L’ex coach di James guida l’Olympiacos: “Non penso alla Nba, ma all’Olimpia. Se la fai giocare ti devasta”
Alla sua undicesima campagna in Eurolega col sesto club di 4 paesi diversi, David Blatt di Boston (Massachusetts) pu¨° essere considerato un coach molto pi¨´ vicino al nostro continente che non a quello americano. Peraltro, la sue radici ebraiche che gli hanno portato in dote la nazionalit¨¤ israeliana spiegano bene la mentalit¨¤ di un uomo che si ¨¨ messo in viaggio da Princeton, con una laurea da intellettuale, verso la terra promessa del basket agli inizi degli Anni 80 quando sarebbe stato pi¨´ sicuro, in quei tempi di guerre fredde e calde, occuparsi di avvocatura in uno ricco studio legale dell’East Coast. Invece Blatt 38 anni fa ha iniziato un lungo giro del mondo con molte tappe. Una di queste Treviso nel biennio 2005-07 vincendo uno scudetto e lanciando come prima scelta assoluta in Nba il talento di Andrea Bargnani. Pi¨´ avanti ¨¨ atterrato nella grande lega Usa come coach di Cleveland e di LeBron James prima dell’esonero voluto dal Prescelto (argomento di cui il coach non gradisce parlare). Il suo ultimo approdo ¨¨ la sponda del Pireo, quella dell’Olympiacos che stasera affronta Milano al Forum in una sfida che profuma di playoff. L’Olympiacos del mito Spanoulis, partito forte e poi frenato da cinque sconfitte di fila, ha lo stesso record dell’AX e di Vitoria. Dietro, con una vittoria in meno, incalza un altro terzetto formato da Panathinaikos, Bayern e Maccabi. Vietato perdere colpi.
Blatt allena il Pireo
Coach Blatt, all’andata Milano vi ha rifilato 24 punti di scarto. Quella lezione ¨¨ servita?
?E’ stata una partita strana e inusuale per noi. Ricordo che siamo rimasti in vantaggio per 25’, eravamo in controllo. Poi nell’ultimo quarto ¨¨ esploso tutto il potenziale offensivo di Milano che pu¨° diventare devastante se non sei pronto a contenerlo. Da quella batosta siamo cresciuti anche se la discontinuit¨¤ rimane il nostro difetto pi¨´ vistoso?.
Undicesima campagna di Eurolega con 4 paesi diversi
In quali condizioni arriva l’Olympiacos al Forum?
?Siamo in ripresa ma sappiamo che il nostro il nostro percorso finora ¨¨ stato segnato da tanti alti e bassi, tipici di una squadra nuova che in stagione ha dovuto fare i conti con molti infortuni, soprattutto tra i giocatori impegnati nelle finestre con la nazionale, e l’inesperienza delle nostre matricole Williams-Goss e Leday. Confido che presto arriveremo ad esprimere il nostro 100% ma non abbiamo pi¨´ tempo da perdere perch¨¦ dobbiamo qualificarci per i playoff e ci sono tante squadre che hanno lo stesso obiettivo?.
?Siamo in ripresa ma sappiamo che il nostro il nostro percorso finora ¨¨ stato segnato da tanti alti e bassi, tipici di una squadra nuova che in stagione ha dovuto fare i conti con molti infortuni, soprattutto tra i giocatori impegnati nelle finestre con la nazionale, e l’inesperienza delle nostre matricole Williams-Goss e Leday. Confido che presto arriveremo ad esprimere il nostro 100% ma non abbiamo pi¨´ tempo da perdere perch¨¦ dobbiamo qualificarci per i playoff e ci sono tante squadre che hanno lo stesso obiettivo?.
Milano ¨¨ tra queste?
?Sicuro. Basta guardare alla classifica e alla profondit¨¤ del suo organico. Milano ¨¨ una squadra piena di talento guidata da un coach con esperienza internazionale. Una squadra che in questa Eurolega pu¨° battere chiunque, anche le tre big del torneo: Fenerbahce, Cska e Real. Ne sono pi¨´ che convinto?.
