C’era un tempo in cui la Virtus Roma ragionava e programmava da grande squadra. Altre erano le ambizioni, altri i palcoscenici e gli attori in campo. Panorami ben diversi da quelli contemplati nel recente passato: i playout dell’anno scorso, con il rischio - obiettivamente limitato - di scivolare in serie B, sono stati solo l’ennesima traversia superata dal club capitolino in questi anni piuttosto amari, in cui ha rischiato prima di sparire, poi di “retrocedere” al rango di seconda squadra della citt¨¤. Non stiamo raccontando la storia di una lenta e triste fine, ma di un (possibile) nuovo inizio. In A-2 non mancano gli esempi di piazze storiche risuscitate: non servono gli scudetti o l’Eurolega, bisogna creare un sogno ed alimentarlo. ? successo a Trieste, Bologna, Treviso, Udine, Verona. Perch¨¦ non pu¨° accadere anche a Roma? Abbandonate l’immagine sbiadita di un PalaTiziano semivuoto e spento: figuratevi tremila persone a scaldare gli spalti del PalaLottomatica, la vera casa della Virtus: numero che pian piano potrebbe salire di vittoria in vittoria. Questo ¨¨ il sogno della societ¨¤ romana, con il Presidente Toti a dare slancio a un nuovo progetto di rinascita grazie anche all’affiancamento di nuovi soci. Pi¨´ budget, la riconferma di un coach d’alto livello come Bucchi (affiancato dal neo-arrivo Michelutti, con cui lavor¨° a Brindisi), la squadra praticamente gi¨¤ fatta a met¨¤ luglio e non raffazzonata a fine mercato, come nelle scorse estati. E la decisione di trasformare l’obbligato abbandono del PalaTiziano (chiuder¨¤ per lavori per un paio d’anni) nell’opportunit¨¤ di tornare a casa: l’Eurobasket, tanto per capirci, sta optando per una soluzione completamente diversa. Virtus protagonista della prossima A-2, quindi? Di sicuro ci spera il d.s. Valerio Spinelli, che ha costruito un gruppo davvero interessante per puntare almeno ai playoff: confermati i tre italiani di riferimento, cio¨¨ Tommaso Baldasso, Chessa e Landi, la cui crescita ¨¨ stata una delle poche soddisfazioni della scorsa annata; il primo americano ¨¨ Nic Moore, folletto proveniente da Brindisi che prender¨¤ in mano la squadra. Il secondo straniero sar¨¤ un cinque, il suo cambio probabilmente un giovane prospetto: mancano solo i loro nomi, perch¨¦ per il resto il roster ¨¨ completato. C’¨¨ il ritorno (per la terza volta) di Sandri e gli innesti di due giocatori di categoria come Andrea Saccaggi e Santiangeli. Tutto da scoprire il ‘95 Amar Alibegovic, il secondo figlio di Teo: arriva dal college di St. John’s, da tre anni lo allena un mito vivente come Chris Mullin, membro del Dream Team a Barcellona ‘92. Lungo bosniaco di passaporto italiano, pu¨° essere una delle sorprese della prossima stagione.
Basket A-2
Basket, A-2: Roma rilancia la sfida con coach Bucchi e il folletto Moore
Il d.s. Valerio Spinelli ha costruito una Virtus che punta dichiaratamente ai playoff. Sono tre gli italiani di riferimento: Baldasso, Chessa e Landi. Da scoprire il classe ‘95 Amar Alibegovic, il secondo figlio di Teo
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