Basket, finale scudetto: Ragusa non molla mai e porta Schio alla bella

Si va alla bella. La Passalacqua Ragusa non ha dato scampo al Famila Schio e ha ribaltato con due partite magistrali in casa il 2-0 iniziale portandosi in parità. Ora la serie è sul 2-2. Chi vince domenica (ore 20) al PalaRomare di Schio è campione d’Italia.

ASSENZA — Contro Schio si è messa anche la sfortuna. Il totem Isabelle Yacoubou, uscita zoppicante dal palazzetto siciliano martedì sera, per una botta al ginocchio, ha alzato bandiera bianca e ha visto la sfida dalla tribuna. Una botta soprattutto per la squadra che nel primo quarto ha preso una brutta imbarcata (30-21) e da lì non è più riuscita a raddrizzare la situazione cadendo sotto i colpi delle solite Hamby (22 punti) e Ndour (21), implacabili. Al Famila non è bastata la miglior Myem della stagione (16 punti e 8/10 al tiro) e una sorprendente Marzia Tagliamento (8 punti), lanciata nel quintetto di partenza e ottima nell’impatto dei primi due quarti. Schio andata all’intervallo lungo sotto di 4 (44-40) è partita bene nel terzo, avvicinandosi sempre più (46-45 tripla di Dotto), ma non è riuscita a effettuare il sorpasso sbagliando con Hruscakova. Da quel momento la squadra di Gianni Recupido non ha avuto altre esitazioni, pur perdendo il pivot Formica per un infortunio al ginocchio. Ha allungato ancora a +9, ricacciando indietro le orange ogni volta che provavano a riavvicinarsi con una difesa attenta a non subire le penetrazioni avversarie. La partita giocata da Pierre Vincent un po’ ha stupito: meno rotazioni, Ress inutilizzata, pur senza Yacoubou, Gatti, il secondo play, sempre in panchina, Masciadri in campo per soli 5 minuti. Ragusa ha ridato fiducia a Gorini, mattatrice martedì sera, ma ha avuto da Agnese Soli la solita brillante regia di un gruppo che ora ci crede eccome e domenica a Schio può fare il miracolo e vincere il primo tricolore della sua storia.