Il direttore generale dell'Aquila Basket racconta il boom della squadra: "Non abbiamo l'obbligo di vincere, ai nostri ragazzi diamo l'opportunit¨¤ di sbagliare per crescere. Come cerchiamo i giocatori? Valori umani e... 'we die hard'"
? un inizio di stagione brillante quello del Trento Basket, che in Serie A ha gi¨¤ conquistato nove vittorie consecutive senza alcuna sconfitta dall'inizio della stagione 2024-25. Il direttore generale di Aquila Basket Trento, Andrea Nardelli, ci racconta la filosofia e l'impostazione della fortunata squadra trentina, dall'attenzione alla componente "umana" alla volont¨¤ di crescere e formare giovani promesse, stando ben attenti a non bruciare talenti.
Siete al miglior risultato della storia dell'Aquila Trento Basket. Come si costruisce questo successo, in una citt¨¤ piccola e senza un budget importante??
"S¨¬, ¨¨ la prima volta che siamo primi in classifica dopo nove giornate.?Non si costruisce una squadra per arrivare primi, si cerca di costruire il miglior team che sia coerente con la nostra idea di basket e che rispetti le nostre possibilit¨¤ economiche. Quindi per noi la squadra deve essere costituita da ragazzi giovani, che abbiano fame e che vedano in Trento un trampolino di lancio per un ulteriore step di carriera. Ai giovani affianchiamo anche giocatori pi¨´ esperti e strutturati. Penso anche al nostro capitano Forray, con noi da 15 anni, o a giocatori come ?ukauskas. Ma tendenzialmente noi cerchiamo di creare un gruppo che abbia fame. Questo ¨¨ quello su cui abbiamo lavorato tanto quest'estate con Paolo Galbiati. La nostra idea di pallacanestro ¨¨ quella di poter dare l'opportunit¨¤ ai ragazzi di sbagliare per crescere, imparando dagli errori per diventare pi¨´ forti. Perch¨¦ se Trento non permette alle persone di sbagliare, allora ¨¨ Trento che sbaglia. Non abbiamo l'obbligo di vincere. L'altro giorno Cale, all'uscita dello spogliatoio, mentre eravamo a +26 contro Trieste, mi ha detto una cosa che mi ¨¨ piaciuta molto: 'zero a zero'. Ossia, 'anche oggi siamo primi, va bene, per¨° non ¨¨ l'obiettivo'. C'¨¨ una partita alla volta, poi vediamo davvero a giugno, perch¨¦ per noi l'obiettivo della stagione rimane quello di salvarsi il prima possibile, provare a competere per i playoff, per la final eight e rientrare in Europa".?
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Come aiutate i giovani a formarsi per essere giusti per la vostra squadra?
?"Tre anni fa abbiamo inserito Marco Crespi nel lavoro di reclutamento e sull'Academy, quindi sulle giovanili. Con i giovani cerchiamo di creare un ambiente che permetta loro di poter crescere senza bruciare le tappe, questo ¨¨ possibile anche grazie alla citt¨¤ e tifosi di Trento, senza ansia o pressioni esagerate. Il club deve trasmettere questo all'ambiente e a chi ¨¨ intorno, ossia sapere che la dimensione di Trento ¨¨ quella di crescita, dello staff, dei ragazzi, di tutte le aree del club. L'errore fa parte del percorso, non ¨¨ da puntare con il dito".
Quindi il fatto che i giovani a un certo punto partano non ¨¨ mai stato un problema?
?"? l'orgoglio pi¨´ grande, perch¨¦ vuol dire che abbiamo lavorato bene, siamo riusciti a crescere insieme. Noi le ultime due stagioni abbiamo portato, se aggiungiamo Hommes che ¨¨ arrivato e poi ¨¨ andato, cinque giocatori in Eurolega, non mi sembra che nessun altro club l'abbia fatto. Spagnolo era da noi, Flaccadori ¨¨ arrivato in Eurolega passando da noi, Grazulis ¨¨ andato alla Virtus, Baldwin al Baskonia. Per noi ¨¨ solo un piacere che un giocatore arrivi a Trento e riesca a fare cos¨¬. Vuol dire che l'ambiente ¨¨ adatto a lui per fare un ulteriore step di carriera. Il rovescio della medaglia ¨¨ che tutti gli anni ricostruisci la squadra, per¨° fa parte dell'essere Trento, lo accettiamo, non ¨¨ un problema".
In questo mix di cui parlava prima, dell'unione tra i giovani e quei giocatori pi¨´ esperti, ¨¨ difficile costruire uno spogliatoio che leghi queste due parti o ¨¨ qualcosa ormai assodato che fate da anni?
