Dopo il quint'ultimo posto dell’ultimo campionato sogna i playoff. Con Kenny Lawson e Melvin Johnson c’¨¨ Donzelli, in prestito da Brindisi
Quattro anni di vita, ogni stagione un passo in pi¨´, ambizioni sempre in crescita. Se sei a Forl¨¬ e fai basket ad alto livello, non hai alternative: la piazza ¨¨ numerosa, esigente e calda, ci mette un attimo a diventare bollente. ? ferita e ha una voglia matta di buttarsi alle spalle definitivamente le immagini - piuttosto recenti - della lenta decadenza della FulgorLibertas, tra retrocessioni, ripescaggi, gestioni confuse, la radiazione Fip e il fallimento. La nuova Pallacanestro Forl¨¬ 2015 - ripartita dalla serie B e sorretta finanziariamente da una Fondazione di benefattori - ¨¨ pi¨´ che una promessa, ¨¨ un popolo che torna a crederci: oltre 22mila fan su Facebook e 4500 follower su Instagram, quasi 2500 abbonati lo scorso anno, una media di 3500 sugli spalti alla domenica. La scorsa stagione - la seconda in A-2 - la squadra era nelle mani dell’israeliano Naimy, talento infinito quanto discontinuo, ma soprattutto non sempre capace di dare la giusta concretezza nei momenti decisivi dei match. Con lui i leader erano Jackson, tiratore puro, e l’esperto lungo italo-americano Diliegro. Quando hanno brillato, il collettivo ha reso al massimo: le vittorie interne contro Trieste e Fortitudo sono tra i ricordi pi¨´ belli. Spesso per¨° non ¨¨ andata cos¨¬ bene: alla Unieuro Arena il record ¨¨ stato di 11 vinte e 4 perse, mentre lontano da casa ¨¨ stato un disastro, con tutte sconfitte e la sola vittoria nel match non impossibile a Roseto. Il quint’ultimo posto finale, appena sopra la palude dei playout, ¨¨ la perfetta fotografia di un gruppo incostante e ricco di contraddizioni.
il gruppo —
Basta guardare il roster, per capire che quest’anno il gm Renato Pasquali e il presidente Giancarlo Nicosanti hanno deciso di fare un bel regalo alla loro citt¨¤. Il primo colpo ¨¨ stata la firma dell’ex Treviglio e Jesi Pierpaolo Marini, un ‘93 in grande crescita, reduce da una stagione di alto livello (14.4 punti e 6.5 rimbalzi in 33’) e dall’avventura estiva con la Nazionale sperimentale: l’offerta economica non si poteva rifiutare e lui ci ha messo la firma. Poi Pasquali ha voluto di nuovo con s¨¦ Giachetti, dopo l’esperienza insieme a Torino: Jack non ¨¨ un ragazzino, ma ¨¨ una certezza e pu¨° spartirsi la regia con Bonacini, da pochissimo nominato capitano. La coppia Usa ¨¨ fuori discussione: Kenny Lawson e Melvin Johnson (tornato a furor di popolo) sono top player per la categoria, hanno gi¨¤ dimostrato che sanno vincere e che possono rappresentare solidi punti di riferimento. L’azzurrino Oxilia ¨¨ un ‘98 che ha gi¨¤ visto il campo con continuit¨¤, specie nell’ultima stagione a Piacenza: lo ha voluto fortemente coach Giorgio Valli, che lo ha allenato alla Virtus, facendolo esordire in A. La vera scommessa ¨¨ il “quattro” titolare, Daniel Donzelli: classe ‘96, arriva in prestito da Brindisi, dove ¨¨ stato limitato dagli infortuni. Ad inizio stagione non sar¨¤ al top (ha dovuto rinunciare alla Sperimentale per motivi fisici), ma a Forl¨¬ ha l’occasione per rilanciarsi. Con giocatori di questo tipo, difficile nascondere le proprie ambizioni: obiettivi dichiarati non ce ne sono, ma ¨¨ chiaro che a Forl¨¬ vogliono puntare pi¨´ in alto possibile. Bologna, Treviso, Udine e Verona sono considerate inarrivabili, ma i playoff sono il traguardo minimo.
Alberto Mariutto
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