Ottavo turno di campionato che prevede cinque match in cartellone dopo l'anticipo, col successo di Reggio Emilia su Bologna, e i posticipi Siena-Pistoia e Roma-Milano che sarà trasmesso in diretta sul nostro sito.

Avellino-Cremona 77-72
Avellino rialza la testa dopo lo stop di Sassari e torna al successo contro Cremona. Con le assenze di Dean in casa Sidigas e Chase su sponda Vanoli, sono Rich e Richardson a guadagnare la scena. I due si marcano a vicenda e già al termine del primo periodo sforano quota 10. Ritmo alto, punteggio basso. I lunghi viaggianti appaiono in grande difficoltà dal punto di vista atletico e concedono tanti, troppi, doppi possessi offensivi. (41-33 il computo finale a rimbalzo). Lombardi monotematici e imprecisi dalla lunga distanza (2/22) e dalla linea dei liberi, padroni di casa che dal canto loro trovano la via del canestro con non poca difficoltà e si poggiano sulle spalle di Lakovic. Il playmaker sloveno appare in netta crescita e stravince il duello con Woodside. La Sidigas conserva la leadership per la quasi totalità del match ma dopo aver chiuso avanti di 5 all'intervallo lungo (37-32) e amministrato il vantaggio sino all'ultimo break (55-49 al 30'), fa registrare il suo unico calo a metà dell'ultima frazione. Cremona trova in un redivivo Kelly l'arma in più per aprire l'area irpina e in Jackson una valida alternativa a Rich. Gli ospiti tornano prepotentemente in partita sul 55-53, ma esauriscono la benzina e pagano la maggiore profondità della panchina irpina. Dalla panchina salgono in cattedra Hayes e Cavaliero che con 9 punti in fila mettono scavano nuovamente il solco (71-62 al 36'). Rich prosegue il suo show personale, ma alla fine è Richardson a conquistare il titolo di mvp della serata. (Massimo Roca)
Avellino: Richardson 29, Hayes 12, Lakovic 10
Cremona: Rich 26, Jackson 18, Kelly 8, Ndoja 8

Montegranaro- Caserta 77-94
Vittoria con ampio merito per la Pasta Reggia Caserta che torna al successo dopo cinque sconfitte consecutive. Due punti pesanti in casa della Sutor Montegranaro che le permettono di muovere la classifica e agganciare in classifica proprio i gialloblù. Per Montegranaro una giornata storta dei suoi uomini chiave, Collins e Mayo, mentre gli avversari hanno tirato con il 50% da tre e quasi con il 60% dal campo. Eppure la Sutor non era partita molle. Certo le difese non hanno brillato nel primo quarto ma dopo cinque minuti di gioco il punteggio era di 20-13 in favore di Montegranaro grazie a uno Skeen ispirato (8 punti consecutivi) oltre alla solita presenza in attacco di Cinciarini. La Pasta Reggia con un break di 7-1 prima accorcia le distanze (21-20 al 7'30), quindi impatta il punteggio con un bel movimento di Michelori al 9' (24-24). L'attacco della Sutor si inceppa con Collins che perde troppi palloni e Caserta ne approfitta, sfruttando l'effetto italiano Mordente-Michelori-Vitali, per arrivare al sorpasso in avvio di secondo periodo. con Roberts a sancire il canestro del 26-28. A quel punto la squadra di Molin prende possesso del campo grazie a un'ottima zona press che spinge Montegranaro all'errore (5 palle perse e 1/7 da tre nel quarto) e impone un mini break di 8-2 arrivando fino al +8 (35-43 al 17'30”). Un vantaggio che aumenta fino al +11 (46-57) spinta dalle triple di Mordente ed Hannah. La Sutor si scuote sulle giocate di capitan Cinciarini (tiro pesante e canestro in contropiede) e sulla grinta di Sakic. E' proprio il canestro di quest'ultimo dai 6,75 a riportare Montegranaro sotto di soli due punti (64-66 al 28'). Si arriva così all'ultimo quarto e come era già capitato nei precedenti la squadra di coach Recalcati parte male. Mini break di 7-2 e Pasta Reggia che torna a +7 (70-77) nel giro di tre minuti. Un vantaggio prezioso da amministrare reso più ampio dalla precisione di Hannah e dal nervosismo dei marchigiani che sbagliano quasi tutte le scelte. (Aaron Pettinari)
Montegranaro: Cinciarini 21, Sakic 14, Skeen 14
Caserta: Hannah 17, Michelori 16, Mordente 16

