Due sole conferme rispetto alla scorsa stagione, un buon gruppo di italiani, due americani affidabili e un allenatore esperto come Calvani: i campani valgono molto pi¨´ del semplice accesso ai playoff come obiettivo dichiarato
Scafati, rivoluzione in corso. Nuovo coach, roster pi¨´ giovane e fresco, due soli reduci della passata stagione (il veterano Ammannato e il ‘97 Romeo), la scelta controcorrente di giocare con play e guardia italiani, con l’Usa in ala piccola: Aaron Thomas dalla Virtus Roma, 20 punti, 5.3 rimbalzi e 2.2 assist di media nella Capitale. Si ricomincia da zero e con una filosofia di pallacanestro agli antipodi: negli ultimi tre anni il libero basket di coach Perdichizzi aveva concesso sfogo al talento dei singoli, senza troppi tatticismi. Ora si cambia, con la scelta di chiamare per la terza volta alla guida della squadra Marco Calvani, che ha voluto al fianco il fido Sergio Luise: uno staff tecnico che predilige una pallacanestro di sistema e che ha richiesto l’innesto di personalit¨¤ adatte al proprio gioco. All’origine di questa metamorfosi - architettata dal nuovo d.s. Antimo Lubrano e dal d.g. Gino Guastaferro - senza dubbio la delusione patita dal club campano la scorsa primavera, dovuta all’uscita agli ottavi dei playoff contro Ferrara: avanti 2-0 nella serie, Scafati prima ha perso le due gare fuori casa, poi ha ceduto anche davanti al pubblico del PalaMangano. Troppe le circostanze avverse, in una serie in cui partiva favorita: molti giocatori sono arrivati al momento clou acciaccati e in generale affaticati; inoltre ha pesato parecchio uno Sherrod non al top, appena rientrato dall’infortunio e non ancora confidente con la fisicit¨¤ tipica di una serie playoff.
IL PATRON LONGOBARDI —
Eppure l’anno scorso - fino a quando ¨¨ durata la benzina - era andata benissimo: la lunga rincorsa nel girone di ritorno aveva permesso al team campano di agganciare la capolista Casale ai vertici del girone Ovest, anche se nella volata finale - inciampata in un paio di sconfitte - aveva chiuso al secondo posto. Un risultato comunque notevole che, secondo il patron Nello Longobardi, sar¨¤ difficilmente ripetibile: “Quest’anno ad Ovest sar¨¤ molto pi¨´ dura, perch¨¦ sono arrivati giocatori stranieri di grande valore, che hanno innalzato il livello generale del campionato: rispetto alla scorsa stagione ci sono due squadre sopra a tutti, Tortona e Virtus Roma. Noi puntiamo ad arrivare entro le prime nove, cio¨¨ a un posto nei playoff, visto che la prima viene promossa direttamente”. A vedere il roster, l’obiettivo pare pi¨´ che raggiungibile, forse sottodimensionato rispetto al valore dei singoli. Il gruppo italiano comprende giocatori in crescita, provenienti da annate convincenti, abituati a stare in campo da protagonisti, nell’et¨¤ giusta per fare il salto di qualit¨¤: il play Claudio Tommasini da Rieti, la guardia Marco Contento da Roseto, l’ala Giorgio Sgobba da Biella. L’ex-Fortitudo Nazzareno Italiano ¨¨ un lottatore, Riccardo Rossato da Reggio Calabria un giovane promettente che Calvani conosce bene. C’¨¨ grande attesa per vedere all’opera Shaquille Goodwin, il grande colpo estivo. Centro Usa di 206 cm, classe ‘94, l’anno scorso ¨¨ stato secondo miglior rimbalzista del campionato greco. Se ingrana, potrebbe diventare un problema per qualsiasi difesa.
Alberto Mariutto
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