Gani Lawal duella con James Gist. Afp

Panathinaikos Atene-EA7 Emporio Armani Milano 73-57
Luca Banchi sospettava che la sua squadra non fosse ancora pronta per reggere l'urto del Panathinaikos, e aveva le sue ragioni. I milanesi cedono nettamente ad Atene, soffrendo l'enorme differenza soprattutto a livello di densità fisica sotto canestro (oltre che nella qualità dei singoli), nonostante i rientri degli infortunati David Moss e Samardo Samuels, quest'ultimo in campo nel quintetto che ha ripreso il gioco nel terzo quarto ma ancora lontano dal ritmo-partita.

le scelte — Daniel Hackett è in quintetto nella gara del suo esordio europeo con Milano, insieme a Keith Langford, Alessandro Gentile, Nicolò Melli e Gani Lawal. Occhi puntati in particolare su questi ultimi due, visto che coach Pedoulakis può ruotare uomini come Gist, Lasme, Mavrokefalidis e Batiste negli spot di 4 e 5, abbinando atletismo, peso, qualità ed esperienza. Cose che al momento Milano non ha, e per caratteristiche non può avere (non si dà mai la palla a Lawal spalle a canestro, per scelta, impossibile avere profondità a metà campo).

Daniel Hackett contrastato da Diamantidis. Epa

difetti — Milano comunque lotta in difesa, ma le manca sempre qualcosa per evitare secondi possessi agli avversari (39-22 il conto totale a rimbalzo, 11-6 in quelli d'attacco, 13 per Lasme), e in attacco fa fatica a costruirsi tiri che non siano dalla media, anche forzati, o lunga distanza. Quando entrano due triple in due possessi consecutivi arriva il -1 firmato Melli (13-12 con 4'28" da giocare nel primo quarto), ma l'equilibrio non è destinato a durare. Un 7-0 chiuso da 5 punti consecutivi di Gist dà il +8 ai greci, che da quel momento comandano la partita. Diamantidis trova con agio i ricevitori sui suoi pick and roll o scarichi (già 6 assist al 10', finisce con 11) e non ha bisogno di prendersi nemmeno un tiro dal campo nei primi 20' per guidare la sua squadra.

a galla — L'ex Antonis Fotsis mette la tripla del +9 (25-16), e se Milano non crolla è solo grazie a un notevole lavoro in difesa, uscendo anche più aggressiva su Diamantidis per avvicinarlo quasi a metà campo e impedire i suoi giochi a due. Langford e Moss si inventano 4 punti a testa per tenere l'EA7 in partita alla fine del secondo quarto (38-31), ma sembra palese il diverso livello di difficoltà delle due formazioni nel perseguire i loro obiettivi, possesso per possesso. Solo Alessandro Gentile sembra essere in grado di battere il suo uomo, ma spreca troppo dalla lunetta (5/8 dal campo, 2/7 ai liberi).

riecco samuels — Nel terzo quarto si rivede dunque Samuels, ma il giamaicano manca da troppo tempo per poter avere un impatto positivo in una gara così dura. Tutto ciò che l'EA7 può provare a fare è continuare a difendere, ma mentre il Panathinaikos fa lavorare i biancorossi con continui ribaltamenti e sfruttando gli angoli, l'attacco milanese si risolve troppo spesso in un “uno-contro-uno” con poco criterio. Il lievitare del gap è così del tutto normale (52-37, tripla di Ukic con 1'50 da giocare prima dell'ultima pausa), e tocca a Fotsis mettere la firma sul massimo vantaggio ateniese. Prima la tripla dall'angolo, poi un comodo appoggio in contropiede a chiusura di un parziale di 10-2 in avvio di ultimo periodo (62-42). L'EA7 non molla, almeno nella propria metà campo, ma non ha la forza e probabilmente nemmeno la convinzione necessaria per poter tentare una vera rimonta. Che infatti non avviene.

Panathinaikos: Gist 12, Ukic 11, Fotsis e Curry 10.
Milano: Gentile 14, Langford 11, Jerrells 9.