Nelle due scorse stagioni, l'Olympiacos Pireo aveva fatto fatica a qualificarsi per le Top 16, ma, in entrambe le edizioni, la squadra è poi riuscita a vincere i titoli di Eurolega. Quest'anno, invece, i biancorossi hanno fatto la loro prima partenza da 10-0 di questo secolo. Il "three-peat" è un qualcosa che già abita la testa dei fedelissimi tifosi greci. Tuttavia, Stratos Perperoglou, mvp del mese di dicembre, dice che è arrivato il momento di una ritrovata serietà. Il record di ogni squadra viene azzerato nella Top 16, il che vuol dire che la squadra dovrà dimostrare ancora una volta il suo valore.

Perperoglu si oppone a Erick Green. Ciam/Cast

Complimenti per essere stato nominato Mvp del mese di dicembre. Cosa vuol dire per lei, tre volte campione di Eurolega, ricevere un riconoscimento individuale?
"E' bello, ma per me la cosa più importante è che la squadra abbia continuato a vincere a dicembre e che abbia continuato a giocare bene. Abbiamo dovuto superare alcuni problemi e siamo molto felici di essere stati in grado di vincere le ultime partite del primo turno".

Perché, dopo essersi assicurato il primo posto con largo anticipo, l'Olympiacos - squadra che non deve dimostrare nulla a nessuno - ha voluto così tanto chiudere la regular season con zero sconfitte? "Giochiamo sempre per vincere. Noi giochiamo per la squadra, per noi stessi e per l'Eurolega. Se non avessimo dato sempre il meglio, non sarebbe stato giusto per le altre squadre in corsa per la qualificazione al turno successivo. Ecco perché giochiamo ogni partita con lo stesso obiettivo: vincere".

Nonostante fosse partito dalla panchina, durante il mese di dicembre lei ha disputato le tre partite in cui ha segnato di più nella sua carriera in Eurolega. Come se lo spiega?
"Stavo bene e i compagni di squadra mi hanno aiutato. Ho dovuto giocare anche da 4 perché ci mancavano dei giocatori. Ho avuto modo di giocare tanti minuti, e, una volta partito bene, ho continuato a sentirmi meglio. Questo mi ha reso le cose più facili, ho continuato a tirare e a giocare bene".

Stratos Perperoglou, 29 anni, in azione contro lo Zielona Gora. Euroleague

Ovviamente le squalifiche di due giocatori e la partita casalinga di dicembre a porte chiuse avrebbero potuto essere delle ottime scusanti se l'Olympiacos avesse perso. Come ha fatto la squadra a non farsi influenzare negativamente da queste circostanze?
"E' stato possibile perché questa squadra è stata costruita durante l'estate con l'obiettivo di avere diversi giocatori abili in più ruoli e per avere un'ottima rotazione da usare durante le partite. Quindi, quando abbiamo dovuto sostituire i giocatori mancanti, eravamo pronti e credo che abbiamo fatto un ottimo lavoro. Riuscire comunque a vincere tutte le partite anche in loro assenza ne è la dimostrazione".

Il mese di dicembre è iniziato a Monaco con la partita con più punti in Eurolega non finita all'overtime degli ultimi nove anni. Quanto vi siete divertiti in quell'occasione?
"E' stato molto divertente. E' stato divertente per la gente al palazzetto e per le persone che hanno visto la partita in Tv. Ai fan del basket piace vedere partite con punteggi altissimi, specialmente se sono una sorpresa come questa. E per noi giocatori è stato molto divertente".

Poi, vi siete trovati sotto di 11 nell'ultimo quarto in casa contro Siena con nessun tifoso sugli spalti e, ancora una volta, niente da guadagnare. Qual è stata la motivazione che vi ha portato a segnare 32 punti e vincere quella partita?
"Come ho già detto, a noi non piace perdere, specialmente in casa. Quando si è sotto di così tanto, l'unico modo per recuperare è segnare tiri importanti, e nell'ultimo quarto eravamo andati tipo 11 su 11, una cosa folle. E' stato l'unico modo per rientrare in partita dopo la brutta performance nei primi 32 minuti circa".

Contro la Stelmet Zielona Gora in Polonia, lei ha messo a segno 5 triple, portando il suo totale a 12 in tre partite. Come si è sentito nel miglior mese al tiro della sua carriera?
"E' una buona sensazione. Ci sono giorni in cui mi sento di non poter sbagliare. Non succede spesso, ma quando capita, è un'ottima sensazione. Spero che continui così".

Dopo aver vinto in Eurolega insieme sia al Panathinaikos che all'Olympiacos, come si trova in campo con Vassilis Spanoulis e viceversa?
"Credo che tutti siano felici di giocare con Vassilis. In campo le altre squadre cercano sempre di raddoppiare su di lui e questo apre più spazi per noi. Lui sa, con i difensori concentrati su di lui, quando passare la palla e quando darti la possibilità di giocare. E' bello avere un compagno così".

Fenerbahce, Barcellona, Vitoria, Malaga, Anadolu Efes, Milano e Panathinaikos. Quanto è difficile questo gruppo di Top 16?
"Credo che sia uno dei gruppi più difficili degli ultimi anni. Tutte queste squadre possono qualificarsi ai playoff. Hanno tutte delle panchine lunghe e tanta fisicità. Per me è divertente giocare contro queste squadre. Cercheremo di capire come giocare contro di loro e vedere cosa riusciremo a fare quest'anno. Se vogliamo arrivare lontano, dovremo battere le squadre migliori. Questa fase inizia a gennaio e sta a noi cogliere questa opportunità".

Negli ultimi 20 anni e oltre, nessuna formazione ha conquistato tre titoli di Eurolega consecutivi. Cosa può voler dire vincere tre titoli di fila per lei e per i compagni di squadra?
"E' un qualcosa che di sicuro abbiamo in testa, ma manca ancora tanto alla fine. Per ora vogliamo solamente giocare bene, rimanere in forma, restare uniti e continuare a lavorare sodo, come abbiamo fatto finora. Non sappiamo quale sarà il risultato alla fine, ma possiamo soltanto assicurarci di fare del nostro meglio tutte le volte che scendiamo in campo. Vedremo".