Dopo la vittoria di Cantù nell'anticipo, la 27ª giornata di Serie A, decima di ritorn è proseguita con altre 6 gare. Casale Monferrato ha riposato, Siena-Avellino si recupera il 19 aprile alle 20.30.

Rok Stipcevic, 25 anni, viaggia a 12 punti di media in stagione. Ciam/Cast

Cimberio Varese-Banco di Sardegna Sassari 85-79
dal nostro inviato Massimo Oriani
La Cimberio deve vincere due volte una partita dominata nel primo tempo, nella quale tocca il +24 a metà terzo periodo, prima di incassare un incredibile 19-0 in 5’ che rimette tutto in discussione. Ma Sassari non riesce a completare l’impresa, arrendendosi nel finale. Parte bene la Dinamo, che vola sul +9 (4-13) con le triple di Plisnic e Drake Diener. Entra Goss, tornato a Varese in settimana dal Villeurbanne e dà la scossa alla Cimberio, che chiude il periodo sotto di 4 (13-17) nonostante il 5/16 dal campo (0/5 da 3). Contro la zona di Sacchetti (per fermare le penetrazioni di Goss) si esalta Stipcevic, che infila un favoloso 4/5 dall’arco nel 2° quarto con 16 punti totali, all’interno di un clamoroso parziale di 32-9 che manda i padroni di casa al riposo sopra di 16 (45-29) grazie al 12/15 al tiro dei secondi 10’ (contro il 5/15 sassarese), chiuso con un 49-3 di valutazione. Sul +24 (61-37 a -6’08” del 3° periodo), la partita sembra in ghiaccio. Invece la Dinamo risponde con un altrettanto pazzesco break di 23-2 in soli 5’ ispirato dai due Diener e riapre completamente i giochi, arrivando a -3 (63-60 a -1’10”). In avvio di 4° quarto Varese però strappa nuovamente, portandosi a +8 (72-64) con l'ottimo Diawara, mentre i sardi faticano a segnare. L’ultimo fuoco ospite è la tripla sbagliata da Plisnic per il potenziale -3 a 2’ dalla fine. Vince Varese, giusto così.
Varese: Stipcevic 19, Diawara 19, Talts 13
Sassari: D. Diener 21, T. Diener 20, Sacchetti 12

Ivan Zoroski, 32 anni, celebra il successo di Montegranaro. Ciam/Cast

Fabi Montegranaro-Scavolini Pesaro 79-77 d.t.s.
C'è voluto un supplementare per decretare la vincitrice di decimo "derby delle Marche" tra Montegranaro e Pesaro. La vittoria è andata alla squadra di Valli, che interrompe la serie di quattro successi consecutivi di Pesaro. Fatali gli errori nel finale. Decisivo quello di Cavaliero nell'ultimo possesso che permette a May di arrivare a rimbalzo. Il derby ha regalato emozioni a cominciare dagli spalti, dove i 4120 presenti hanno reso il PalaRossini incandescente. La squadra di Valli parte bene proponendo ottime scelte di tiro e May particolarmente ispirato (6 punti per il 10-4 del 5'). Pesaro fatica a trovare il giusto equilibrio in difesa e in attacco perde troppi possessi, ma resta comunque aggrappata alla partita grazie allo stratosferico Hickmann (10 punti solo nel primo periodo). Nel secondo quarto la musica non cambia nei primi 3', con un break di 8-0 che porta la Fabi sul 27-16. E' a quel punto che coach Dalmonte si affida ad una zona 3-2 piuttosto mobile che manda in crisi l'attacco gialloblù. Poi ad accendersi è la stella di White con due schiacciate consecutive che si aggiungono alle precedenti di Hickmann e Cusin. Un controparziale che riporta la Scavolini a -2 (30-38 al 17'). La partita resta in equilibrio anche nel terzo periodo, poi la Sutor tenta un primo allungo con Karl (55-48). E' nel quarto periodo che l'inerzia sembra svoltare in favore di Pesaro: il sorpasso è firmato da Cusin al 34' (59-60), quindi Flamini segna la tripla del +6 (61-67). Ma la Sutor non molla, torna a difendere forte e con Ivanov conquista il supplementare. Ed è qui che si accende Jones con 7 punti quasi consecutivi (73-77). Pesaro sembra avere in mano la partita ma Karl prima segna la tripla del -1, quindi regala il sorpasso (78-77) a 30" dalla fine ed è tripudio. (Aaron Pettinari)
Montegranaro: May 17, Karl 15, Ivanov 14, Zoroski 14
Pesaro: Jones 20, Hickman 18, Hackett 11