Varese- Pesaro 91-77
Varese ritrova uno dei suoi eroi dello scorso anno e con un Adrian Banks superlativo (9/14 al tiro ) mette sotto Pesaro. La cronaca dice che Dell'Agnello, cogliendo in Hassell il vero problema difensivo di Varese, affida i primi quattro palloni dell'attacco marchigiano ad Anosike (2-5 al 2'). Dopo 3' e due falli in attacco del suo centro, Frates non ne può più e manda sul parquet Scekic. Intanto Banks sbaglia le prime tre conclusioni al ritorno a Masnago. Basta però un buon Polonara (8 punti con due triple) per dare il primo vantaggio alla Cimberio (15-11 al 7'24”). L'attacco dei biancorossi di casa finalmente si sblocca con Banks, che ritrova presto la via del canestro, e con capitan Ere, che capisce di dover attaccare Raven Johnson al suo debutto italiano (+8 23-15 al 10'). Mentre il pubblico varesino mostra il proprio dissenso nei confronti degli ultras, rei di non aver incitato la squadra nel primo quarto, con anche il commendator Cimberio che con un gesto eloquente rifiuta il coro invitandoli a uscire dal palazzetto, Pesaro si riporta avanti con un buon Pecile (33-35 al 15'). La risposta di Frates è un quintetto senza centri con l'accoppiata Sakota-Polonara dentro l'area colorata: chi approfitta del maggior dinamismo offensivo è Banks, che già all'intervallo lungo è a quota 13 punti (4/8 da due). L'avvio della ripresa vede ancora Polonara protagonista: sono le sue percussioni che danno sicurezza alla Cimberio. Dell'Agnello prova la zona, subito abbattuta da due triplone di Banks e Clark con il margine utile dei biancorossi di casa che tocca il +15 (64-49 al 24'50”). Ora è il momento di Sakota: l'ala serba di passaporto greco infila una striscia di 10 punti nel terzo quarto portando Varese a +18 (78-60 al 29'30”). E quando Turner prova a rimettere in partita Pesaro, ci pensa Clark a garantire alla Cimberio il ritorno alla vittoria dopo sette stop consecutivi tra Italia ed Europa.
Varese: Banks 21, Clark 15, Polonara 14
Pesaro: Turner 18, Pecile 17, Anosike 14

Brindisi- Cantù 75-74
Non stecca, Brindisi. E dimostra di meritare grazie alla sesta vittoria consecutiva il primato solitario della A dopo aver regolato al Palapentassuglia la Vitasnella al termine di una gara combatta. Si comincia con due quarti di ottimo basket: alte percentuali con ben quattro triple a segno in soli 2'30" (due di Lewis, una per James e Leunen), difese a uomo molto ben organizzate con le squadre che tutto sommato si equivalgono. Brindisi mette sul piatto della bilancia la verve di James e la precisione di Lewis da fuori e di Aminu sotto canestro, mentre Cantù tiene botta nonostante l'apporto deludente della panchina. Campbell e Gentile sono i primi cambi dei due tecnici, si va avanti con tanti punti segnati (26 pari il primo quarto) e la sensazione che l'Enel possegga qualcosa in più. Nella fattispecie, Bulleri. I tre minuti centrali della seconda frazione sono un autentico show del capitano: due triple e uno sfondamento subito per chiudere con un rimbalzo messo giù prima di andare a rifiatare in panchina. Tradotte in numeri, sono le giocate che portano Brindisi avanti 37-29 per il primo strappo. Subito dopo, Dyson infila il canestro del primo vantaggio in doppia cifra. Lewis porta il +14 (47-33) prima che il match venga ravvivato da un tecnico fischiato a Campbell per proteste proprio alla fine della frazione, dopo un fallo su Aradori.

