LeBron mette 28 punti ma la firma del successo gialloviola a Portland ¨¨ della point guard. San Antonio stende anche New Orleans: quarta vittoria di fila
I Lakers sfatano il tab¨´ Portland, contro cui perdevano da 17 partite, grazie a LeBron James e a Rajon Rondo, fondamentale dalla panchina. Continua a vincere San Antonio: contro New Orleans ¨¨ arrivata la quarta vittoria di fila, con Marco Belinelli preziosissimo con i suoi 14 punti dalla panchina.
L’urlo di LeBron James contro Jusuf Nurkic. Ap
Portland Trail Blazers-Los Angeles Lakers 110-114
LeBron James ha trovato la cavalleria: Rajon Rondo. Sulla vittoria di Portland, quello di cui i Lakers avevano bisogno dopo l’incertezza seguita allo sfogo di Magic Johnson con Luke Walton, ci sono le firme di King James (28 punti e 7 assist) e soprattutto della point guard, fondamentale con 17 punti, 10 rimbalzi e 6 assist dalla panchina. Oltre che creatore di gioco quando LeBron ¨¨ a tirare il fiato, Rondo (+28 Lakers con lui in campo) ¨¨ il generale di cui i gialloviola hanno bisogno, bravo a far girare al meglio i compagni che Walton gli mette attorno e fondamentale nel rassicurare i Lakers (4 vinte e 5 perse in stagione) quando il vantaggio di 20 punti costruito ad inizio quarto periodo evapora lentamente sotto i colpi di Damian Lillard e CJ McCollum, coppia da 30 punti a testa (25 in due nel quarto periodo) che non ¨¨ riuscita ad evitare ai Blazers il primo k.o. dopo tre sconfitte. Rondo non ¨¨ l’unica buona notizia per Walton: JaVale McGee continua a brillare, straripando con 12 punti, 9 rimbalzi e 6 stoppate in attesa di trovare la sua cavalleria sotto canestro (Tyson Chandler, in arrivo non appena avr¨¤ completato il divorzio da Phoenix), la panchina guidata da Rondo ha fatto la differenza con 51 punti complessivi contro i 26 di quella Blazers (6-3), X-Factor nell’avvio di Portland da 6 vittorie su 8 prima di questo stop. Per i Lakers comunque non ¨¨ filato tutto liscio: la brutta notizia ¨¨ Lonzo Ball, 3 punti con 1/6 dal campo, cos¨¬ fuori dal gioco da aver passato in panchina tutto il quarto periodo. Con LeBron in campo, Ball lascia che sia il 23 a gestire l’azione, risultando superfluo quando il tiro non entra. Il confronto con Rondo, a cui Lonzo aveva preso il posto in quintetto durante le tre gare di sospensione, ¨¨ impietosamente a favore del veterano. Portland ha perso principalmente per il crollo del terzo quarto, in cui ha messo appena 16 punti tirando 7/23 dal campo, e perch¨¦ Lillard, McCollum e Nurkic (13 punti e 14 rimbalzi) hanno avuto poco aiuto dai compagni. E’ il supporting cast a determinare il destino dei Blazers: contro i Lakers ha accusato un passaggio a vuoto.
