Dopo l'anticipo - trasmesso in diretta streaming da Gazzetta Tv - che ha visto Reggio Emilia battere Caserta, oggi si giocano altri cinque incontri validi per il quarto turno di A. Domani il programma si completa coi posticipi Milano-Pistoia e Pesaro-Siena.

Reggio- Emilia-Caserta 76-59

Roma-Cantù 80-82 d.t.s
Blitz di Cantù nell'esordio davanti al proprio pubblico di Roma che aveva giocato la prima in campo neutro a Bologna contro Brindisi. Partenza tutta a favore dei lombardi che prendono il comando della gara con vantaggi sempre consistenti, approfittando della precisione al tiro di Jenkins e della poca reattività della difesa e dei lunghi romani: undici punti proprio di Jenkins in 7' mandano la squadra di Sacripanti (priva dell'infortunato Aradori) avanti di 11 (6-17). L'Acea è troppo brutta per essere vera: così, in 5' cambia l'inerzia della gara, tra la fine della prima frazione e l'inizio della seconda arriva l'11-0 che impatta la partita. Da quel momento, si va punto a punto, con Roma che sfruttando la precisione dai 6,75 di Baron trova pure modi di mettere il muso avanti al 17' con un gioco da tre punti di Hosley (26-25). Una tripla di Taylor vale il 31-26 prima della tripla di Leunen e del canestro a fil di sirena di Ragland che mandano le due squadre al riposo lungo sul 31-31. Emozioni nella frazione successiva con Roma che dà l'impressione di avere più freschezza dei canturini, va sopra di 9 in due occasioni (l'ultima sul 50-41) ma è nel finale che crolla sotto i colpi di Gentile: mette dentro una fortunosa tripla allo scadere (55-52) e prosegue l'opera con altre due di fila nell'ultimo quarto. Il tabellone segna 55-58, con un break lombardo di 10-0. Cusin riporta i suoi avanti al 33' di 6 (57-63), si va sul filo dell'equilibrio. Al 37' Hosley risorpassa (66-65), tocca a Jenkins (66-67), Mbakwe fa il quarto fallo che manda in lunetta Cusin: 1/2 e 66-68 a -1'40". Mbakwe sbaglia un facile canestro da sotto, nell'ultimo giro di lancette Ragland sbaglia da tre, Goss subisce fallo e trasforma i due liberi del pareggio: 68-68 a 43" dalla fine. Gentile a -21" fallisce una tripla, e come ad Avellino Taylor sbaglia la gestione ma soprattutto l'entrata della vittoria, è overtime. Aperto da una tripla di Jenkins (68-71), ma è sempre una tripla, la quarta del solito Baron, che consegna il 72-71 Roma. Si continua sempre con continui sorpassi, ed è il festival delle triple. Taylor, quindi Leunen a -31" (75-78) che unita a una palla persa di Hosley consegnano i due punti a Cantù. (Mario Canfora)
Roma: Taylor 19, Hosley 17, Baron 14
Cantù: Jenkins 22, Gentile 14, Leunen 10

