? partita in Florida la prima tappa dell’IMSA Weathertech Sportscar Championship 2019. A seguire la corsa, appassionati organizzati in maniera folkloristica
La folla di tifosi per la 24 ore. AP
Alle 14.35 locali (le 20.35 in Italia) spaccate ¨¨ partito il lungo treno di auto che si dar¨¤ battaglia per 24 ore. In pista ce ne sono 47 divise in quattro categorie diverse e tutte a ruote coperte. Qui a Daytona aspettano questo evento come fosse l’arrivo del Messia. Anche se gli altri due appuntamenti – la 500 miglia a febbraio e la Pepsi 400 a giugno – sono quelli che attraggono una folla straripante. Perch¨¦ ¨¨ la Nascar la vera regina dell’automobilismo americano. In effetti, la stranezza della 24 ore di Daytona sono le tribune: lunghissime e imponenti, ma quasi completamente vuote. Centounmila seggiolini colorati che se visti da lontano danno l’illusione ottica del tutto esaurito.
camper e pulmini —
Invece qui la gente sta acquattata e accampata nell’infield, cio¨¨ sui prati all’interno. Tende di tutte le misure, camper lussuosi e sgangherati e vecchi pulmini della Volkswagen. Ce n’¨¨ uno del 1959 che ¨¨ finito sulla copertina del tg locale. Sono tanti quelli che sfidano la notte gelida (gi¨¤, in questi giorni ¨¨ cos¨¬) di un clima altrimenti temperato anche a gennaio. Un peccato che l’oceano Atlantico in questo luogo di vacanza, che generalmente non spegne mai le luci, resti solo una cartolina da osservare a distanza di sicurezza. E cos¨¬ i tifosi dell’infield accumulano pezzi di legno portati da casa e accendono i fuochi per scaldarsi e arrostire braciole, hot dog e patate. Musica country, tante barbe da hippie e bandiere americane appiccicate sui paraurti delle auto. ? il popolo che ama i militari e probabilmente vota repubblicano. Ma sa riconoscere i propri eroi. Fu qui, alla 500 miglia del 2001, davanti a 150 mila spettatori impietriti, che s’immol¨° l’Intimidator, Dale Earnhardt, uno dei pi¨´ grandi piloti della storia di questo paese. Il massimo interprete che saluta tutti nella corsa pi¨´ importante della stagione. Non si perse tempo, due anni dopo all’Intimidatore avevano scolpito una statua proprio a margine dell’ovale. E ogni volta che questo Tempio spalanca le porte ai suoi fedeli, si consuma lo stesso rito: ognuno a modo suo rende omaggio al Monumento.
Massimo Lopes Pegna
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