Pinar Karsiyaka-Cantù 93-80

Pesante sconfitta esterna per Cantù nella prima di ritorno delle Last 32 di Eurocup. La Foxtown mostra il suo volto peggiore sul campo del fanalino di coda Pinar, completamente trasformato rispetto alla squadra senza nerbo che la scorsa settimana venne travolta al Pianella (84-55 per i brianzoli). Ancora senza coach Sacripanti (in panchina la coppia Oldoini-Brienza) la formazione lomabrda non trova mai contromisure allo show della coppia Dixon-Batista, e vede praticamente ridursi al lumicino le speranze di passaggio del turno. Più aritmetiche che reali le possibilità della Foxtown, che dovrà sperare in un tonfo di Ulm o Nanterre contro i turchi, e battere entrambe le attuali capoliste del girone I ribaltando anche gli scarti dell’andata (meno 4 contro i francesi, meno 9 contro i tedeschi).

Pietro Aradori. Ciam/Cast

la gara — Fatale per la Foxtown - priva degli influenzati Cusin ed Abass - un primo tempo disastroso sul piano dell’intensità e dell’applicazione. La squadra di Sarica supera dopo 18 minuti il bottino dei 55 punti totalizzati la settimana scorsa al Pianella, e vira alla boa di metà gara con percentuali incredibili (83% da 2 e 82% da 3), complice una difesa canturina mai in grado di limitare le folate dei padroni di casa. Bobby Dixon è incontenibile nei primi 20’ (22 punti con 6/6 da 3) e il 10-0 iniziale evidenzia l’approccio mentale diametralmente opposto; gli ospiti provano a scuotersi con Ragland (14-10 al 5’), ma il play ex Treviso spara a raffica e i turchi macinano canestri con continuità impressionante (36-20 al 20’, 49-26 al 18’). Dopo l’intervallo le triple di Gentile e Ragland sembrano scuotere la Foxtown (67-55 al 25’), ma il precoce quarto fallo di Uter consente ad Esteban Batista di giganteggiare dentro l’area (13 nel quarto per il pivot uruguayano; in totale 11/13 da 2, 8/10 ai liberi, 11 rimbalzi e 46 di valutazione). E il Pinar riprende rapidamente il controllo (81-56 al 32’). (Giuseppe Sciascia)

Pinar: Batista 30, Dixon 22, Diebler ed Hersek 12.
Cantù: Ragland 19, Aradori 15, Jones 13

Janning in azione. LaPresse

Montepaschi Siena – Maccabi Haifa 92-73
La Montepaschi travolge il Maccabi Haifa ma non riesce a ribaltare il -20 di una settimana fa sul campo degli israeliani. Rispetto a quella disfatta nella ripresa, culmine di un periodo nero da sette sconfitte in otto partite, Siena è rinata al ritorno sul proprio campo dopo tante trasferte. Ma è dura che basti per rimettersi in gioco per l’Eurocup: adesso c’è bisogno almeno di vincere le due partite restanti, col Nymburk e in casa del Khimki, e sperare che Haifa le perda entrambe. Non basta la serata di trance agonistica di Matt Janning, 34 punti con 4/5 da due e 7/10 da tre coi canestri chiave nei momenti migliori senesi, di rientro dopo dieci giorni di assenza per una lesione muscolare all’adduttore sinistro. Dall’infermeria esce la guardia e ci entra Spencer Nelson, che si vede preferito in quintetto Udom e poi dura 5’ prima che gli vada k.o. la caviglia.

allungo — La Montepaschi è brava da subito a giocare sulla valanga di palle perse degli israeliani: 5 nei primi tre minuti per incanalare la partita, 7 nei primi 7’, 10 dopo 12’ e 12 al riposo metà dei quali di Donta Smith su cui Crespi aveva preparato la gara. E’ su questo vantaggio di possessi, propiziato anche dalla pressione di Haynes, che Siena scappa 23-11 al 7’ con 11 punti (e tre triple) nel primo quarto di Carter. La Montepaschi prosegue col superiore impatto della panchina con un micidiale 19-4 nel giro di sette minuti per volare 44-21 al 16’ grazie a un Janning da 10 punti (e due triple) in 5’30’’, al 79% da due con cui va al riposo e al 2/11 nel secondo quarto degli israeliani. A cavallo dell’intervallo però Roth punisce i toscani diventati soft quando tolgono il piede dall’acceleratore: segnano tre punti in sette minuti, durante i quali il Maccabi Haifa costruisce il 17-3 della rimonta fin sotto la doppia cifra di margine, 47-38 al 23’ coi primi guizzi anche di Randle e Smith. Come nel primo tempo, Siena rilancia la fuga quando entra Matt Janning: altre due triple ma anche incisività nell’andare al ferro, soprattutto altri 11 punti in cinque minuti, e con Haynes sigilla il 13-4 in 5’ per il nuovo allungo 60-42 al 28’. Sulle spalle ancora di Janning, 13 punti (con tre triple) anche nel quarto periodo, Siena tocca anche l’85-63 a 2’30’’ dalla fine e a poco più di un minuto dal termine è 90-69. Sempre a +21 a 27.9’’ dalla fine, la Montepaschi però invece di difendere fino in fondo commette fallo con Haynes, e proprio Haynes poi sul +19 rischia di perdere la palla, si infogna in mezzo agli avversari e per uscirne pesta la linea laterale. Siena non riesce a ribaltare la differenza canestri. Per ora resta viva, sicuramente più in salute di una settimana fa. (Giuseppe Nigro)

Siena: Janning 34, Carter 17, Haynes 14
Haifa: Roth 18, Randle 15, Smith 14, Kozikaro 11