La Mens Sana riparte dal tecnico Moretti, dall'uomo di casa Marino e da Pacher
Ripartire: un verbo che si usa spesso nello sport. Evoca nuovi progetti, traguardi, sogni, energie. Cancella le macchie del passato, infonde fiducia e speranza. Quante volte ci si riesce davvero? Siena ci sta provando ormai da qualche anno, ma c’¨¨ sempre qualcosa che si frappone tra il desiderio e la sua realizzazione. Non parliamo di obiettivi concreti e forse fin troppo ambiziosi, come pu¨° essere la promozione in A: il primo passo sarebbe ritrovare l’entusiasmo di una citt¨¤ che negli ultimi tempi ne ha viste un po’ troppe, per concedersi genuinamente alla passione per la palla a spicchi. In questo momento quella senese ¨¨ sicuramente tra le piazze pi¨´ frastornate del basket italiano.
la storia —
Comprensibile, se domini il campionato per cinque anni di fila, ti giochi una Final Four di Euroleague, poi le indagini della giustizia (ordinaria e sportiva) smantellano pian piano tutto il castello, portando al fallimento della vecchia societ¨¤ e alla revoca (non ancora definitiva) di un paio di scudetti e tre coppe. In questo clima di sfiducia e disillusione la nuova Mens Sana Basket 1871, nata nel 2014 con l’ingente supporto economico dei tifosi e delle aziende del territorio, ha cercato di costruire un progetto alternativo: ammessa d’ufficio in serie B, ha conquistato immediatamente l’A-2, per poi dissolvere gli iniziali fervori tra le fatiche e delusioni di un triennio davvero zoppicante.
al timone —
La societ¨¤ ora ¨¨ nelle mani di Massimo Macchi, un passato da top manager nel luxury. Mentre combatte con le difficolt¨¤ economiche fuori dal campo, sul piano tecnico la Mens Sana ha costruito questa estate una squadra competitiva, attorno a figure di personalit¨¤ oltre che di valore. Puntare in panca su Paolo Moretti, che alla Mens Sana - oltre all’anno da senior - ha fatto tutte le giovanili, lasciandoci il cuore. L’ex coach di Varese e Pistoia ha chiamato subito al suo fianco il fido Federico Campanella, e ha voluto in campo persone di valore, che prima di tutto sposino il progetto e i suoi valori.
alto livello —
Ecco quindi uomini come Tommaso Marino (senese, prodotto del vivaio Mens Sana), Mitchell Poletti, Alex Ranuzzi (gradito ritorno), Roberto Prandin: al loro fianco un Usa gi¨¤ rodato come AJ Pacher e la scommessa Carlos Morais, angolano che Moretti ha visto all’opera al Benfica. Radonjic, Lupusor e Sanguinetti devono fare la differenza partendo dalla panchina. Al gruppo il coach chiede carattere, versatilit¨¤ e ambizione: tanta difesa e ricerca del canestro nei primi secondi dell’azione. Si riparte con -3 punti in classifica, per un ritardo nei pagamenti di una rata Fip, con il PalaEstra che avrebbe bisogno di una bella ristrutturazione e tanta voglia di andare al di l¨¤ dei 2000 spettatori visti sugli spalti nelle ultime annate.
Alberto Mariutto
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