LeBron James ha trovato la cavalleria: Rajon Rondo. Sulla vittoria di Portland, quello di cui i Lakers avevano bisogno dopo l’incertezza seguita allo sfogo di Magic Johnson con Luke Walton, ci sono le firme di King James (28 punti e 7 assist) e soprattutto della point guard, fondamentale con 17 punti, 10 rimbalzi e 6 assist dalla panchina. Oltre che creatore di gioco quando LeBron ¨¨ a tirare il fiato, Rondo (+28 Lakers con lui in campo) ¨¨ il generale di cui i gialloviola hanno bisogno, bravo a far girare al meglio i compagni che Walton gli mette attorno e fondamentale nel rassicurare i Lakers (4 vinte e 5 perse in stagione) quando il vantaggio di 20 punti costruito ad inizio quarto periodo evapora lentamente sotto i colpi di Damian Lillard e CJ McCollum, coppia da 30 punti a testa (25 in due nel quarto periodo) che non ¨¨ riuscita ad evitare ai Blazers il primo k.o. dopo tre sconfitte. Rondo non ¨¨ l’unica buona notizia per Walton: JaVale McGee continua a brillare, straripando con 12 punti, 9 rimbalzi e 6 stoppate in attesa di trovare la sua cavalleria sotto canestro (Tyson Chandler, in arrivo non appena avr¨¤ completato il divorzio da Phoenix), la panchina guidata da Rondo ha fatto la differenza con 51 punti complessivi contro i 26 di quella Blazers (6-3), X-Factor nell’avvio di Portland da 6 vittorie su 8 prima di questo stop. Per i Lakers comunque non ¨¨ filato tutto liscio: la brutta notizia ¨¨ Lonzo Ball, 3 punti con 1/6 dal campo, cos¨¬ fuori dal gioco da aver passato in panchina tutto il quarto periodo. Con LeBron in campo, Ball lascia che sia il 23 a gestire l’azione, risultando superfluo quando il tiro non entra. Il confronto con Rondo, a cui Lonzo aveva preso il posto in quintetto durante le tre gare di sospensione, ¨¨ impietosamente a favore del veterano. Portland ha perso principalmente per il crollo del terzo quarto, in cui ha messo appena 16 punti tirando 7/23 dal campo, e perch¨¦ Lillard, McCollum e Nurkic (13 punti e 14 rimbalzi) hanno avuto poco aiuto dai compagni. E’ il supporting cast a determinare il destino dei Blazers: contro i Lakers ha accusato un passaggio a vuoto.
LA PARTITA - Dopo che i tentativi di fuga del primo tempo (chiuso sul 57-56 Blazers) non vanno in porto, i Lakers indovinano l’allungo giusto nel terzo quarto, quando con Rondo nel motore costruiscono un parziale di 16-0 che Caldwell-Pope chiude sull’88-71 a 24” dalla terza sirena. Quando Hart da tre infila il 95-75 Lakers con 9’44” sul cronometro la partita sembra chiusa, ma Lillard e McCollum guidano la rinascita di Portland, che ricuce con Nurkic sul 103-97 con 3’36” da giocare. LeBron di prepotenza schiaccia il nuovo allungo Lakers, ma Portland e l’ultimo minuto comincia col vantaggio ospite ridotto a 109-104. Il gioco dei tiri liberi non premia il tentativo di rimonta: i Lakers si prendono la vittoria di cui avevano bisogno.
Portland: Lillard 30 (8/14 da due, 2/9 da tre, 8/8 tiri liberi), McCollum 30 (11/16, 2/8, 2/2 tl), Nurkic 14. Rimbalzi: Nurkic 13, Aminu 13. Assist: Lillard 4, McCollum 4, Stauskas 4.
LA Lakers:James 28 (8/15, 1/5, 9/11 tl), Rondo 17, McGee 12, Kuzma 12. Rimbalzi: Rondo 10. Assist: James 7.
San Antonio Spurs-New Orleans Pelicans 109-95
Quarto successo consecutivo per gli Spurs che producono una prestazione pi¨´ che positiva e mandano ko i deludenti Pelicans. San Antonio prende le misure nei primi minuti, poi cambia marcia a met¨¤ primo quarto e non si guarda pi¨´ indietro. DeMar DeRozan e LaMarcus Aldridge suonano la carica, la squadra texana tocca il +19 nel secondo quarto e gestisce senza grossi problemi il tentativo di rimonta di New Orleans nella ripresa. Continuano i problemi quindi per Antony Davis e compagni i quali dopo aver iniziato la stagione con un record di 4-0 incassano cosi a San Antonio la loro quinta sconfitta di fila. Buona la prova di Marco Belinelli. L’azzurro chiude con 14 punti in 27’, firma canestri pesanti nei minuti finali e mette a referto un eccellente +26 di +/-. New Orleans parte meglio, grazie alla verve di Jrue Holiday e tocca il +7 a met¨¤ della prima frazione ma appena San Antonio accelera si scioglie. Antony Davis fatica parecchio, dall’altra parte si scaldano DeRozan e Aldridge. Gli Spurs chiudono il primo quarto piazzando un parziale di 14-0 e prendono il controllo delle operazioni. New Orleans diventa prevedibile in attacco, incappa in turnover in serie e facilita il lavoro della squadra di casa. Il solo Nikola Mirotic non basta, arrivano anche i punti dell’ex di turno Dante Cunningham, San Antonio allunga producendo una signora pallacanestro. Il canestro di Marco Belinelli, dopo un bel dai e vai con Aldridge, a 2’33’’ dall’intervallo regala cos¨¬ ai padroni di casa il +18. New Orleans non trova risposte e arriva al riposo sotto 58-39. Mirotic tenta di riportare in scia la squadra ospite in apertura di ripresa ma gli Spurs continuano a costruire buoni tiri e trovano il canestro con continuit¨¤. Mills e DeRozan si fanno sentire dal perimetro, Aldridge produce nella zona pitturata, San Antonio cosi tiene saldamente in mano le redini del match, chiude il terzo quarto in crescendo e tocca il +21 in apertura dell’ultima frazione. Holiday e Mirotic provano perlomeno a spaventare la squadra texana, i Pelicans producono il loro massimo sforzo e arrivano al -8 a 3’11’’ dalla fine. Ci pensa per¨° Marco Belinelli con un layup e una tripla delle sue ad allontanare definitivamente il club nel quale ha militato per due stagioni e far calare il sipario sul match.
