Sette titoli nei 10 anni da proprietario di MilanoE quelle Final Four di Eurolega fallite per un libero...
Nel decennale della sua attivit¨¤ di proprietario, Giorgio Armani centra il suo "settebello" nel basket. La conquista del 28¡ã scudetto dell’Olimpia, infatti, porta a 7 i successi fatturati dalla gestione sportiva del grande stilista che ha salvato e rilanciato l’immagine delle "scarpette rosse" dapprima come sponsor nel quadriennio 2004-08 e poi come mecenate dal 2008 ad oggi.
SVOLTA —
Ma prima di sollevare trofei, va dato merito ad Armani di avere resistito a molte delusioni e di non avere mai dato segnali di disimpegno a fronte dei forti investimenti che inizialmente non lo hanno ripagato in termini di vittorie. La svolta, dopo le stagioni senza titoli n¨¦ onori che vedono alternarsi sulla panchina milanese allenatori importanti come Piero Bucchi, Dan Peterson (per un breve interregno, per¨°) e Sergio Scariolo, arriva nella stagione 2013/14 quando il presidente Livio Proli, braccio destro e sinistro di Armani nella pallacanestro, ingaggia Luca Banchi, tecnico cresciuto all’ombra di Simone Pianigiani durante la lunga epopea senese, che l’anno prima guidando come capo-allenatore aveva centrato l’ultimo scudetto della Mens Sana. Quell’Olimpia produce l’unica grande stagione in Eurolega da molti anni a questa parte qualificandosi per i playoff contro il Maccabi, poi diventato campione. Milano spreca la possibilit¨¤ di accedere alla F4 per un tiro libero fallito da Langford a 7 decimi dalla fine di gara-1 poi vinta dagli israeliani al supplementare. Ma su quell’onda emotiva, conquista il 26¡ã scudetto, il primo titolo dell’era Armani, superando in gara-7 al Forum proprio Siena dopo il drammatico successo in gara-6 decisa dal tiro di Curtis Jerrells.
Lo scudetto 28 per le Scarpette Rosse
SCIMMIA —
Quel trionfo toglie la scimmia dalla spalla di Milano, rimasta senza titoli per 18 anni, ma non apre una dinastia perch¨¦ il club cambia molto tutti gli anni, tra campo e panchina, con Armani che non fa mai mancare il suo generoso contributo economico alla voce budget che in Italia ¨¨ nettamente superiore alla concorrenza. In Europa, invece, ci vuole molto di pi¨´ per competere con le big spagnole, ateniesi e russe: il divario con le pi¨´ forti non viene accorciato nemmeno dalle intuizioni di mercato. Perci¨° la Serie A e le relative coppe diventano la naturale riserva di caccia di Milano che per¨° rimane a secco nella stagione 2014/15 e deve ricominciare la sua rincorsa su club come Sassari e Reggio Emilia che l’hanno superata.
Il tricolore torna alla Armani dopo 2 anni
TABU’ —
Il secondo titolo ¨¨ la coppa Italia del 2015/16 firmata da coach Jasmin Repesa che colma un vuoto nella bacheca milanese di 20 anni dall’ultima coppa nazionale conquistata dal trio Tanjevic-Bodiroga-Blackman quando Milano era ancora da bere. L’Europa invece rimane tab¨´, ma Repesa porta a casa il 27¡ã scudetto firmando una doppietta che non si vedeva da molto tempo. E’ questo il periodo di massimo raccolto: a settembre arriva la prima Supercoppa e a febbraio ancora la coppa Italia, cos¨¬ Armani fa cinquina e attende con fiducia altri trofei. Ma nei playoff Milano crolla clamorosamente in semifinale contro Trento e cos¨¬ si chiude l’avventura di Repesa (4 titoli, non sono pochi), ormai scaricato dalla squadra e anche schiacciato sotto il peso l’ultimo posto nella nuova Eurolega.
La festa scudetto di Milano
PA?OLADA —
Con la firma di Simone Pianigiani nel luglio 2017 si vuole iniziare una nuova era di successi e infatti l’ex c.t. azzurro si presenta vincendo la Supercoppa. Ma quel titolo rimane un episodio isolato dentro a tanti alti e bassi e il flop in coppa Italia che riapre l’armadio degli scheletri e dei fantasmi mentre i tifosi arrivano a contestare perfino anche Armani, uscito dalle F8 di Firenze visibilmente scosso. Il pubblico per la prima volta manifesta al Forum platealmente il proprio dissenso verso la squadra e la gestione societaria con una pa?olada per 8.000. Sembra un punto di non ritorno ma la crescita in primavera e il passaggio in finale-scudetto rimediano gli umori dell’ambiente. E lo scudetto vinto a Trento, il ?settebello? di Armani, adesso pacifica tutto il mondo Olimpia.
Andrea Tosi
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