Treviso torna in Serie A! Capo d’Orlando si arrende anche in gara-3
Treviso ritrova la Serie A del basket. Con un perentorio 3-0 la De’ Longhi liquida Capo d’Orlando chiudendo la serie e festeggiando la promozione. L’Orlandina, priva di Triche e Joe Trapani, finisce k.o. Ma al PalaSikeliArchivi i siciliani sono eroici: prima vanno sotto in modo quasi irrecuperabile (33-55 al 26’), poi spendono ogni energia residua per la rimonta incredibile nel finale, arrivando a -4 (61-65). Con Lagan¨¤ e Parks out per infortunio, e coach Sodini negli spogliatoi per uno sbalzo di pressione, ci pensano Bruttini, Mei, Bellan e i giovani a cercare il miracolo. Il cuore e il coraggio dei siciliani per¨° non bastano: nonostante i mille errori dell’ultimo quarto, Tvb la porta a casa per 65-76, perch¨¦ quando hai un Logan cos¨¬ per gli altri non c’¨¨ nulla da fare (36 punti, 6/12 da tre, 40 di valutazione).
Lunga attesa
¡ªDopo Fortitudo e Virtus Roma, arriva anche per Treviso l’ora di tornare in serie A. Anzi, pi¨´ che un ritorno ¨¨ una prima volta assoluta: perch¨¦ Treviso Basket, la societ¨¤ nata nell’estate 2012 e sponsorizzata De’ Longhi, ¨¨ solo lontana parente della Pallacanestro Treviso, passata alla storia con il nome di Benetton Basket, che gioc¨° l’ultima gara nella massima serie proprio nella stagione 2011-12. Ora queste sottigliezze contano davvero poco: la piazza ¨¨ la stessa ed ¨¨ in delirio, perch¨¦ non vedeva l’ora di ritrovare i vertici della pallacanestro nazionale, di cui si ¨¨ vista defraudata per ragioni che nulla hanno a che fare con il basket giocato. Parliamo di una citt¨¤ che qualche fenomeno (in campo e in panchina) l’ha visto e qualche trofeo l’ha vinto. Basti guardare gli stendardi che pendono dal soffitto del Palaverde: cinque scudetti, otto coppe Italia, quattro Supercoppe italiane e due coppe Saporta.
Che stagione!
¡ªPrima la conquista della Coppa Italia di categoria, ora la promozione in A. Il 2019 ¨¨ un anno da incorniciare per un club nato dal basso, quasi a furor di popolo: quando la famiglia Benetton decise di lasciare la pallacanestro e nessuno si fece avanti a prenderne il posto, Paolo Vazzoler - ex-giocatore e oggi presidente di Tvb - radun¨° gli appassionati di basket in piazza dei Signori. Era l’estate 2012 e - spalleggiato da altri ex illustri - trov¨° gli appoggi e il consenso per iniziare una nuova avventura: l’azionariato popolare e il consorzio Universo Treviso, composto dalle aziende del territorio, furono la prima base economica. Si cominci¨° dal campionato di Promozione, vinto quasi a mani basse. Quindi la wild card per la Dnb, ma non fu una grande annata. L’acquisto dei diritti sportivi di Corato permise comunque il salto nell’allora A-2 Silver: il primo dei quattro anni con coach Pillastrini fu trionfale, una corsa inarrestabile verso l’A-2 Gold (che sarebbe arrivata comunque, vista l’unificazione dei campionati). Poi tre annate di tentativi di salire ai piani altissimi, ma c’era sempre qualcuno a sbarrare la strada: due stop alle semifinali, intervallati da uno ai quarti. Quest’anno la fine di una lunga attesa. Non ¨¨ andato tutto bene, anzi: uno straniero sbagliato (Maalik Wayns), una scommessa mai tramutata in realt¨¤ (Giovanni Tomassini, out tutta la stagione), la rottura con l’allora capitano Michele Antonutti, quindi il grave infortunio a Eric Lombardi. Ma coach Max Menetti ¨¨ stato un abile condottiero: ha cementato il gruppo, responsabilizzato gli italiani e coinvolto con coraggio anche i giovani. David Logan ¨¨ stato il colpaccio in corsa del ds Andrea Gracis, la svolta della stagione: con lui, ogni cosa ¨¨ andata magicamente al proprio posto. Era l’ideale complemento dell’altro straniero, Dominez Burnett, un tipico tuttofare di sistema. All’arrivo del “professore”, subito la conquista della coppa Italia e quattordici vittorie di fila, ma nei playoff ¨¨ pi¨´ dura del previsto: la serie degli ottavi con Trapani trascinata a gara-5, poi l’infortunio dello stesso Logan, che salta sia i quarti con Rieti (3-0), sia le semifinali con Treviglio (3-1). Quindi la finale contro la temibile Capo d’Orlando, proveniente da 19 successi di fila: due gare perfette al Palaverde, un pizzico di fortuna (vedi gli infortuni ai top player avversari) e la chiusura perfetta in Sicilia. Un’altra piazza storica ad impreziosire la serie A 2019-20.
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