Jerome Dyson: 15 punti e 10 assist contro Cantù. Ciam/Cast

L'azzurro fa 2/2 per il 47-35 del riposo lungo, ma si riprende con i due liberi e il possesso della palla per il precedente tecnico che la Vitasnella capitalizza al massimo. Ancora un 2/2 per Aradori e una tripla di Ragland mettono gli ospiti sul -7 (47-40). L'idea di una gara riaperta viene però subito spazzata via dal martellamento offensivo brindisino: Snaer, James e Lewis confezionano il nuovo +14 (58-44) al 25', la terza frazione si chiude 65-54. Nell'ultimo periodo, l'Enel va al massimo vantaggio (+15, 69-54 al 33'), Cantù ci mette quattro minuti per muovere il tabellone dei punti. Due liberi di Uter, una tripla, due liberi e un canestro di Aradori (sette punti di fila) consentono di rosicchiare qualcosa e toccare il -6 (69-63) a -4'44". Lewis sbaglia una tripla, un'entrata di Ragland produce due liberi: 1/2, 69-64. Brindisi sbaglia un'altra tripla, Ragland fallisce l'entrata del -3, ma stavolta all'Enel il braccino non viene più. Dyson mette i liberi del 73-66 a due minuti dalla sirena, non è finita. Di Ragland la tripla del -2 (73-71), Aradori fa passi sulla tripla del possibile sorpasso, Dyson a -26" fa 1/2 dalla linea (74-71), un immenso Aradori mette la tripla del pareggio a -10" (74-74). Cusin fa fallo e spedisce Lewis in lunetta a -7": 1/2, 75-74. L'ultima azione è di Cantù, Ragland cincischia in area, perde palla e si lamenta per un fallo subito: vince Brindisi nel delirio del palazzo. (dal nostro inviato Mario Canfora)
Brindisi: Lewis 16, Dyson 15, James 13
Cantù: Aradori 28, Ragland 15, Jenkins 8, Leunen 8

Venezia- Sassari 87-95

Il Banco espugna il Taliercio, mostruosa prestazione balistica (18/31 da 3) degli uomini di Sacchetti, trascinati dai cugini Diener che sono risultati immarcabili per la difesa granata. L’Umana si illude, poi cala alla distanza, pagando le troppe palle perse (22) e troppa frenesia nell’ultimo quarto. Partenza sparata dell’Umana (10-0), Banco in balia degli avversari, impalpabile in attacco, incapace di trovare soluzioni ottimali nella metà campo granata. Il time-out di Sacchetti ridà cuore alla Dinamo, che inizia a difendere, mentre Markovski toglie Vitali per Giachetti in cabina di regia. Marques Green rianima Sassari (10-5), inizia un’altra partita, più equilibrata con Smith e Caleb Green ben limitati in attacco. Drake Diener imprime la scossa al Banco (12-9), Umana sul +6 (18-12) alla prima sirena. Il secondo quarto è uno show dei cugini Diener, che segnano 17 dei 25 punti della Dinamo. La Reyer perde il filo del gioco in attacco, qualche flash di Taylor, ma troppo isolato. Sassari ricuce piano piano, il primo pareggio (29-29) è di Brian Sacchetti, Venezia allunga nuovamente con Peric (37-34), ma tocca al veneziano Vanuzzo impattare dalla linea (37-37), completando il 50% da 3 punti (8/16) nella prima parte della gara. Gara equilibrata, le due squadre si fronteggiano a viso aperto, Sassari è micidiale dal perimetro, la Reyer scappa, va sotto e risale, Taylor disputa la miglior partita della stagione (24), ma non basta. Ultimo quarto devastante (37-25 parziale) con la Dinamo che infila l’80% delle triple (8/10), Umana aggrappata fino al 5’ (69-72) al match, poi Travis Diener decide di chiuderla e l’antisportivo di Smith fa scendere il sipario anzitempo
Venezia: Taylor 24, Peric 14, Vitali 13
Sassari: D. Diener 24, T. Diener 24, Thomas 12

Siena- Pistoia lunedì ore 20.30

Roma- Milano lunedì ore 20.30