La guardia degli Spurs risponde al c.t., che aveva definito Datome e Melli persone giuste: “Dire o far capire che ci sono persone che non pensano alla Nazionale o che della Nazionale se ne fregano mi ha dato fastidio. Se ci sono problemi faccia i nomi”
Prima di partire per San Antonio per il primo assaggio del suo 2018-19 Nba, Marco Belinelli ha un sassolino da togliersi dalla scarpa. Un sassolino azzurro. “Alcune parole del c.t. Sacchetti mi hanno dato fastidio, veramente fastidio”.
polemica —
Beli, che ha deciso di saltare le prossime due partite della Nazionale per essere al 100% per il training camp Nba che comincia il 24 settembre (7 giorni dopo Ungheria-Italia, la seconda delle due partite di qualificazione Mondiale) si riferisce ad una dichiarazione del c.t. del 25 agosto. “Datome e Melli, oltre ad essere giocatori importanti, sono anche delle persone giuste: sanno stare nel gruppo, aiutano la squadra e non pensano solo a loro stessi” aveva detto Sacchetti. Un’uscita che aveva suscitato l’immediata reazione social di Alessandro Gentile: “Campione e persona altruista, giusta e per bene, in campo come fuori” aveva scritto su Instagram, postando una foto di un suo abbraccio a Beli in azzurro. Marco non ha dimenticato, e alla prima occasione ha mandato un messaggio al c.t.: “Ci sono polemiche uscite dopo la mia rinuncia che mi hanno infastidito - attacca -. Con Sacchetti, Brunamonti e il presidente Petrucci sono stato sincero fin dal primo giorno, dicendo che per me sarebbe stato molto difficile esserci. Ho incontrato di persona Meo e ne abbiamo parlato, mi sono confrontato con lui prima ancora di sentire Popovich o Messina. Dire o far capire che ci sono persone che non pensano alla Nazionale o che della Nazionale se ne fregano ¨¨ una delle cose che mi ha dato fastidio. Se ci fossero dei problemi, preferirei che Meo me ne parlasse a voce, dicendo il nome delle persone a cui fa riferimento, senza parlare in generale. Detta cos¨¬ mi ha dato veramente fastidio”.
la rinuncia —
Belinelli spiega anche la sua momentanea rinuncia all’azzurro. Decisione maturata da tempo, condivisa con l’intera Federbasket parlando apertamente con Petrucci e Sacchetti. “Per me la Nazionale ¨¨ importantissima: ci sono sempre andato volentieri e trovo giusto che i giocatori diano importanza alla propria nazionale. Ma questa finestra Fiba, cos¨¬ vicina all’inizio della stagione Nba, rende per tanti le cose difficili o quasi impossibili, e lo dimostra il fatto che l’80% dei giocatori Nba non ci andr¨¤ per le mie stesse ragioni. Le partite dell’Italia sono troppo vicine al training camp degli Spurs: devo arrivarci in condizioni ottime e senza rischiare. Andare in Nazionale adesso ¨¨ troppo rischioso per me, un ragazzo di 32 anni che si ¨¨ allenato tutta l’estate e vuole lottare per poter avere un ruolo importante nella propria squadra, da titolare o dalla panchina”.
Marco Belinelli, 32 anni, sesto miglior marcatore della storia azzurra. Ciam/Cast
vista sul mondiale —
Belinelli ribadisce che la sua rinuncia all’azzurro ¨¨ momentanea e non definitiva. “Ho sempre detto, anche a Meo, che questo per me non ¨¨ un addio. Ci tengo alla maglia azzurra e spero che queste due partite possano andare bene. E ci sono le possibilit¨¤ perch¨¦ vadano bene”. Beli partir¨¤ oggi per San Antonio per un primo assaggio della realt¨¤ in cui torna dopo tre anni, trovando un gruppo completamente nuovo dopo la fine dell’era dei Big Three Tim Duncan, Tony Parker e Manu Ginobili. Torner¨¤ per¨° in tempo per far visita al gruppo azzurro a Bologna, prima della sfida di venerd¨¬ 14 contro la Polonia. “Non andare in Nazionale mi manca - spiega Beli, sesto miglior realizzatore della storia azzurra con 2137 punti in 144 partite -. Direi che mi fa star male, ma non vorrei passare per quello che esagera. Io all’Italia ho sempre detto s¨¬, e i rapporti che ho stretto con giocatori, allenatori, Petrucci e la Federazione sono tutti molto veri. Per questo ci tengo a ribadire che non ¨¨ un addio e voglio stare col gruppo: per far sentire che non ¨¨ una rinuncia definitiva, ma un arrivederci al Mondiale”.
finestre nba —
Belinelli, come Datome, mette nel mirino le finestre di qualificazione volute dalla Fiba: “Ha detto bene Gigi: le cose devono cambiare, perch¨¦ per chi gioca in Nba dire s¨¬ alla Nazionale durante queste qualificazioni ¨¨ praticamente impossibile. Capisco che cos¨¬ si dia pi¨´ spazio ai giovani, ma avere delle nazionali con i giocatori Nba sarebbe importante per tutto il basket”. Beli spiega anche quanto il parere delle franchigie della Association influisca sulla scelta dei giocatori. “Io ho sempre fatto tutte le manifestazioni importanti con la Nazionale perch¨¦ ci tenevo. Nessuna delle mie squadre Nba me lo ha mai impedito: giusto confrontarsi, ascoltare i loro pareri, ma io nella mia carriera ho sempre fatto capire quanto fosse importante per me giocare in Nazionale e le mie squadre lo hanno sempre accettato”. Succeder¨¤ di nuovo la prossima estate, quando Belinelli si aspetta di giocare il Mondiale con l’Italia. Alla ricerca, a 33 anni, di quel risultato importante che in azzurro ancora gli manca.
Davide Chinellato
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