La gioia di Cremona, 4 vittorie nelle ultime 5 partite. Ciam/Cast

Otto Caserta-Vanoli Cremona 74-77
Quinta sconfitta consecutiva casalinga per la Otto Caserta, che porta avanti la striscia negativa cominciata contro Siena. La Vanoli invece vince per la quarta volta negli ultimi cinque incontri, raggiunge a quota 20 proprio i bianconeri e si porta avanti in classifica in virtù degli scontri diretti a favore. Parte meglio la Otto che dopo soli tre minuti di gioco è già avanti 11-5 grazie ai punti di Bell e Smith. Caja è costretto al timeout e al rientro in campo Cremona inizia a giocare: entrano in partita Cinciarini e Light, che firmano il parziale di 0-10 che vale il vantaggio ospite (11-14 al 6’). Caserta concede troppo a rimbalzo e i lunghi cremonesi hanno vita facile (19-22 al 10’). Poi la Otto torna a contatto (22-22) col gioco da tre punti di Stipanovic. Botta e risposta per quattro minuti, poi Lighty e Rich tentano l’allungo in chiusura di quarto (37-42 al 19’). E’ lo stesso Rich a firmare il primo tentativo di fuga ospite: otto punti consecutivi in apertura di terzo quarto e la Vanoli vola sul +11 al 26’ (45-56). Poi la reazione d’orgoglio della Otto, guidata da Kudlacek e Righetti che in tre minuti segnano il parziale di 11-0 che vale il -2 (58-60 al 30’). Nel momento decisivo però Rich infila cinque punti di fila che valgono il +8 (59-67 al 33’). In chiusura di partita la reazione casertana con Smith e Collins (74-76), Tabu fa 1/2 dalla lunetta (74-77), ma la tripla del pareggio di Smith finisce corta. (Giuseppe Bernardo)
Caserta: Smith 15, Righetti 13, Stipanovic 12
Cremona: Allen 24, Tabu 12, Cinciarini 12

Poeta e Koponen protagonisti del successo di Bologna. Ciam/Cast

Canadian Solar Bologna-Angelico Biella 62-53
Facile successo per Bologna che con Poeta a dirigere il gioco e Sanikidze a volare sopra i canestri regola Biella, brutta e capace di rimanere in partita solo nel terzo quarto quando si scatena Coleman (13 punti filati), ma il cannoniere statunitense è troppo solo nel deserto dell’Angelico. Dopo la parità a quota 47 al 29’ la Virtus si distende nell’ultimo periodo grazie anche alla difesa che tiene 7’30" gli ospiti senza canestri. Una rubata e una tripla di Koponen chiudono i giochi sul +13 interno, rintuzzato da un paio di bei numeri del solito Coleman che evitano all’Angelico un k.o. più pesante. In avvio la Canadian allunga a cavallo dei primi due quarti con un parziale di 20-2 frutto delle folate di Poeta e delle acrobazie di Douglas-Roberts, mentre Biella pasticcia molti possessi lasciando sul terreno otto palle perse dopo 10’. Avanti 24-9, Bologna fatica a mantenere l’inerzia a causa del contributo insufficiente dei sui cambi, così Biella con l’unico sprazzo di Pullen rientra a -6 ma coi rientri di Sanikidze e Gigli la V nera può andare al riposo con un vantaggio nuovamente in doppia cifra. (Andrea Tosi)
Bologna: Poeta 15, Koponen 13, Sanikidze 12
Biella: Coleman 25, Miralles 10, Pullen 7

