I timori e la fiducia del playmaker dei russi e grande ex alla vigilia della sfida di stasera al Forum: “I loro veri colpi di mercato sono la conferma dei lunghi Gudaitis e Tarczewski”
Esaminando il testa a testa tra Milano e Cska Mosca ci si imbatte in una serie impressionante di “v” della formazione russa: 13, per la precisione. L’ultima sconfitta risale al 23 settembre, ma era “solo” un’amichevole col Fenerbahce. Perch¨¦ finora, limitandoci alle manifestazioni ufficiali, le vittorie scendono a... 11, cinque in Eurolega e sei in Vtb, la Lega di casa. “Gi¨¤, siamo imbattuti. Ma vincere al Forum non ¨¨ per nulla semplice. Ci sar¨¤ da soffrire tanto” ammonisce l’ex di turno Daniel Hackett, da quest’estate in forza alla squadra guidata da Dimitris Itoudis.
Il Pireo con l’Olympiacos, Bamberg e ora Cska Mosca: il suo tour europeo prosegue...
“Un’altra esperienza intrigante, in un club dalla grande organizzazione, come tutte le big d’Eurolega. Nulla ¨¨ affidato al caso, e in pi¨´ abbiamo il vantaggio di viaggiare in charter privato: una scelta direi necessaria, visto che in Russia ci sono 11 diversi fusi orari e per andare da una parte all’altra del Paese sarebbe difficile”.
Come valuta i suoi primi mesi?
“Sono contento, in Eurolega finora ho avuto poco spazio, ma in campionato gioco abbastanza. Con Itoudis, un tipo molto tranquillo, mi trovo bene. Spero di poter conquistare pi¨´ minuti, all’inizio non ¨¨ mai facile, soprattutto se si arriva in un sistema di gioco collaudato”.
Il Cska da decenni ¨¨ al top in Europa, ma il pubblico non si scalda proprio mai...
“? solo questione di cultura, non lo definirei nemmeno salottiero. Ho giocato in Grecia, l¨¬ come da noi in Italia ¨¨ un altro mondo, qui sono sempre... freddi. Nel calcio va meglio, abito di fronte allo stadio e il tifo si sente. Noi della squadra viviamo in un’enorme struttura formata da quattro torri, ci sono anche tanti calciatori e i ragazzi dell’hockey ghiaccio: ¨¨ bello, si familiarizza, non ti senti isolato anche se talvolta ti accorgi di essere proprio dall’altra parte del mondo. Ne parlavo con alcuni compagni sull’aereo di ritorno dalla trasferta in Gran Canaria: sette ore e mezzo di volo, come dall’Italia per andare negli States. Ah, poi come vicino di casa ho Abel Hernandez, ex punta del Palermo ora al Cska: parla italiano, lo conoscevo gi¨¤, siamo stati a cena con le famiglie. A Mosca vivo con mia moglie Elisa e la piccola Victoria che ha due anni e va al nido internazionale. Il club non ti fa mancare nulla, abbiamo anche l’autista, non vogliono che si giri in auto da soli...”.
Parlava di calcio: lo segue?
“No, solo la Vis Pesaro, la squadra della mia citt¨¤ che sta andando benino in C. So anche che la societ¨¤ ¨¨ controllata dal presidente della Sampdoria Massimo Ferrero”.
Torniamo al basket: e la Vuelle?
“Il primo pensiero ¨¨ guardare il suo risultato quando gioca. Pesaro ¨¨ la mia vita, la mia citt¨¤, ¨¨ tutto. I tifosi soffrono da anni, ma ¨¨ un problema comune a grandi piazze, in A-2 da anni. ? tempo di crisi, bisogna affidarsi ai consorzi per tenere in vita i club e alla fine penso che mantenere la A possa essere gi¨¤ un grandissimo risultato”.
Cosa le manca dell’Italia?
“Il cibo e il mare. Ma pi¨´ di tutto mi manca trascorrere un inverno a casa, un Natale. Con questo calendario killer ¨¨ impossibile pensare anche solo a un blitz. L’Eurolega ¨¨ diventata una piccola Nba, si gioca sempre e non hai spazio per nulla. Mi accontento di portare mia figlia Viki in giro per gli enormi centri commerciali, dove ci sono tanti spazi per i bambini”.
Gi¨¤, l’Eurolega e la “guerra” da anni in atto con la Fiba: a fine mese non potr¨¤ rispondere, come Datome e Melli, alla convocazione in Nazionale per le gare con Lituania e Polonia. Dispiaciuto?
“Tantissimo. Mi d¨¤ noia soprattutto perch¨¦ con queste finestre non si riesce mai a creare un vero gruppo. Penso al c.t. Sacchetti costretto sempre a fare convocazioni diverse. Non ¨¨ bello. Detto questo, i miei compagni hanno fatto un lavoro splendido, ormai manca davvero poco per centrare il Mondiale. Per¨° la situazione ¨¨ assurda: pensate, la Russia ¨¨ attesa da due gare fondamentali per qualificarsi. A fine mese, il 30, gioca in trasferta con la Finlandia mentre noi il giorno prima sfidiamo il Real a Madrid. Ebbene, nel Cska ci sono sette nazionali russi. Come la definiamo, una situazione complicata?”.
Stasera c’¨¨ Milano, una squadra che in quest’inizio di Eurolega sembra proprio da playoff.
“Sta dimostrando di esserlo, anche se gli inizi cos¨¬ forti sono sempre pericolosi perch¨¦ creano aspettative e pressione. ? una squadra quadrata, molto talentuosa, capace di imporre vari ritmi di gioco. James e Nedovic li conosciamo tutti, ma direi che i veri colpi di mercato sono stati la conferma dei due lunghi, Gudaitis e Tarczewski. Ripeto, sar¨¤ una gara difficile. In Eurolega non esistono pi¨´ campi semplici, anche col Gran Canaria abbiamo sofferto tanto per tre quarti di gara”.
Mario Canfora
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