Botta e risposta tra il c.t. e Danilo. Dal pugno a Kok ai tanti equivoci: Gallinari sempre pi¨´ lontano dalla nazionale
Il rapporto tra Danilo Gallinari e la maglia azzurra ¨¨ decisamente complicato. Per usare un eufemismo. Negli ultimi giorni il c.t. Meo Sacchetti gli aveva mandato un messaggio neppure troppo velato, senza farne esplicitamente il nome, ma lasciando chiaramente intendere che il destinatario fosse proprio lui: “Ho trovato ampia disponibilit¨¤ all’azzurro da quasi tutti. Quasi. Quando dovr¨° fare le convocazioni tutti capiranno che sar¨¤ stata una scelta dettata da poca disponibilit¨¤. Nomi non ne far¨°. Il prossimo anno, se dovessi avere il piacere di fare le convocazioni per il Mondiale, ve ne accorgerete...”. Visto che con Marco Belinelli aveva parlato al telefono, cogliendo il suo disagio nello scendere in campo senza un contratto Nba, col rischio di farsi male e perdere qualche milione (scelta pi¨´ che condivisibile), e che Nick Melli e Gigi Datome, reduci da un'interminabile stagione, tra campionato turco ed Eurolega, fatta di un’ottantina di partite, avevano chiesto un giro di riposo, assicurando peraltro la loro presenza a settembre (quando potrebbe esserci anche Beli, anche se non ¨¨ per nulla certo, sempre in stretto contatto anche col presidente Petrucci), non ci vuole Sherlock Holmes per capire che la frecciata era indirizzata al Gallo. Che per¨° non pi¨´ tardi di gioved¨¬ ha dichiarato, proprio su queste pagine: “A settembre voglio la Nazionale. Per l’azzurro ci sar¨° sempre, anche se dovr¨° convincere i Clippers”.
rispostaSacchetti non vuole entrare in polemica, si ferma a una frase che per¨° basta e avanza: “Gli ho parlato, mi ha detto che ora non poteva venire per i problemi alla mano infortunata e che a settembre deve tornare dai Clippers”. Pi¨´ chiaro di cos¨¬... Il rapporto pare definitivamente incrinato. E fu proprio una frattura, quella alla mano destra per il pugno all’olandese Kok nel luglio 2017 nel torneo di preparazione di Trento che gli cost¨° l’Europeo, a creare (forse...) le prime crepe col gruppo, staff, dirigenza e compagni compresi. Gesto che l’allora c.t. Ettore Messina defin¨¬ “inaccettabile da un uomo di 30 anni”. A seguire, comportamenti che non hanno mai fatto il paio con le dichiarazioni d’amore per la maglia azzurra. Come quella frase a Tmz, sito di gossip statunitense, che lo intercett¨° fuori da un ristorante di Los Angeles una settimana prima del via dell’Europeo a Tel Aviv: “Sono quasi pronto per giocare”. Con Messina che replic¨°: “Probabilmente ¨¨ stato frainteso. Altrimenti sarebbe spiacevole per i suoi compagni”. E il presidente federale Petrucci che aggiunse: “Il principio del chi tace non sbaglia mai, ¨¨ sempre valido. Avrei gradito silenzio in questa situazione”.
incomprensioni E poi le lamentele perch¨¦ nessuno lo aveva chiamato dopo che aveva lasciato il ritiro, quando sarebbe stato molto pi¨´ opportuno il contrario, ovvero che fosse lui a farsi vivo, magari da spettatore in qualche amichevole. “Sinceramente mi aspettavo di sentire qualcuno – disse all’epoca Danilo –. Io mi sarei comportato in modo diverso. Lo sanno tutti che ho commesso un errore. Solo il Beli mi ha chiamato”. Un vero peccato perch¨¦ il talento di Gallo ¨¨ indiscutibile e farebbe davvero comodo alla Nazionale. Ma, come ha ripetuto giustamente Sacchetti “chi ha un solo dubbio se ne stia a casa, senza rimpianti”.
Massimo Oriani
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