L’Olimpia ritrova Gudaitis, ma non vince in casa del Maccabi dall’87 (9 k.o. di fila). Pianigiani: “Gara difficile, loro in crescita”
Avanti cos¨¬, a testa bassa, senza mai prender fiato. Dopo le due gare di campionato in 48 ore, entrambe vinte, con Varese e Brescia, che, grazie al k.o. di ieri della Reyer, le sono valse con 3 turni d’anticipo il titolo di campione d’inverno, Milano torna in campo stasera allo Yad Eliyahu contro il Maccabi Tel Aviv per chiudere il girone d’andata d’Eurolega. Sar¨¤ la quinta gara in nove giorni per l’AX, ma quando vinci le energie si moltiplicano. E il colpo di venerd¨¬ ad Atene contro il Panathinaikos, che ha messo fine a una serie di 5 k.o. consecutivi in coppa, ha sicuramente dato una bella iniezione di fiducia ai biancorossi, di fatto in linea di galleggiamento (e con le previsioni, non solo quelle interne) nella rincorsa ai playoff continentali.
Arturas Gudaitis, 25 anni, protagonista con Milano in Eurolega. Ciam/Cast
cambioIl Maccabi non sta disputando una grande Eurolega, anzi, ¨¨ penultimo con la miseria di quattro successi in 14 gare. Ma ha vinto tre delle ultime cinque dopo aver cambiato guida tecnica, passando da Neven Spahija a Ioannis Sfairopoulos, ex allenatore dell’Olympiacos. Da quando il coach greco ¨¨ a Tel Aviv, il Maccabi ¨¨ 3-3 (vittorie su Bayern, Darussafaka e Khimki) e quattro volte su sei ha tenuto l’avversaria sotto gli 80 punti. Il calo in Europa ¨¨ coinciso con un rendimento offensivo sotto la media per i tricolori. E c’¨¨ un dato che pu¨° dare un’idea di quale sia la linea di demarcazione tra successo e sconfitta: l’Olimpia ¨¨ 4-1 quando segna almeno 85 punti, il Maccabi ¨¨ 0-5 quando le avversarie arrivano a 85. E’ anche vero che storicamente lo Yad Eliyahu non ¨¨ mai stato campo amico per l’Olimpia, che in 15 trasferte in Terra Santa, ¨¨ tornata a Milano col sorriso solo 3 volte (0-7 nell’attuale versione dell’Eurolega). L’ultimo successo esterno di Milano a Tel Aviv resta il 99-97 del dicembre 1987. Da allora, nove sconfitte consecutive.
obiettivi“Trasferta difficile – ha detto coach Pianigiani – Non solo perch¨¦ storicamente vincere a Tel Aviv ¨¨ sempre complicato, ma anche perch¨¦ ora il Maccabi sta giocando un basket di alto livello. La sua classifica ¨¨ bugiarda, quella attuale non ¨¨ pi¨´ la squadra di inizio stagione. Ora hanno stazza avendo spostato Caloiaro in ala piccola e Kane in guardia, li stanno usando benissimo in difesa e a rimbalzo. Dovremo essere solidi mentalmente su entrambi i lati del campo, limitare le palle perse, cercare di restare in controllo del match e avere un minimo di ritmo in attacco, proteggendo inoltre l’area. Sar¨¤ importante essere pronti per le molteplici soluzioni offensive che proporr¨¤ il Maccabi. Il nostro obiettivo sar¨¤ competere contro una squadra che sta giocando davvero bene, e continuare a crescere perch¨¦ ¨¨ quello l’unico modo di mantenere la posizione in classifica che ci siamo guadagnati”.
completoDopo aver lasciato a riposo precauzionale Nemanja Nedovic e Arturas Gudaitis, che aveva saltato anche il match con Varese per un problema muscolare, l’Armani Exchange si presenta in Israele al completo. Ci sar¨¤ anche il centro lituano, che sta disputando un’Eurolega coi baffi: terzo per valutazione con 20.79 di media, viaggia a 13.1 punti e 7.5 rimbalzi a partita, tirando con il 66.7% da due e l’80% dalla lunetta, confermandosi uno dei migliori pivot d’Europa. Col nuovo anno e il via del girone di ritorno, Milano ¨¨ attesa da due sfide casalinghe: il 3 gennaio col Buducnost Podgorica e il 9 con Barcellona, per poi tornare in trasferta a Monaco col Bayern e Vitoria. Fare tre su quattro vorrebbe dire poter continuare a puntare in alto.
Massimo Oriani
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