Varese-Avellino 85-68
Guidata da un Clark quasi infallibile (8/11 da fuori e 7 assist) e con un’ottima distribuzione delle responsabilità in attacco – dove Polonara (6/9 e 15 di valutazione) e De Nicolao (4/6 al tiro e 3 assist) sono sempre più convincenti – la Varese di Frates supera con autorevolezza il test Avellino. In avvio l’ex Vitucci, accolto con fischi ma anche qualche applauso dopo la splendida annata trascorsa sotto la volta di Masnago, si affida a Richardson: il suo esterno punta subito Ere, in campo nonostante i problemi muscolari che ne hanno limitato la settimana d’allenamenti. Il capitano Cimberio reagisce con una percussione che produce il primo canestro di Hassell e, sull’altro lato del campo, con una palla recuperata che da il là a un parziale di 11-2 dove Clark è in gran spolvero (5/5 al tiro) per garantire il +9 a Varese (15-6 al 5’30”). Vitucci cambia il reparto piccoli proponendo l’accoppiata tricolore Spinelli-Cavaliero. Ere però, dopo qualche istante in panchina, ritorna sul parquet per due gran triple (+ 13 sul 30-17 al 13’07”). La Sidigas abbassa il quintetto proponendo Hayes da “4”, ma la mano di Clark è sempre calda fino al massimo vantaggio sul +15 (32-17 al 14’). Cavaliero cerca di dare ritmo all’attacco campano che solo per qualche istante sembra trovare in Hayes il terminale che cercava. L’ex dei Nets comunque si ferma subito (solo 3/8 al tiro complessivo) di fronte alle repliche di un Hassell sempre più solido dentro l’area colorata e un Polonara convincente dall’arco (44-31 al 20’). Le cifre del primo tempo premiano una Cimberio che ha tirato col 51% e vince il confronto nella valutazione di squadra per 50-31. Se Dean si sblocca in apertura di secondo tempo, Clark non vuole essere da meno e batte subito la difesa proposta da Vitucci per il nuovo +15 (51-36 al 22’30”). Nel momento migliore dei biancorossi di casa, Coleman incorre nel quarto fallo dopo due sfondamenti. Lakovic capisce che occorre spingere sull’acceleratore e, per qualche istante, trova risposte positive da Thomas. Non basta, perché il solito Ere rimette in ritmo Varese, questa volta aiutato dal duo De Nicolao-Polonara, e il margine utile si dilata fino al +21 (69-48 al 29’17”). E così nell’ultimo quarto coach Frates può lasciarsi andare a qualche gesto di giusta esultanza e gustarsi il bel successo di una Cimberio in decisa crescita di rendimento .
Varese: Clark 20, De Nicolao 15, Polonara 15
Avellino: Thomas 17, Ivanov 12, Hayes 10

Bologna-Montegranaro 96-73
Bologna riscatta la pesante sconfitta di Siena con un altrettanto largo successo casalingo su Montegranaro restando in testa alla classifica e onorando la presenza di Roberto Brunamonti. Il pubblico bianconero tributa cori, striscioni e una gigantografia al grande playmaker-gentiluomo sotto la sua maglia numero 4 che pende dal soffitto del Palasport di Casalecchio insieme al 10 del presidente Villalta (ideatore dell’iniziativa “Uomini che hanno fatto la storia della Virtus”). Recalcati fa debuttare in quintetto Mardy Collins, che però non inciderà e sarà autore di un antisportivo durante l’ultimo tentativo di rimonta. E’ lo svedese Gaddefors con una tripla e un gioco da 3 a propiziare il primo strappo Granarolo con un parziale di 10-0 a cui collaborano anche Motum e King (19-9 al 5’). La forbice si allarga ancora dopo l’ingresso di Walsh e il primo quarto si chiude sul 27-13. All’inizio del secondo periodo la Virtus resta a secco per quasi 3’ in cui i marchigiani spremono solo un 5-0 e i padroni di casa tornano ad allungare ancora grazie a Gaddefors (37-20). Montegranaro non affonda del tutto aggrappandosi a Skeen e a Sakic e all’intervallo lungo il punteggio è sul 45-29. Al ritorno in campo la musica non cambia, il massimo vantaggio viene aggiornato a +22 (53-31) e coach Bechi può concedersi il lusso di confinare a lungo in panchina l’irriconoscibile ex capocannoniere Hardy, che dopo i 2 punti di Siena ne infila 12 ma quasi tutti a gara già decisa. Inutile per la Sutor un tentativo di rimonta alimentato da Mayo, Mazzola e Mitrovic nel terzo quarto, chiuso sul 66-53. Negli ultimi 10’ ci provano anche Tessitore con due triple e Mitrovic con una terza, ma gli ospiti non vanno mai oltre il -11 ed è un ispirato Walsh a mettere in ghiaccio una vittoria dedicata a Brunamonti. (Nicola Zanarini)
Bologna: Walsh 21, Gaddefors 15, Ware 13
Montegranaro: Sakic 15, Skeen 13, Cinciarini 11

