo sette partite. Un match che la Vanoli ha vinto concedendo il minimo stagionale di punti subiti, 64, una settimana dopo i 94 concessi a Varese. E in una serata da 1/19 da tre, alla Pasta Reggia non è bastato il miglior Brooks stagionale (23 punti e 11 rimbalzi): Caserta ha imposto solo a sprazzi il proprio atletismo importante, ma Cremona alla fine s'è rivelata più concreta, grazie anche alla robusta mano data da Rich in regia (7 assist). In una partita iniziata con 5 perse nei primi 2', la Vanoli si è staccata per prima con le triple di Woodside e del debuttante Zavackas (15-8 all'8'), prima che la coppia Roberts-Brooks abbia imposto il proprio dirompente atletismo combinando per 24 punti con 10/13 nel solo primo tempo. Due voli di Roberts danno il là ad un break di 13-4 in cui la guardia segna 10 punti per il +5 Juve; Cremona rivede i fantasmi delle ultime sette, Jackson e Spralja la rianimano con un break di 12-4 che sfrutta i down di Caserta, 1/5 al tiro e 3 perse negli ultimi 4' del primo tempo (35-32). Caserta riparte forte con gli italiani: Michelori e Vitali firmano 4 punti a testa nel break di 10-4 che ridà ai campani la leadership (39-42 con schiacciata di Vitali). Ma, come già nei primi due quarti, Cremona finisce meglio: Pancotto trova la carta vincente in Kelly, 6 punti per spingere la Vanoli al +5 (50-45 al 29') nonostante i 12 rimbalzi d'attacco concessi nei quarti centrali. Ancora Brooks spinge Caserta avanti (54-58), la la Vanoli rientra con la zona e trova da Jackson e Woodside le zampate decisive: dal 65-60 la Pasta Reggia rientra a -1 con l'unica tripla della partita, di Mordente di tabellone (65-64), ma Spralja e Zavackas sono glaciali dalla lunetta. (Michele Talamazzi)
Cremona: Jackson 14, Rich 14, Spralja 12
Caserta: Brooks 23, Roberts 13, Vitali 8

Sassari-Milano 69-75