Il lettone, decisivo nella vittoria sul campo del Darrusafaka, ¨¨ in un grande momento di forma al tiro: nelle ultime due gare di Eurolega ha prodotto 7/7 nelle triple e viaggia alla media del 55% dall’arco
Il battesimo in Eurolega proprio col Darussafaka due stagioni fa: 32 gare a 6.4 punti a partita, ma deve essere stato quel 50 per cento da tre di media ad incuriosire Milano, veloce nel mettere il tutto nero su bianco. Il resto della storia ¨¨ noto, con Dairis Bertans spietato esecutore degli ex amici turchi per la gioia di Milano capace di sigillare un filotto esterno che le consente di tenere il passo delle big d’Europa. Ha sulle spalle, il 29enne esterno lettone, pure lo scudetto vinto da miglior triplista dei playoff e un avvio di stagione in tumultuosa crescita. Il 4/4 dall’arco spiattellato a Istanbul diventa 7/7 nelle ultime due partite di Eurolega per un graffiante 55% complessivo al tiro in sette gare. Insomma, tra i pistoleri di Pianigiani (e non sono pochi), ?Dario? svetta per precisione e continuit¨¤ che ¨¨ poi il motivo principale per cui ¨¨ stato preso: ?Anche se non mi limito solo a tirare - dice lui -, se serve posso penetrare o creare situazioni da pick and roll?.
FAMIGLIA DI TIRATORI —
Non sar¨¤ monocorde, certo, ma la sua vocazione resta quella di colpire da lontano. Un backup con punti nelle mani dall’arco: questo Milano cercava dall’algido lettone e questo ha trovato. L’ultima eccelsa versione di Dairis scomoda poi paragoni autorevoli. Si vola alto, fino a Jaycee Carroll, micidiale tiratore del Real Madrid campione d’Europa: ?Come stile sono quel tipo di giocatore. Poi Jaycee Carroll ¨¨ un tiratore incredibile, uno dei migliori in Europa di sicuro. Diventare come lui, un tiratore come lui, questo ¨¨ un obiettivo?. Una vocazione, quella di Bertans, insita nel dna familiare. Anche Davis, da tre stagioni in Nba con San Antonio, non se la cava male: ?Mio fratello ¨¨ un grande tiratore - dice l’esterno dell’Olimpia -, ma anche mio padre quando giocava lo era. E’ stato lui a insegnarci come tirare, a mostrarci il modo giusto, la tecnica, e da l¨¬ ¨¨ venuto tutto naturale, la base di partenza ¨¨ quella. Poi ovviamente bisogna lavorarci il pi¨´ possibile?. Anche perch¨¨ a certi livelli, specie in uscita dai blocchi, le difese ti concedono meno di un battito d’occhi per tirare. ?Il rilascio ¨¨ fondamentale - riflette Dairis -. Per un giocatore, un tiratore come me, ¨¨ quasi impossibile ricevere la palla e avere il tempo per prepararsi e tirare. Non siamo mai liberi. Contro una buona difesa, al massimo hai mezzo secondo per ricevere e tirare. Questa ¨¨ la parte del tiro su cui realmente bisogna lavorare e migliorare?. Mastica l’italiano che mischia con lo spagnolo, ormai integrato nella realt¨¤ milanese e nel microcosmo di un gruppo dai ruoli definitivi, Dairis sta vivendo uno dei momenti migliori da quando ¨¨ sbarcato nel mondo Olimpia. Questa estate, con lo scudetto cucito sul petto, ha rinnovato fino al prossimo giugno. E, di questo passo, al sua storia biancorossa potrebbe anche non finire tanto presto.
Vincenzo Di Schiavi
© RIPRODUZIONE RISERVATA