Cremona-Sassari 86-74
Prima vittoria stagionale e 50ª in serie A per la Vanoli Cremona, che nel giorno in cui accoglie (in tribuna) Uros Tripkovic batte il Banco di Sardegna i tenendolo alla peggior prova offensiva in questo inizio di stagione tra campionato ed Eurocup. Un successo che allontana le nubi dalla panchina di Gresta, confortato dalla risposta difensiva della sua squadra, che tiene a 7/25 da tre i tiratori sardi. E dall'altra parte viene presa per mano da un Woodside finalmente leader (6 punti e 7 assist) nel gestire un attacco equilibrato per non scoprire il fianco alla transizione di Sassari. Proprio Woodside segna il buon inizio di Cremona: dal suo pick and roll nascono soluzioni per tutti, e Kalve se ne giova con un primo quarto da 9 punti senza errori; dal 13-8 del 5' Sassari rientra con le uniche due triple di Drake Diener e Thomas (21-20 al 10'), ma rimane sottoritmo perché Cremona controlla i rimbalzi (19-12 nei primi 20') e i tempi. Sassari finisce per pasticciare (9 palle perse nel primo tempo) e forzare da tre (4/14), la Vanoli con Jackson che s'incolla a Drake Diener prende il largo: Rich con 10 punti in 7' guida un parziale di 17-5 (dove si rivede anche un Chase a mezzo servizio) e che dilata il vantaggio a +13 (46-33). A tenere in partita il Banco al rientro dagli spogliatoio è un terzo quarto dove Green argina Woodside marcandolo faccia a faccia e la squadra di Sacchetti raddoppia la produzione offensiva attaccando il cuore dell'area: 13 punti di uno straripante Omar Thomas e gli ultimi 5 di Johnson valgono il 69-60 di fine 3° quarto, ma oltre il -9 il Banco non andrà, con Woodside a innescare ancora Kelly e Jackson, la cui tripla del +18 (80-62 al 35') regala una gestione serena degli ultimi minuti. In attesa di scegliere chi sacrificare per inserire Tripkovic, sempre che Chase debba fermarsi di nuovo.
Cremona: Rich 25, Jackson 15, Kalve 11
Sassari: Thomas 22, Johnson 15, D. Diener 12

Venezia-Brindisi 82-87
Brindisi passa in laguna dopo 10 sconfitte consecutive. Partita oculata dell’Enel, Umana prigioniera delle proprie ingenuità nonostante un gigantesco Smith. Mazzon parte con Rosselli in quintetto, Aminu e Smith dominano l’area colorata in avvio. La Reyer trova le contromisure sul pivot pugliese, l’Enel no. Equilibrio sul parquet con Dyson in versione Speedy Gonzales (8-9 al 5’), Magro limita Aminu, Vitali dà più spinta all’attacco granata, anche se Taylor spara a salve. Minibreak granata (15-11), rintuzzato da Campbell (15-16), ma parità (18-18) alla prima sirena. L’Umana aumenta la pressione difensiva, Brindisi va in tilt dopo la tripla di Zerini (21-23), rimanendo a secco fino all’8’ tanto che la Reyer s’invola (35-23) con Smith a spadroneggiare (13 punti, 5 rimbalzi e 19 di valutazione al riposo). Dyson rianima l’Enel (37-29) con due piazzati dall’angolo e Brindisi ricuce un po’ (39-32).L’inerzia rimane nelle gambe dell’Enel che capitalizza le palle perse dei granata (44-40), mentre in difesa Aminu e compagni controllano meglio Smith. Due antisportivo (Giachetti e Peric) e un antisportivo al croato costano all’Umana 11 punti, Brindisi ringrazia e sorpassa, volando anche a +8 (52-60), poi Smith e Vitali ridanno ossigeno ai granata (56-60). Smith, uomo ovunque, si prende sulle spalle la Reyer. Undici a zero granata (63-60) con Vitali che infila dal perimetro la difesa pugliese. Si sveglia all’improvviso Taylor, che infila 9 punti in un amen (70-66), Venezia perde il filo e Brindisi scappa avanti (70-75) con la difesa dell’Umana imbambolata. L’Enel capitalizza gli errori (72-79) e sbanca il Taliercio
Venezia: Smith 21, Taylor 16, Giachetti 12
Brindisi: Dyson 24, Aminu 18, Campbell 14

Milano-Pistoia lunedì ore 20.30

Pesaro-Siena ore 20.30