Ferrara cerca risorse per la nuova stagione. Standing ovation del Carnera per Udine. Montegranaro: da neopromossa ai playoff, non poteva chiedere di pi¨´. Verona: L'obiettivo rimane quello di salire in A nel giro di qualche anno
Sono uscite tutte allo stesso modo: tre sconfitte per 3-1, dopo aver vinto gara-3 davanti al proprio pubblico. La sola Ferrara ha ceduto 3-0. Coincidenza non casuale: avevano davanti avversarie di un altro passo, hanno dato tutto nella prima gara interna e poi hanno finito la benzina. L’epilogo nei quattro campi ¨¨ stato il medesimo: applausi, cori, manifestazioni di riconoscenza per quanto profuso e ottenuto durante un’annata lunghissima. Difficile immaginare una chiusura migliore per le eliminate dei quarti dei playoff di A-2: Verona, Ferrara, Montegranaro e Udine. Quando hai fatto sognare per mesi un’intera citt¨¤, il tuo obiettivo l’hai raggiunto.
qui ferrara —
Era l’anno del rilancio: inizio cos¨¬ cos¨¬, poi il cambio di passo dopo l’avvicendamento in panchina tra Martelossi e Bonacina, la cessione di Venuto e l’inserimento di Donadoni. Super il girone di ritorno (10 vittorie in 15 gare), che ha visto Mike Hall per quattro volte consecutive mvp del mese. Per l’ex-Biella anche il premio come miglior straniero della stagione, gioia condivisa con un superlativo Cortese, mvp tra gli italiani. Aggiungiamo tra le soddisfazioni la crescita di Moreno, Fantoni e Molinaro, l’intensit¨¤ difensiva raggiunta e la capacit¨¤ di giocare con fluidit¨¤ in attacco. Negli ottavi dei playoff l’impresa di rimontare dallo 0-2 contro Scafati, andando a vincere in Campania: poi con Treviso la squadra di coach Bonacina ha lottato a viso aperto, ma c’era poco da fare. Ora viene la fase complessa: dopo le dimissioni del presidente Bulgarelli, si cercano le risorse necessarie per la nuova stagione. Aperte tutte le ipotesi.
qui udine —
Il presidente Pedone e i tifosi avrebbero voluto giocarsi ogni possibilit¨¤ di entrare in semifinale arrivando fino a gara-5: qualche fischio sfavorevole e alcuni errori di troppo non l’hanno permesso. Probabilmente il sogno della citt¨¤ era una finalissima contro i cugini triestini: neppure la realt¨¤ ¨¨ malaccio, e parla di due vittorie nei due confronti diretti in stagione regolare. La squadra di coach Lardo ¨¨ finora l’unica ad aver sbancato l’Alma Arena: piccola grande soddisfazione di un’annata in cui i sorrisi sono stati tanti. La societ¨¤ friulana ha pescato dal campionato rumeno un fenomeno come Kyndall Dykes, gli ha affiancato un gruppo solidissimo, con la ciliegina finale dell’innesto di Bushati: a lungo ha lottato tra le prime del girone Est, agli ottavi ha superato abbastanza agevolmente una squadra ostica come Tortona, nei quarti ha esaurito le energie. La standing ovation finale del “Carnera” non ha prezzo ed ¨¨ pi¨´ eloquente di qualsiasi commento.
qui poderosa —
Al PalaSavelli la scena finale di gara-4 ¨¨ stata quasi paradossale: il tabellone diceva che aveva vinto Trieste, ma sembrava esattamente il contrario. Un palasport intero in piedi per ringraziare squadra e staff significa solo una cosa: che la Poderosa il suo campionato lo ha vinto comunque. Ha giocato la serie contro i giuliani fino in fondo, rischiando anche di portarla alla bella, coronando nel migliore dei modi un’annata fantastica per una realt¨¤ giovanissima, neo-promossa in A-2 e completamente vergine nella categoria. Ha scommesso su un coach giovane e valido come Ceccarelli e su un terzetto di campioni come Powell, Corbett e Amoroso: l’amalgama tra loro, e con il resto della truppa, ¨¨ stato straordinario. L’entusiasmo ¨¨ cresciuto di vittoria in vittoria: la salvezza ¨¨ arrivata presto, i playoff sono stati una conquista, il 3-1 agli ottavi contro Biella (ribaltando il fattore campo) un sogno a occhi aperti. Cosa resta? L’ottavo pubblico di tutta l’A-2 (oltre 30mila in stagione regolare), l’orgoglio e la consapevolezza di aver percorso un cammino fantastico. Si pu¨° ripetere? Difficile, ma mai porsi limiti. Di sicuro c’¨¨ che si riparte con un nuovo coach.
qui verona —
Uscire in semifinale playoff con la Fortitudo brucia, sapendo che per molti tratti della serie te la sei giocata alla pari, ma ci pu¨° stare: la squadra bolognese ¨¨ una delle pi¨´ serie candidate alla promozione. E l’uscita di scena non cancella la fantastica serie degli ottavi, in cui Verona ha letteralmente spazzato via Legnano (3-0, con le prime due vittorie fuori casa), e neppure una stagione sempre in crescendo, che ha visto la maturazione di alcuni giocatori chiave (primo tra tutti Amato, ma anche Ikangi e Tot¨¨), la costruzione di un gioco di squadra sempre pi¨´ convincente e competitivo, e il pubblico pi¨´ numeroso del campionato dopo le tre big. Lo ha detto anche coach Dalmonte a bocce ferme: l’entusiasmo dei tifosi, i cori e i ringraziamenti anche dopo la sconfitta sono l’emblema di un’annata pi¨´ che positiva. L'obiettivo rimane quello di salire in A nel giro di qualche anno: le basi sono state gettate, il mercato servir¨¤ per limare i dettagli.
Alberto Mariutto
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