?Sicuro. Basta guardare alla classifica e alla profondit¨¤ del suo organico. Milano ¨¨ una squadra piena di talento guidata da un coach con esperienza internazionale. Una squadra che in questa Eurolega pu¨° battere chiunque, anche le tre big del torneo: Fenerbahce, Cska e Real. Ne sono pi¨´ che convinto?.
Quindi ¨¨ una partita decisiva?
?Non mi piace parlare di una finale o spareggio come se non ci fosse un domani per la perdente. Sicuramente ¨¨ una partita cruciale e delicata per entrambe sulla strada dei playoff?.
?Non mi piace parlare di una finale o spareggio come se non ci fosse un domani per la perdente. Sicuramente ¨¨ una partita cruciale e delicata per entrambe sulla strada dei playoff?.
Lei ha allenato Treviso 13 anni fa, quali ricordi ha di quel Benetton?
?E’ stata una delle esperienze pi¨´ gratificanti e formative della mia carriera di coach. Ho trovato un ambiente speciale, unico nel suo genere. La qualit¨¤ della mia vita in quel periodo ¨¨ stata eccellente. Ho conosciuto persone a cui sono rimasto legato come il manager Gherardini che mi ha portato in Italia, il proprietario Gilberto Benetton, purtroppo scomparso di recente, e poi i giocatori. Voglio ricordare Marco Mordente, il capitano con un carattere che rispecchiava l’anima del club?.
?E’ stata una delle esperienze pi¨´ gratificanti e formative della mia carriera di coach. Ho trovato un ambiente speciale, unico nel suo genere. La qualit¨¤ della mia vita in quel periodo ¨¨ stata eccellente. Ho conosciuto persone a cui sono rimasto legato come il manager Gherardini che mi ha portato in Italia, il proprietario Gilberto Benetton, purtroppo scomparso di recente, e poi i giocatori. Voglio ricordare Marco Mordente, il capitano con un carattere che rispecchiava l’anima del club?.
Quale vittoria le resta nel cuore?
?Quella contro Siena di Pianigiani, nella semifinale di Coppa Italia 2007. A 3’ dalla fine eravamo sotto di 14, vincemmo allo scadere con una tripla di Soragna su assist di Zisis, due fuoriclasse, e poi in finale alzammo la coppa contro Bologna che giocava in casa?.
Bargnani ¨¨ stato un talento inespresso?
?L’ho allenato quando aveva 20 anni. Insieme abbiamo vinto lo scudetto, poi ha giocato 10 anni in Nba. Non mi sembra poco?.
?Quella contro Siena di Pianigiani, nella semifinale di Coppa Italia 2007. A 3’ dalla fine eravamo sotto di 14, vincemmo allo scadere con una tripla di Soragna su assist di Zisis, due fuoriclasse, e poi in finale alzammo la coppa contro Bologna che giocava in casa?.
Bargnani ¨¨ stato un talento inespresso?
?L’ho allenato quando aveva 20 anni. Insieme abbiamo vinto lo scudetto, poi ha giocato 10 anni in Nba. Non mi sembra poco?.
Lei ha allenato anche LeBron a Cleveland. Ora rischia di non giocare i playoff. Lo avrebbe mai detto?
?Non sono sorpreso. LeBron rimane il giocatore pi¨´ forte del pianeta, ma nel basket viene prima la squadra. I Lakers sono un team debole e mediocre. LeBron non pu¨° vincere da solo, anche lui lo sa bene?.
Il suo obiettivo ¨¨ tornare un giorno su un panchina Nba?
?Il mio obiettivo ¨¨ battere Milano. Sarebbe un gran bel colpo per noi?.
?Non sono sorpreso. LeBron rimane il giocatore pi¨´ forte del pianeta, ma nel basket viene prima la squadra. I Lakers sono un team debole e mediocre. LeBron non pu¨° vincere da solo, anche lui lo sa bene?.
Il suo obiettivo ¨¨ tornare un giorno su un panchina Nba?
?Il mio obiettivo ¨¨ battere Milano. Sarebbe un gran bel colpo per noi?.
Andrea Tosi
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