Quarto successo consecutivo per gli Spurs che producono una prestazione pi¨´ che positiva e mandano ko i deludenti Pelicans. San Antonio prende le misure nei primi minuti, poi cambia marcia a met¨¤ primo quarto e non si guarda pi¨´ indietro. DeMar DeRozan e LaMarcus Aldridge suonano la carica, la squadra texana tocca il +19 nel secondo quarto e gestisce senza grossi problemi il tentativo di rimonta di New Orleans nella ripresa. Continuano i problemi quindi per Antony Davis e compagni i quali dopo aver iniziato la stagione con un record di 4-0 incassano cosi a San Antonio la loro quinta sconfitta di fila. Buona la prova di Marco Belinelli. L’azzurro chiude con 14 punti in 27’, firma canestri pesanti nei minuti finali e mette a referto un eccellente +26 di +/-. New Orleans parte meglio, grazie alla verve di Jrue Holiday e tocca il +7 a met¨¤ della prima frazione ma appena San Antonio accelera si scioglie. Antony Davis fatica parecchio, dall’altra parte si scaldano DeRozan e Aldridge. Gli Spurs chiudono il primo quarto piazzando un parziale di 14-0 e prendono il controllo delle operazioni. New Orleans diventa prevedibile in attacco, incappa in turnover in serie e facilita il lavoro della squadra di casa. Il solo Nikola Mirotic non basta, arrivano anche i punti dell’ex di turno Dante Cunningham, San Antonio allunga producendo una signora pallacanestro. Il canestro di Marco Belinelli, dopo un bel dai e vai con Aldridge, a 2’33’’ dall’intervallo regala cos¨¬ ai padroni di casa il +18. New Orleans non trova risposte e arriva al riposo sotto 58-39. Mirotic tenta di riportare in scia la squadra ospite in apertura di ripresa ma gli Spurs continuano a costruire buoni tiri e trovano il canestro con continuit¨¤. Mills e DeRozan si fanno sentire dal perimetro, Aldridge produce nella zona pitturata, San Antonio cosi tiene saldamente in mano le redini del match, chiude il terzo quarto in crescendo e tocca il +21 in apertura dell’ultima frazione. Holiday e Mirotic provano perlomeno a spaventare la squadra texana, i Pelicans producono il loro massimo sforzo e arrivano al -8 a 3’11’’ dalla fine. Ci pensa per¨° Marco Belinelli con un layup e una tripla delle sue ad allontanare definitivamente il club nel quale ha militato per due stagioni e far calare il sipario sul match.
San Antonio: BELINELLI 14 (5/7 da due, 1/3 da tre e 1/2 ai liberi) con tre rimbalzi, due assist e due recuperi in 27’. DeRozan 26 (11/21, 0/3), Aldridge 22, Cunningham, Mills 15. Rimbalzi: Aldridge 12. Assist: Mills 7.
New Orleans: Holiday 29 (13/18, 0/3), Mirotic 22, Davis 17. Rimbalzi: Mirotic 16. Assist: Holiday 8.
Chinellato-Sandri
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