l'esperienza
In auto col vincitore della Dakar Nasser Al-Attiyah in un ranch alla Valentino Rossi
Tre chilometri e seicento metri. Ci sono i salti con le chiome dei pini silvestri che scorrono veloci accanto ai finestrini, le compressioni, le curve in derapata, il rumore rabbioso del motore, gli scossoni continui. Eppure la polvere che vola nellĄŻabitacolo, quando viene investita in controluce dai raggi del sole pomeridiano, aggiunge serenit¨¤ ulteriore a chi gi¨¤ di per s¨Ś infonde un forte senso di sicurezza. Al volante del Toyota Hilux T1+ Gazoo Racing cĄŻ¨¨ Nasser Al-Attiyah, quattro volte vincitore della Dakar, ultimo successo questĄŻanno in Arabia Saudita, prima tappa del neonato World Rally-Raid Championship?(prossimo appuntamento ad Abu Dhabi dal 5 al 10 marzo). Il posto del passeggero ¨¨ quello che solitamente ¨¨ occupato dal navigatore Mathieu Baumel in questo caso ¨¨ assegnato a un gruppo ristretto di fortunati. La lunghezza chilometrica invece si riferisce ai due giri di circuito sterrato (1,8 km a tornata), e molto polveroso, che ¨¨ sulla cima di una collina nelle campagne di Castellfollit del Boix, una settantina di chilometri a nord ovest di Barcellona. LĄŻesperienza accanto al plurivincitore del rally raid pi¨´ famoso al mondo ¨¨ il culmine di una giornata vissuta al Nasser Racing, la propriet¨¤ dove il pilota qatariota si allena, una sorta di Ranch alla maniera di quello di Valentino Rossi a Tavullia, solo che qui si fa palestra per le quattro ruote. Sono tre i circuiti disponibili: uno breve e molto tecnico di un chilometro, uno lungo e impegnativo da cinque chilometri e lĄŻultimo da 1,8 km tecnico, impegnativo tra cambi di direzione e dipendenza e nel quale si sviluppano velocit¨¤ notevoli.
poliedrico
ĄŞ ?I 400 Cv espressi dal motore sono sufficienti a far sollevare in volo le due tonnellate del GR Hilux T1+ (peso a secco). Quando ¨¨ il turno del cosiddetto co-driving il pannello Tft al centro della plancia, tra i vari valori segna 209 litri di carburante rimanenti. Alla fine delle due tornate il numero ¨¨ sceso a 206, ovvero tre litri per poco meno di quattro chilometri full gas. Tra un sobbalzo e lĄŻaltro Al-Attiyah si concede anche per un attimo di staccare la mano destra del volante per volgere un pollice verso lĄŻalto. Se lo pu¨° permettere. Il pilota ¨¨ legato contrattualmente con la Toyota fino al 2023 e quindi correr¨¤ la prossima Dakar per il marchio giapponese. In carriera per¨° ha gareggiato anche nel Mondiale Rally vincendo il titolo nel Wrc2 nel 2014 e 2015. Adesso ¨¨ impegnato, con Cupra, nella Extreme E, il campionato per Suv elettrici oltre che con Toyota nel Mondiale Rally-Raid che, come detto, include la Dakar.? In questa gara il pilota qatarino? ¨¨ presente dal 2004, ha vinto nel 2011 con Volkswagen, nel 2015 con Mini, nel 2019 e 2022 con Toyota. Nelle ultime cinque edizioni ha concluso o sul gradino pi¨´ alto oppure al secondo posto.
Nasser lei ha vinto quattro Dakar, qual ¨¨ il suo prossimo obiettivo? Non dica vincere la quinta volta.
"EĄŻ il mio sogno vincere cinque volte, ma il nostro obiettivo questĄŻanno ¨¨ di vincere il campionato mondiale. Dopo penseremo alla prossima Dakar".
Lei ha corso in molti campionati negli sport motoristici. Quali abilit¨¤ sono necessarie per unĄŻauto del Wrc, un pick-up per la Dakar oppure un Suv elettrico?
"Le abilit¨¤ sono le stesse. LĄŻapproccio pu¨° essere un poco differente. Nel Wrc parliamo di unĄŻauto da 1.200 chili, la macchina della Dakar pesa due tonnellate. CĄŻ¨¨ una qualche differenza. Le macchine del mondiale Rally insegnano molte cose per guidare unĄŻauto per la Dakar. Si pu¨° spingere sempre molto e cĄŻ¨¨ la questione del controllo ad alta velocit¨¤".
Lei ¨¨ anche medaglia di bronzo olimpica a Londra 2012 nel tiro a volo. Cosa ha imparato da questa disciplina che le ¨¨ tornato utile in auto?
"Il tiro ¨¨ uno sport importante per la concentrazione, per essere mentalmente forti. Non si pu¨° mancare il bersaglio. Bisogna essere focalizzati. Sicuramente mi ha aiutato nella guida. Sono molto contento di essere ad alto livello in entrambi gli sport. Mi esercito molto in Italia, il mio allenatore personale ¨¨ italiano, il signor Ennio, passo molto tempo a Desenzano del Garda".
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Il posto dove siamo ora ¨¨ molto bello. Perch¨Ś qui?
"Avevo scelto questo luogo per rilassarmi e stare in famiglia. Sono 200 ettari. Ho pensato di fare alcuni percorsi dedicati al rally solo per me e per mio figlio. Poi mi hanno chiesto di realizzare altri percorsi e cos¨Ź ho fatto piste da tre, sette e 1,5 chilometri. Adesso vengono in molti ad allenarsi e i costruttori come Toyota, sono qui per fare test".
Forse Valentino Rossi le invidier¨¤ questo posto?
Ride. "Sono un buon amico di Valentino, parliamo molto. Dopo una grande carriera in MotoGP, adesso andr¨¤ in circuito e sono sicuro che un giorno lo vedremo alla Dakar, mi ha chiesto della macchina".
Cos¨Ź potrete sfidarvi?
"S¨Ź".
Alla fine della giornata Nasser Al-Attiyah ha fatto 180 giri del circuito da 1,8 km, ovvero ha percorso 324 km. Pi¨´ strada che nelle speciali di diverse tappe della Dakar. L'esultanza finale, alla maniera di una vittoria di tappa, ¨¨ d'obbligo.
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