Ioannis Bourousis ha firmato 27 punti, suo massimo stagionale. Ciam/Cast

EA7 Milano-Umana Venezia 79-70
Venti minuti d’autorità e altri venti di maggiore sofferenza per Milano, che porta a casa il 2-0 nei confronti diretti con Venezia, orgogliosa ma imprecisa soprattutto nei momenti decisivi della partita. I padroni di casa hanno mostrato un volto decisamente sexy nel primo quarto, utilizzando molto bene il pick and roll centrale e contenendo al minimo le palle perse (una sola nei primi 10’). Dopo un inizio dominante di Bourousis (9 punti in 6' con 4/4 al tiro) il 17-11 firmato Clark con 3’24" sul cronometro della prima frazione, Milano confeziona un 10-0 sfruttando anche la freschezza di Melli e Radosevic, oltre a un discreto inizio di Bremer. È Melli a firmare il 27-11 con cui si arriva alla prima pausa. Il secondo quarto inizia meglio per Venezia, che approfitta di una Milano pigra nei rientri difensivi punendola con 6 dei primi 8 punti realizzati in campo aperto (29-19 con 4 punti di Slay). Milano non cede perché sbaglia ma costruisce buoni tiri con Melli, Gentile e Bremer, e attacca bene contro la zona. Quando rientra Bourousis (dopo 6 buoni minuti di Radosevic, mai più rivisto), la distanza torna a farsi importante: + 15 (36-21) con la tripla del centro greco a 4’43" dall’intervallo, e il margine rimane questo a metà partita (43-28) grazie soprattutto a Bourousis, 16 punti con 7/8 al tiro, e al dominio a rimbalzo (21-8) che ammortizza le 7 palle perse della seconda frazione (3 di Bremer, confusionario e con troppa palla in mano). Nel terzo quarto Milano ritrova i suoi fantasmi, ossia palla troppo ferma, ricezioni statiche per i lunghi e quando peggiora la qualità della circolazione di palla si fa il gioco di Venezia, che non è bella da vedere ma vive del talento dei suoi statunitensi e della solidità di Szewczyk (5/9 al tiro e 5/6 ai liberi con 5 rimbalzi). Young segna i primi 5 punti degli ospiti, l’EA7 continua a produrre soprattutto palle perse (altre 7, saranno 20 in totale contro le 10 degli ospiti) e permette a Veneziai di riavvicinarsi fino a -8 (57-49 con l’assist di Bowers per la schiacciata di Bryan), prima della tripla di Bremer al termine di un possesso complicatissimo per il +11 del 30’ (60-49). La scelta di Scariolo di dare spazio a Rocca e Giachetti in questo quarto non paga, perché abbassa la qualità media a livello di talento e rende più competitiva una Venezia che ottiene intensità da Bryan e ordine da Meini. L’ultimo quarto pare un déjà-vu al Forum: Milano che annaspa (sbaglia anche 12 dei primi 20 tiri liberi, chiude con 13/25) ma non crolla, gli ospiti che hanno tante opportunità di portarsi a un solo possesso di distanza ma mancano fatalmente tutte le occasioni di far tremare davvero le gambe ai milanesi. Mancinelli si rivela importantissimo con due rimbalzi d’attacco (uno per il tap-in del 65-58 a 4’23 dalla sirena) e con l’assist per Bourousis (che chiude con 10/13 da due, 2/4 da tre e 12 rimbalzi ma 1/5 ai liberi) a 2’27 dalla sirena (69-61). Venezia attacca troppo da fermo e con poco costrutto, l’alley-oop di Cook per Hairston (71-61 con 1’52 da giocare) consegna la partita ai giocatori di Scariolo. (Pietro Scibetta)
Milano: Bourousis 27, Mancinelli 12, Cook 10
Venezia: Szewczyk 17, Slay 14, Young 14

Luigi Datome, 24 anni, 13,7 punti di media nel 2011-12. LaPresse

Acea Roma-Benetton Treviso 102-99 d.t.s.
Decide un supplementare. Il primo, dopo quattro fatali per Roma, che sorride alla Virtus. Il posticipo se lo aggiudica l’Acea, battendo Treviso dopo 45’ decisi da episodi e chiamate arbitrali. L’ultimo, proprio nell’overtime, il secondo tecnico (ed espulsione) al coach della Benetton Sasha Djordjevic che consegna alla mano di Datome i 4 liberi decisivi che tengono Roma ancora in corsa per i playoff. Clay Tucker era ad un passo dall’addio. Dopo la partenza di Djedovic, però, Roma ha deciso di tenerselo. Ed è lui il cuore della Virtus in un primo quarto in cui, con 9 punti a referto, firma il +7 (15-8) del massimo vantaggio Acea. Spalleggiato in area dal tandem Varnado-Slokar, attento in difesa e concreto in attacco. Treviso riparte dal 21-15 per i padroni di casa che chiude il primo periodo. Costruendo sull’asse Becirovic-Ortner (6 punti consecutivi dell’austriaco) la mini-rimonta fino al -1 (27-26) messo a segno da Goree. Ultimo sussulto di un primo tempo che Roma chiude avanti 34-30 dopo venti minuti sul filo dell’equilibrio. L’inerzia gira nel terzo periodo: l’Acea impone gioco e ritmo alla partita e vola fino al +15 (58-43) del nuovo massimo vantaggio. L’episodio che rimette tutto in discussione va in scena a gioco fermo col cronometro bloccato sul 27’43’’: fallo di Tucker su Becirovic, che risponde con una testata. Lo statunitense reagisce con una spinta. Ci stava la doppia espulsione, ma negli spogliatoi ci finisce solo Tucker. Mentre Treviso fa 4/4 dalla lunetta proprio con Becirovic e riapre i giochi conla tripla di Moldoveanu nel possesso successivo. Ma la Virtus reagisce e sulla sirena del terzo periodo è ancora avanti (67-59). Negli ultimi due minuti tre triple consecutive di Goree portano Treviso avanti (81-83) prima del 2/2 dalla lunetta che chiude i tempi regolamentari sull’83-83. L'equilibrio regge anche nel supplementare fino ai 4 liberi decisivi di Datome. (Antonio Pitoni)
Roma: Datome 23, Varnado 20, Gornic 17
Treviso: Goree 25, Becirovic 16, Ortner 14