Alla scoperta del tracciato della terza delle cinque tappe del Mondiale per Suv elettrici
Un percorso diverso da tutti gli altri. ? quello che hanno preparato questa volta i ricognitori e tracciatori della Extreme E in Groenlandia, per la terza tappa delle cinque previste. Dopo la sabbia dell¡¯Arabia Saudita e le dune del Senegal ci si aspettava qualche cosa di diverso e in effetti ¨¨ arrivato anche se, nuovamente, la sabbia sar¨¤ presente e sar¨¤ sicuramente pi¨´ impegnativa e profonda rispetto alle prove precedenti. Questa mattina, gioved¨¬, gli equipaggi avranno modo di scoprirlo, finalmente, dopo averne sentito tanto parlare e capiranno che cosa dovranno affrontare in questi prossimi tre giorni fra shakedown, qualifiche, semifinali e finali.
Parla Tamara
¡ª ?A raccontarlo ¨¨ Tamara Molinaro che per la prima volta mette piede ufficialmente in una prova della Extreme E: la pilota di Como, subentrata a Jutta Kleinschmidt nel ruolo di jolly e quindi riserva, ¨¨ pronta a entrare in gioco nel caso ci sia bisogno di effettuare una sostituzione. Tamara si sta acclimatando e ha ritrovato molti piloti che gi¨¤ conosceva e con i quali aveva gi¨¤ corso in svariate occasioni. ¡°Non ero presente nelle gare precedenti e quindi non posso fare un confronto ma mi hanno detto che questo tracciato ¨¨ molto diverso dai precedenti¡± spiega la pilota di 23 anni. Otto chilometri ogni giro che le Odyssey 21 affronteranno due volte, con alla guida un pilota diverso per ogni singolo passaggio e di nuovo si attendono le decisioni regolamentari sull¡¯ordine di partenza, e cio¨¨ se la scelta di far partire prima la donna o l¡¯uomo avr¨¤ poi un peso sul resto delle manches.
Percorso vario
¡ª ?¡°Il percorso ¨¨ molto vario, a livello di terreni e alterna sabbia, soprattutto nella parte finale a larghi tratti di terra. Ci sono molti sassi e bisogner¨¤ fare molta attenzione. Sono stati poi inseriti tre salti che contribuiranno allo spettacolo¡±. Uno dei salti, tracciato su un panettone naturale proprio a fine giro si vede chiaramente proprio alla fine del giro, circa cinquanta metri prima del traguardo : ¡°In alcuni tratti il percorso ¨¨ molto largo e ogni vettura potr¨¤ cercare una sua traiettoria, ma ci sono tratti in cui invece ¨¨ strettissimo e c¡¯¨¨ a malapena lo spazio per una vettura. Sar¨¤ interessante assistere alla sfida, e sar¨¤ anche molto suggestivo perch¨¦ una parte del circuito si snoda lungo il fiume¡±.
Traiettorie diverse
¡ª ?La polvere, che avrebbe potuto rappresentare un problema, secondo Tamara invece ¨¨ stata domata dalla pioggia dei giorni scorsi: ¡°Bisogna innanzitutto pensare che i punti in cui si potrebbe sollevare pi¨´ polvere il tracciato ¨¨ estremamente largo in modo tale che le vetture possano allargarsi e non correre una in coda all¡¯altra, ma cercare diverse traiettorie. Sar¨¤ importante a questo proposito la ricognizione perch¨¦ ci sono alcune traiettorie che sono troppo ampie e si rischierebbe di perdere tempo prezioso qualora si prendano. Nella parte finale ci sono anche diversi massi, molto grandi, e anche l¨¬ bisogner¨¤ fare attenzione al modo in cui si decider¨¤ di aggirarli. Una cosa posso sicuramente dirla, il percorso si scaver¨¤ molto e i solchi saranno profondi¡±.
La ricognizione
¡ª ?I piloti si stanno preparando. ¡°Non sappiamo esattamente perch¨¦ questa volta non possiamo usare i mezzi come abbiamo fatto nelle altre occasioni ¨C spiega Christine Giampaoli Zonca, pilota del team Xite Energy - sappiamo che ci stiamo preparando e che avremo a disposizione tre ore per completare il giro di otto chilometri studiandolo in tutti i suoi dettagli¡±. Una bella camminata dunque, che segue quella che tutti i piloti e anche lo staff della Extreme E hanno affrontato ieri sul Ghiacciaio Russell sotto una pioggia battente e una temperatura non pi¨´ alta di tre gradi. Oggi almeno, su Kangerlussuaq, splende il sole.
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