Dopo la vittoria di Cantù contro l'Olimpiacos, tocca a Milano e Siena affrontare il quarto turno della fase a gironi di Eurolega: l'EA7 esce con una vittoria dal campo di Charleroi, i campioni d'Italia si arrendono nella tana del Barcellona

Belgacom Spirou Charleroi-EA7 Milano 76-81
Potrà essere un concetto banale, ma molto vero: Milano si salva con il talento di alcune delle sue individualità migliori allo Spiroudome, dopo una prova (soprattutto offensiva) decisamente al di sotto delle potenzialità del roster a disposizione di Sergio Scariolo. La prima metà di gara è caratterizzata soprattutto dalla difficoltà milanese di dare profondità all’esecuzione dei giochi, il che si traduce in appena due tiri liberi tentati e un poco promettente 2/12 da fuori. La formazione belga, dal canto suo, non può contare su un talento sconfinato: se Demond Mallet resta solo a quota 3 all’intervallo lungo, ci pensa Green (10 con 5 rimbalzi al 20’) a permettere alla sua squadra di stare avanti 34-30. Milano, che accusa nuovamente problemi di falli tra i propri lunghi (2 rapidi sia per Bourousis che per Radosevic) va sotto anche a rimbalzo, e lo fa anche in un terzo quarto che la coppia greca Bouroussis-Fotsis inizia segnando 12 dei primi 14 punti ospiti (per il sorpasso sul 42-44). Due favolosi back-door giocati da Welsch per Mallet hanno il merito di svegliare il piccolo leader dello Charleroi, che mette 9 punti in questa sola frazione aiutando i suoi a rimanere avanti (58-53 al 30’ dopo la cavalcata a tutto campo di Hairston e il layup allo scadere del tempo). Le cose, per Milano, sembrano mettersi peggio quando ancora Mallet, incontenibile, batte Giachetti in controtempo e segna con il fallo dell’ex playmaker di Roma (61-53 a 9’08 dalla fine), che però risponde con una tripla a gioco rotto e allo scadere dei 24”. Non sarà l’unica, perché arriverà anche quella di Fotsis (a 2’10 dal termine) che precede la silurata da lontanissimo di Drew Nicholas (ancora in difficoltà, 3/11 dal campo) che vale il pari a quota 74 con 1’33 sul cronometro. In precedenza ci aveva pensato Bourousis, splendido in post basso, a tenere in vita i milanesi. I padroni di casa cedono alla guerra di nervi, Gallinari segna quattro tiri liberi consecutivi inframezzati dall’infrazione di passi di Mallet, con l’ottima difesa milanese sul pick and roll tra lui e Riddick. Ancora il Gallo obbliga Mallet all’errore a 10 secondi dalla fine, tenendo bene sul cambio difensivo, e per Milano è fatta. (Pietro Scibetta)
Charleroi: Mallett 21, Green 12, Beghin 11
Milano: Fotsis 19, Gallinari 17, Bourousis 11

Barcellona-Montepaschi Siena 92-75
E' amara la panchina numero 100 in Eurolega di Simone Pianigiani. La Montepaschi torna dal test sul parquet dell'invincibile armada del Barcellona senza di fatto mai entrare in partita, salvo un orgoglioso ritorno a -7 nel cuore del quarto periodo, l'unico momento della serata in cui, a fianco del gran McCalebb e dell'efficace Rakocevic, arriva qualcosa da Andersen e soprattutto da Lavrinovic e Kaukenas. E' a quel punto che Navarro segna 6 degli 8 punti della sua notte, ricacciando indietro i tricolori che erano riemersi dalle martellate prese fin lì da Eidson e Lorbek. Il Barcellona era partito da subito con un'ostentazione di forza in pubblica piazza. I blaugrana scappano con un impatto di grande efficacia offensiva: tiro nei primissimi secondi dell'azione o altrimenti trovando sempre l'uomo libero, vanificando ogni tentativo di speculazione difensiva senese - inevitabile contro così tante risorse - grazie alla maestria nell'occupare gli spazi e al timing perfetto nell'attaccarli. Si spiega così il 19-4 in sei minuti inflitto alla Montepaschi, costruito dai padroni di casa segnando su assist i primi nove canestri della partita e marciando sugli errori al tiro di Kaukenas e dell'ex Andersen (2/10 in due al riposo). Siena dà segni di vita coi lampi di McCalebb, che quando attacca il ferro per tre azioni di fila ricuce per un attimo a -7, e rischia di affondare sotto i 7 punti di Eidson in un paio di minuti a cavallo dei primi due quarti e poi sotto fino al 36-19 a metà secondo quarto con gli unici colpi di Mickeal, prima della sua espulsione per reciproche scorrettezze con Moss. L'unica luce toscana arriva a sorpresa dall'ultimo acquisto Rakocevic, che porta non solo vitalità e iniziative provvidenziali ma anche un'insospettata intesa coi nuovi compagni. Con lui si resta a -12, e quando in avvio di ripresa al suo fianco riparte McCalebb e comincia a incidere Andersen la Montepaschi torna 44-34 al 22', non riuscendo però a scalfire la doppia cifra di margine perché ricacciata indietro dai 9 punti in quattro minuti di quell'enciclopedia del basket che è Lorbek: la fiammata di Eidson a cavallo tra gli ultimi due periodi dilata di nuovo il margine fino al -17, il 70-53 al 33' è un abisso. Qui però la Montepaschi tiene i catalani senza canestri dal campo per quattro minuti, durante i quali rinasce quando per la prima volta nella gara cominciano a vedere il canestro Lavrinovic (11 punti in 5' dopo l'1/7 fin lì) e Kaukenas (era 1/8, si riaccende nel quintetto con tre palleggiatori): il 13-3 che ne nasce mette i toscani per la prima volta in gara sul 73-66 a metà quarto periodo. Qui sono tre attacchi in fila di Navarro a chiudere definitivamente i giochi, volando con Eidson e Ndong mentre Siena paga lo sforzo fatto e col fiatone ricomincia a inanellare errori fino a crollare di nuovo 88-70 poco prima dell'ultimo minuto. Se ne riparla al ritorno. (Giuseppe Nigro)
Barcellona: Eidson 22, Lorbek 17, Ndong 15
Siena: McCalebb 20, Lavrinovic 13, Andersen 12