L'Eurolega parte bene per le italiane. Vince Siena a Kazan, vince Cantù in casa con Nancy al ritorno nell'Europa che conta dopo 17 lunghissimi anni di attesa.

Bennet Cantù-Sluc Nancy 80-69
Cantù festeggia il suo ritorno in Eurolega, e lo fa esportando sul parquet di Desio e sulla massima scala continentale le qualità che l’hanno portata a essere la seconda forza dell’ultimo campionato. Una vittoria costruita, lottata, meritata, riuscendo ad appannare l’immensa classe di Nicolas Batum, che coach Monschau lascia in campo per tutta la gara (del resto, finché ce l’ha se lo gode). Un Batum che rappresenta la luce più splendente della prima metà di gara: senza tirare dal campo domina il primo quarto (5 assist uno più bello dell’altro, Moerman ricevitore privilegiato), chiuso avanti dai francesi per 21-17, ed è un piacere per gli occhi per le sue movenze. Cantù soffre, e lo fa su entrambi i lati del campo, visto che gli avversari chiudono bene la loro area e approfittano delle iniziali difficoltà dei brianzoli nel tiro da fuori (1/5 da tre sui primi 12 tentativi dal campo), ma nel secondo quarto Trinchieri concede a David Lighty gli unici 7’09 della sua partita, con la missione speciale di incollarsi a Batum in qualunque parte del campo. La mossa riesce, perché il rookie canturino non solo obbliga la stella dei Portland Trail Blazers a un corpo a corpo prolungato anche lontano dalla palla, ma è anche efficace in attacco (tripla su scarico e altri 2 dalla media dopo aver fatto sedere proprio Batum). I punti per la Bennet arrivano da un ottimo Cinciarini (10 in 12’ all’intervallo, con 3/3 al tiro, bravo anche a rimbalzo offensivo), e il 7/14 da fuori di metà partita permette ai padroni di casa di riagganciare un Nancy che fa la corsa in testa sostanzialmente per 19 minuti (44-44 all’intervallo lungo). L’equilibrio del punteggio, comunque, non dice tutta la verità sulla solidità fisica messa in mostra dalle due formazioni: Cantù è cresciuta quando il tiro da fuori è andato dentro (7/14 all’intervallo), ma la sua area è stata terra di conquista per i muscoli di Akingbala e non solo (12/21 dal pitturato concesso dai giocatori di Trinchieri dopo due quarti). I 4.074 spettatori accorsi per l’esordio europeo di Cantù, però, sentono che il meglio deve arrivare: i francesi perdono smalto, se la palla non passa dalle mani di Batum sono problemi grossi, e la fluidità ne risente, malgrado il macchinoso Akingbala (20 con 10/14 e 7 rimbalzi, ma 5 perse e 0/3 ai liberi) tenga in piedi la truppa ospite. La difesa canturina torna finalmente ai suoi livelli, e i francesi anziché balbettare ammutoliscono: solo 8 punti nel terzo quarto (con 4/13 dal campo), le palle perse dello Sluc iniziano a lievitare (saranno 20 alla fine), e quando si sblocca Leunen con il suo unico canestro dal campo, arrivato dopo sette errori, la tavola è apparecchiata (61-52 a 8’44 dalla fine). Il punto fermo di Cantù, però, si chiama Vlado Micov: sostanzialmente non può uscire dal campo, la sua importanza nella costruzione del gioco è totale, con 4 punti di furbizia e talento tiene costante il margine di vantaggio dei suoi, che scollina per la prima volta oltre la doppia cifra a 5’ esatti dalla fine, con la migliore azione giocata dalla Bennet (chiusa dall’assist di Leunen per il comodo appoggio di Scekic, l’unico lungo a dare profondità offensiva, per il 69-58). Batum deve forzare, chiude con 3/11 dal campo e 5 perse oltre a 7 rimbalzi e 8 assist, la stoppata di Shermadini (buon esordio da 8 punti e 6 rimbalzi, nonostante qualche ingenuità) su Shuler a 1’45 dalla fine è l’immagine della ripresa canturina: i tifosi dicono “Siamo tornati…”, e sanno che questa squadra lotterà contro tutti, sempre. (Pietro Scibetta)

Cantù: Cinciarini 15, Micov 14, Scekic 11.
Nancy: Akingbala 20, Moerman e Batum 13.Vavav.

Unics Kazan-Montepaschi Siena 71-79
Inizia bene l’Eurolega di Siena, che passa 79-71 a Kazan con un gran secondo tempo, dopo aver sofferto per 17’, rovinando così lo storico debutto dell’Unics tra le grandi d’Europa. L’Mps passa in Russia col solito McCalebb (17 punti e 4 assist) ma con un ottimo sforzo collettivo nei secondi 20’, e nonostante la prova stratosferica dell’ex Domercant (30 punti con 4/6 da 3 e 6 rimbalzi). Si parte in un palazzo da 7800 posti con tanti vuoti, frutto della concomitanza con l’impegno casalingo dello Zenit nella Champions di volley. Avvio in equilibrio, con l’ex Domercant che mette 7 punti in fila (12-10 al 6’) ma viene curiosamente sostituito da Lyday. Resta invece in campo Jawai nonostante i 2 falli e così al 7’ commette anche il 3°. Il pressing dei tricolori e i liberi che si guadagna Andersen (5/6 nei primi 10’) permettono il sorpasso (15-16) prima che sia proprio Lyday con un 6/6 dalla lunetta a mandare l’Unics avanti a fine 1° quarto (24-20). Siena parte malissimo nel 2°: Moss stende Domercant e gli regala 3 liberi, Lyday impazza, l’Mps non difende e patisce a rimbalzo, cadendo così in un amen a -11 (33-22 al 13’). Dopo il timeout di Pianigiani la reazione è immediata: due triple di Ross e Zisis riportano Siena a -5 (33-28 al 15’). Ma è un fuoco di paglia, perché con l’ex AJ Greer e i muscoli di Jawai, Kazan riallunga (40-29 al 17’30”). Il doppio play dei toscani paga dividendi nei 3’ finali: Zisis (4) e McCalebb (7) con 11 punti, compresa la tripla da 7 metri del macedone sulla sirena, permettono all’Mps di andare al riposo sotto solo di 1 punto (44-43) nonostante il -10 a rimbalzo e il 41% da 2 (ma 5/8 da 3) contro il 58 dei russi. In 2’ il parziale si dilata e diventa di 18-3 e Siena ora comanda (45-50 con tripla di Kaukenas). Kazan resta lì sempre con Domercant e nonostante un disastroso Savrasenko, prima che l’Mps trovi un ulteriore guizzo con Stonerook e Lavrinovic (primi canestri per entrambi) e tocchi il +6 (52-58 a 1’30” dall’ultima pausa). Sono ancora due triple, stavolta di Carraretto, a permettere ai toscani di entrare nei 10’ finali sul +9 (55-64), con l’Unics che chiude il quarto con 0/12 da due e gli unici canestri dal campo di Domercant dai 6.25. L’ultimo periodo è tutto di Siena, che controlla senza soffrire, chiudendo sempre l’area, con Carra che frena l’ex compagno di squadra, solito Kaukenas a punire dall’arco e il solito McCalebb a chiudere i conti (63-75 a -3’20”). (Massimo Oriani).

Unics: Domercant 30, Jawai 11, Lyday 9.
Siena: McCalebb 17, Kaukenas 14, Andersen 13.