Rispetto alla scorsa stagione, nove dei giocatori votati nel primo quintetto sono rimasti nella massima competizione continentale. Che avr¨¤ il 27% di giocatori con esperienza tra i pro’
Sedici squadre, 192 giocatori (limitandoci ai 12 a referto per partita, in realt¨¤ sono almeno 15-16 veri per le big), 52 dei quali arrivano dalla Nba. E’ un’Eurolega che non piange per la fuga di talenti, in netta diminuzione (dopo i colpi Bogdanovic e Teodosic di un anno fa, di fatto l’unica vera star ad andarsene ¨¨ stato Doncic), ma si gode il 27% di ex professionisti, 52 per la precisione. La maggioranza faceva gi¨¤ parte del contingente nella passata stagione, alcuni hanno cambiato maglia restando per¨° in Europa, altri sono arrivati direttamente da oltre oceano.
trend —
Un trend importante ¨¨ per¨° proprio quello della frenata in termini di emorragia di star. Del quintetto ideale dell’ultima stagione, 4 su 5 sono rimasti in Eurolega (Calathes, De Colo, Shengelia e Vesely), col solo Doncic inevitabilmente passato al piano di sopra. Tutti e cinque quelli del secondo quintetto hanno scelto di rimanere (Pangos, Spanoulis, Sergio Rodriguez, Shved, Jankunas). Sono ormai sempre meno gli europei che tentano fortuna tra i professionisti ma preferiscono diventare stelle nella prima competizione del Vecchio Continente. C’¨¨ chi ¨¨ andato e tornato (Rodriguez su tutti) dopo aver riscosso un discreto successo negli States, ma anche chi, come Vassilis Spanoulis, ha capito in fretta che quel basket non faceva per lui.
arriviI nomi di maggior spicco che quest’estate hanno scelto di migrare verso Est sono quelli di Shane Larkin e Joffrey Lauvergne. Il play dell’Efes Istanbul, gi¨¤ visto in Eurolega con la maglia del Vitoria nel 2016-17, ¨¨ reduce da un’ottima stagione con i Boston Celtics, dove era diventato il regista di riserva dopo l’infortunio di Kyrie Irving. Il lungo del Fenerbahce Istanbul degli azzurri Gigi Datome e Nicol¨° Melli (che prover¨¤ il salto nella Nba fra un anno) arriva invece da quattro campionati pro’, l’ultimo con i San Antonio Spurs di Ettore Messina, che sicuramente una buona parola al gm Maurizio Gherardini l’avr¨¤ spesa per il 2.11 francese, decisamente pi¨´ adatto alla pallacanestro europea che a quella Nba. Da seguire con interesse anche l’impatto che potr¨¤ avere Jordan Mickey, seconda scelta dei Celtics nel 2015, ala pivot di 2.03 molto atletica, ai russi del Khimki. Altro nome interessante ¨¨ quello di Tyler Ennis, acquisto del Fenerbahce, play uscito da Syracuse che nell’ultima stagione Nba ha disputato 54 gare (con oltre 14 minuti di media) con i Los Angeles Lakers. Prender¨¤ il posto di Brad Wanamaker, l’ex Teramo, Forl¨¬ e Pistoia, diventato ?grande? in Eurolega coi turchi, che ha firmato un biennale con Boston. Come detto, non c’¨¨ stata fuga di talenti, coi soli Doncic e Wanamaker tra i nomi di spicco ad aver attraversato l’oceano. Mancher¨¤ per¨° uno dei giocatori simbolo del torneo, Juan Carlos Navarro. Dopo 20 anni ?la Bomba? del Barcellona ha infatti deciso di smettere.
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Guardando al nostro orticello, l’Olimpia si presenter¨¤ al via con tre ex Nba: il confermato Mindaugas Kuzminskas (69 partite coi Knicks) e la nuova coppia di esterni formata da Mike James (36 gare con Suns e Pelicans) e Nemanja Nedovic (24 con i Warriors nel 2013-14, prima quindi dell’era degli Splash Brothers). Il play dell’AX ¨¨ quello che pi¨´ di tanti altri ha dimostrato di poter giocare a un buon livello nella Nba. Basta dare un’occhiata alle sue cifre: 9.3 punti, 2.5 rimbalzi e 3.5 assist a gara. Che nel 2018-19 potranno diventare molti di pi¨´ con la maglia biancorossa, almeno cos¨¬ si augura Milano.
Massimo Oriani
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