"?Credo che ci voglia anzitutto un po' di fortuna, ¨¨ fondamentale. Poi devo dire che non ¨¨ un merito assolutamente mio, ma di Rudy Gaddo, che ¨¨ il nostro direttore sportivo, e di Paolo Galbiati. Nella ricerca dei giocatori c'¨¨ una grossa attenzione alla componente umana oltre che tecnica, di come possano amalgamarsi, per capire che tipi di profili si riescono ad avere. Adesso una cosa straordinaria per noi ¨¨ che fanno i giochi da tavolo, abbiamo Anthony Lamb che va in aeroporto e si porta il gioco sottobraccio, cose fuori dal mondo. Normalmente l'americano medio ¨¨ si estranea con le cuffie e cellulare, invece noi abbiamo questo gruppo che si trova anche al bar sotto gli appartamenti dove vivono e si mettono a fare giochi in scatola il pomeriggio. E qua torna la componente di fortuna, puoi fare tutto lo scouting del mondo ma poi le partite non le vinci solo con quello, per¨° aiuta".
State attirando attenzioni, sponsor o altre attivit¨¤ correlate grazie alle vostre vittorie? C'¨¨ pi¨´ pressione per il futuro? Trento vi aiuta?
?"In realt¨¤ come club siamo molto consapevoli che la vittoria non ¨¨ nell'agenda. Pu¨° essere estemporanea, pu¨° accadere, ma non ¨¨ in agenda. Sono anni che lavoriamo nel front office, quindi nella struttura societaria e in tutto quello che ¨¨ entertainment e partita. Gi¨¤ l'anno scorso abbiamo fatto il record di pubblico in provincia, quest'anno siamo riusciti a fare per la prima volta nell'arco di sei giorni due sold-out e 3.000 spettatori in coppa, con un palazzetto da 4.000 posti. Evidentemente, poi, vincere aiuta anche l'ambiente, per¨° anche nella passata stagione, che non ¨¨ stata cos¨¬ eccezionale, abbiamo fatto un record di pubblico e questo ¨¨ figlio del lavoro quotidiano. Quando lavori bene le cose possono andare anche meglio, la gente c'¨¨, le aziende ci sposano per tutti i progetti che facciamo in ambito sociale e ambientale, abbiamo fatto il primo bilancio di sostenibilit¨¤ l'anno scorso, abbiamo inserito un sustainability manager. Oggi?sono questi gli strumenti che in realt¨¤ per le aziende fanno un po' da?game changer, perch¨¦ poi il resto lo fanno tutti".
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C'¨¨ qualche giovane promettente che sta crescendo e che magari venderete in futuro?
?"Ce ne sono diversi per fortuna, ne sono stati convocati tre in nazionale, adesso ci sono Niang e Ellis. Niang ¨¨ alla prima convocazione in nazionale, che in realt¨¤ ¨¨ la seconda perch¨¦ la prima ¨¨ saltata per infortunio. Abbiamo dei ragazzi di sicuro avvenire anche nel settore giovanile".
Qual ¨¨ una caratteristica di un giocatore di basket che le piace particolarmente?
"Il motto nostro 'We Die Hard'?ci racchiude, quindi non mollare sicuramente ¨¨ la caratteristica che a Trento ti fa essere apprezzato al di l¨¤ del risultato. Poi certo, qualche partita bisogna vincerla, perch¨¦ senn¨° si retrocede. A noi piace molto quando i giocatori si prestano alle attivit¨¤ extrasportive e sono contenti di farle. L'anno scorso siamo andati con Kamar Baldwin in oncologia pediatrica, ¨¨ stato abbastanza impegnativo perch¨¦ siamo entrambi padri di famiglia, per¨° alla fine ti rendi conto che sono loro i primi a essere contenti. Oltre al 'We Die Hard'?c'¨¨ l'aspetto umano. Vuol dire anche che uno pu¨° fare anche le sue stupidate, sono ragazzi giovani che hanno 20 anni, cosa ci puoi fare...".
L'interesse del pubblico rimane sempre stabile o c'¨¨ stata una crescita?
?"L'interesse aumenta perch¨¦ aumenta l'offerta, quindi oggi si viene al palazzetto e l'evento inizia due ore prima. Prima di un campionato abbiamo fatto la carbonara, l'altro giorno i tortelli di patate, la castagnata, il torneo esterno, feste per bambini. ? tutto molto "all'americana", gestiamo i bar del palazzetto per fare l'aperitivo, l'altro giorno abbiamo preso un pullman a noleggio, gli universitari acquistano il biglietto, li portiamo al palazzo e poi li portiamo direttamente nel locale dove poi vanno a fare serata".?
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