L’Olimpia ha vinto l’edizione 2016 e 2017 e da oggi a Brescia va alla ricerca del tris. Alle 20.45 sfider¨¤ Brescia, prima alle 18 l’altra semifinale tra Torino e Trento
La ricerca delle perfezione ruota attorno al numero perfetto. Il ?tre? per i pitagorici e pure per la Milano campione d’Italia suggestionata dall’idea del filotto. Nella Supercoppa che oggi apre la stagione al PalaLeonessa di Brescia, per esempio. I tricolori, che hanno vinto le ultime due edizioni, vanno a caccia del tris, premessa ineludibile del Triplete auspicato da Proli per regalare al club una pietanza mai assaporata e imporre l’agognata dittatura inseguita dai tempi del tramonto di Siena.
cambiamentiInsomma Milano contro tutti. Come sempre e oggi pi¨´ che mai. Cannibalizzare l’Italia ¨¨ una sfida che l’Olimpia ha preso molto sul serio, allestendo un roster migliorativo rispetto a quello dello scudetto, almeno per tre ragioni. Pare, Mike James, stella di prima grandezza, fors’anche pi¨´ di quanto s’immaginasse, smessi i panni del gregario cui era costretto al Panathinaikos e promosso a leader assoluto. Un capo insomma, ci¨° che l’Olimpia andava cercando da tempo. MJ sar¨¤ l’ago della bilancia in Europa (Pianigiani dixit), ma pure in Italia se il trittico da inseguire resta Supercoppa-Coppa Italia-campionato, il che imporrebbe di non sbagliare nulla per nove mesi. Facile a parole, ma intanto Milano si ritrova una coppia, James-Nedovic, che forse non si vedeva dai tempi di Langford-Gentile. L’arrivo dei passaportati Burns e Brooks ha poi suturato il gap degli italiani, lato debole della squadra scudettata se si eccettua l’ottima stagione di Cinciarini. Pascolo, Abass e Cusin se ne sono andati, Fontecchio, tuttora una scommessa, ¨¨ rientrato, ma i due “italo-americani” (Burns ha chiuso la scorsa stagione a 14.2 punti e 10 rimbalzi di media) rappresentano un salto di qualit¨¤ poderoso e indiscutibile quanto meno in Italia. Infine la continuit¨¤: le otto conferme e i cinque innesti, rispetto al repulisti di un anno fa, dovrebbero aver ridotto il margine di errore nelle scelte consentendo a Milano un rodaggio meno problematico. “Quello che abbiamo fatto finora non baster¨¤ nel weekend - spiega il coach dell’Olimpia Simone Pianigiani -, perch¨¦ giochiamo in trasferta e Brescia oltre alla motivazione di giocare davanti al proprio pubblico ha anche l’entusiasmo di esordire in un impianto nuovo. Non ¨¨ un caso che la Supercoppa 11 volte su 13 sia stata vinta dalla squadra di casa. Il fattore campo di questi tempi incide. Ma noi ci teniamo a ripeterci e vogliamo forgiare una mentalit¨¤ vincente che si sviluppa attraverso le vittorie in trasferta come per tutte le squadre di vertice. Non siamo al 100 percento (Jerrells ancora out, ndr), anzi siamo molto lontani, faremo errori e avremo alti e bassi, ma la voglia di vincere deve caratterizzarci gi¨¤ ora. Per questo dico che ¨¨ meglio giocare subito dove ci sono pubblico, passione e atmosfera perch¨¦ non c’¨¨ niente di pi¨´ bello”.
rivaliLa rinnovata Brescia di Andrea Diana taster¨¤ il polso dei campioni d’Italia, mentre l’altra sfida riguarda Torino e Trento che con Milano ha un conto in sospeso. L’Aquila riparte dalla certezza di due finali scudetto consecutive ma pure da una mini rivoluzione che ha europeizzato la squadra. Buscaglia non avr¨¤ Davide Pascolo, rientrato dopo il biennio all’Olimpia e Luca Lechthaler, mentre Dustin Hogue ¨¨ tornato in gruppo e pare, viste le assenze, pedina irrinunciabile. “Il clima da ‘dentro o fuori’ - spiega il coach della Dolomiti - dar¨¤ a tutti i giocatori in campo motivazioni extra anche rispetto a quelle gi¨¤ altissime di un debutto stagionale. La nostra avversaria, Torino, ci mette subito di fronte ad una grande sfida: la Fiat ha un gruppo di giocatori di alto livello, un buon mix di giovent¨´ ed esperienza. Tecnicamente ci troveremo a confrontarci con un roster di ottima qualit¨¤”.
Vncenzo Di Schiavi
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