Il proprietario dei greci Giannakopoulos spara su Instagram dopo essersene andato sbattendo la porta da un meeting coi dirigenti e gli altri club di Eurolega, in cui aveva chiesto che gli venisse tolta la recente squalifica di 12 mesi: aveva recriminato nei confronti degli arbitraggi e messo in discussione la gestione finanziaria
Panathinaikos in una competizione Fiba nella prossima stagione e non pi¨´ in Eurolega. ? quanto fa capire il proprietario dei Greens Dimitris Giannakopoulos. Dopo essersene andato sbattendo la porta da un meeting di Eurolega in cui aveva chiesto che gli fosse tolta la squalifica di un anno, poi ridotta a cinque mesi, e gli ¨¨ stato negato, ha postato sul proprio profilo Instagram, dove sotto il logo della Fiba riporta la frase: “Panathinaikos is returning to where basketball should always have been ”, tradotto il Panathinaikos sta tornando dove il basket dovrebbe sempre essere stato. Subito dopo ha postato un’immagine che non lascia niente all’immaginazione, col n¡ã1 dell’Eurolega Jordi Bertomeu nel logo del film “Il Padrino”.
Meeting —
Secondo quanto riporta il sito specializzato Eurohoops, come riferito da fonti del club stesso, Giannakopoulos, nel corso dell’incontro dei club con Eurolega a Madrid, ha affrontato un “problema di ordine etico”, riguardante lui e la sua famiglia e la precedente squalifica inflittagli dall’Eurolega, concentrandosi poi sulla gestione finanziaria di Eurolega proponendo le elezioni di un nuovo Ceo per la competizione. Secondo quanto risulta, Giannakopoulos avrebbe chiesto che gli venisse tolta la squalifica, 12 mesi lontano da tutte le arene in seguito ai suoi commenti lesivi nei confronti dell’Eurolega e degli arbitri. Le proposte sarebbero state respinte sia dalle squadre sia dal management della competizione. Da qui la frattura che, in base agli sviluppi di oggi, dovrebbe portare il Panathinaikos nella prossima stagione a giocare una competizione europea targata Fiba. Ma con Giannakopoulos non ¨¨ mai detto: i media greci hanno smesso di prenderlo sul serio, senza escludere passi indietro.
La risposta Eurolega —
L’Eurolega ha risposto con un comunicato ufficiale secondo cui “tutti gli altri club condividono all’unanimit¨¤ e con forza che certe dichiarazioni sono della massima gravit¨¤ e creano un danno all’Eurolega, condannando cos¨¬ il comportamento di Giannakopoulos e chiedendogli uno stop immediato a questo tipo di pubbliche dichiarazioni. I club hanno ricordato in maniera inequivocabile al proprietario del Panathinaikos che esistono procedure interne che devono essere seguite per esprimere ogni forma di disaccordo e obiezione, come deliberato dai club, compreso il Panathinaikos, sempre nel rispetto del club come istituzione storica e iconica della pallacanestro e dello sport europei. Giannakopoulos ha chiesto la cancellazione della squalifica attualmente in corso, i club all’unanimit¨¤ hanno rigettato questa richiesta, dopo di che lui ha lasciato l’incontro prima della sua conclusione.
ultima goccia —
La diatriba tra il proprietario dei Greens ed Eurolega va avanti da diversi mesi. Lo scorso 21 dicembre dopo la vittoria sul campo della Stella Rossa, sempre sul proprio profilo Instagram, aveva scritto: “Il miglior team nella storia di EuroLeague viene trattato ogni settimana, dagli arbitri, come se fosse il nemico numero uno o una squadra minore. Vergogna e disgrazia del basket europeo”. Eurolega, successivamente, a gennaio, aveva aperto un procedimento nei suoi confronti, in seguito ad altri commenti sugli arbitraggi. Il provvedimento, datato 5 febbraio, era stato l’esclusione per 12 mesi da tutte le arene dove si svolgono partite di pallacanestro di Eurolega o EuroCup. Qualche giorno dopo il club aveva indetto un referendum per chiedere ai tifosi se continuare o meno a partecipare all’Eurolega e 48 ore dopo la squadra, nella gara casalinga contro Baskonia, aveva disertato l’inno della competizione prima della palla a due. Alla fine del mese di febbraio, dopo l’appello, la squalifica era stata ridotta da un anno a cinque mesi, con l’aggiunta di una multa di 60 mila euro. Il 2 marzo, nonostante la squalifica, Giannakopoulos si era comunque presentato ad Oaka per il derby europeo contro l’Olympiacos. A marzo poi aveva inviato una lettera ai media europei lamentandosi del trattamento di favore, secondo lui, riservato ad Olympiacos e Fenerbahce. Assieme alla lettera aveva inviato anche un dvd contenente diversi episodi arbitrali.
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