A tu per tu col pilota messicano durante la sua visita alla sede della Sparco. Tra l¡¯obiettivo di vincere questo campionato di Indycar e il test di fine stagione con la McLaren di F1
McLaren, Formula 1, Indycar, piloti, tute: c'¨¨ un filo conduttore italiano molto importante che unisce questi elementi. Si tratta della Sparco, l'azienda piemontese che produce equipaggiamenti fondamentali per il motorsport, come indumenti ignifughi e sedili da corsa per citare i pi¨´ noti. Sparco e McLaren collaborano da tanto tempo; nel 2021 il conto arriva a 25 anni. Hakkinen, Raikkonen, Alonso, Hamilton, Button e oggi Norris e Ricciardo: tutti hanno indossato tute prodotte a Volpiano. Un'evoluzione costante, ad esempio confrontando il peso; si ¨¨ passati dai 460 grammi per metro quadro della Sparco 2 del 1996 ai 260 g/mq della Superleggera dell'attuale stagione. Ma la McLaren ¨¨ impegnata anche al di l¨¤ dell'Atlantico. Appoggiandosi alla scuderia Arrow infatti partecipa alla Indycar. Per festeggiare questo lungo sodalizio la Sparco ha recentemente invitato nella sede alle porte di Torino i due piloti Indy, Felix Rosenqvist e Pato O'Ward. Dati i suoi buoni risultati, quest'ultimo ha attirato l'attenzione anche del gran capo di McLaren Racing, cio¨¨ Zak Brown. Nota la scommessa tra i due a inizio stagione: un test sulla MCL35M, la monoposto di Formula 1, in caso di successo in una corsa del campionato Indycar. Scommessa vinta subito dal pilota, col quale abbiamo chiacchierato durante la sua visita a Volpiano.
PATO O'WARD: ALTALENA IN INDY
¡ª ?Patricio "Pato" O'Ward ¨¨ nato in Messico, a Monterrey, il 6 maggio 1999. Ha studiato e trascorso gran parte della giovinezza in Texas. Il primo successo giovanile di rilievo ¨¨ stato il campionato europeo di Formula 3 nel 2015. Si ¨¨ messo ulteriormente in luce nel 2017 vincendo il campionato Imsa nella classe Prototype Challenge, aggiudicandosi le prestigiose 24 ore di Daytona e 12 ore di Sebring nella stessa categoria. Nel 2018, sulle monoposto, ha vinto il campionato Indy Lights e ha esordito anche nella Indycar. Questo lo ha portato all'attenzione di Helmut Marko, che lo ha ingaggiato per il Red Bull Junior Team. Quando cominciava ad annusare possibile aria di Formula 1, la Fia ha cambiato le regole sui punteggi attribuiti alle diverse categorie in base ai quali assegnare le superlicenze per la massima serie. Le vittorie in Indy Lights valevano meno di prima, quindi nessuna possibilit¨¤ per Pato. Ma le porte della Indycar non si sono mai chiuse. Terminata l'avventura con la Red Bull, O'Ward ha disputato sette gare nel 2019 per i colori della Carlin con alcuni piazzamenti di secondo piano. Nel 2020 il passaggio alla Arrow McLaren motorizzata Chevrolet, ottenendo diversi podi e il quarto posto alla 500 miglia di Indianapolis. Il 2021 ¨¨ cominciato in altalena, per¨° in alto troviamo due vittorie, in Texas (che gli ha garantito il test in F1 a fine stagione a Dubai) e a Detroit. Oltre ad un altro quarto posto sull'ovale di Indy.
Pato, la sua carriera ¨¨ finalmente decollata?
"La mia carriera ¨¨ un esempio di montagne russe, pazzesca. Sono stato dappertutto, ma ci¨° che abbiamo visto ultimamente ¨¨ preparazione. La squadra mi ha dato il tempo adeguato per estrarre il potenziale a disposizione, della macchina o di me stesso. Penso che siamo sulla strada giusta. Non siamo stati forti come il team Ganassi quest'anno; dobbiamo ancora migliorare. Per¨° abbiamo dimostrato di essere qui per vincere delle gare e lanciare la sfida al campionato".
Ha buone possibilit¨¤ per il campionato. Quali pensi che siano gli avversari pi¨´ forti?
"Fin dall'inizio dell'anno in generale i piloti del Team Ganassi sono stati i migliori. Hanno Palou che guida il campionato, Scott Dixon terzo e Marcus Ericsson quinto. Tre auto della stessa squadra ai primi cinque posti. Non hanno mostrato debolezze in alcun circuito; magari qualcuna a volte non ¨¨ andata bene, per¨° ce n'¨¨ sempre stata almeno una al vertice. Sono molto difficili da battere. Noi non siamo stati cos¨¬ costanti. Quando siamo stati veloci abbiamo capitalizzato; ma quando non lo eravamo non avevamo il ritmo nemmeno per il quinto posto, piuttosto per il dodicesimo. Cos¨¬ abbiamo lasciato tanti punti per strada. Non deve pi¨´ accadere. Mancano sei gare, dobbiamo massimizzare il risultato come a Detroit, in Texas, sull'ovale di Indianapolis o a Barber ".
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¡ª ?Alla termine della stagione finalmente proverai la McLaren di Formula 1. Che feeling ti aspetti da questa macchina?
"Grip. Tanto tanto grip. Non penso che sia pi¨´ difficile della macchina Indy in termini di sollecitazioni fisiche; me la aspetto per¨° molto pi¨´ dura per il collo. Queste macchine sono di per s¨¦ insane. Quando c'¨¨ un flusso d'aria pulita, gomme nuove e poco carburante sembrano pazzesche, irreali. Ho sempre desiderato provare la sensazione di frenare da 280 km/h a 60 in trenta metri. Nessun'altra macchina pu¨° raggiungere quello che una Formula 1 riesce a fare. Voglio provare la potenza, l'aderenza, il carico aerodinamico. Onestamente, sto solo cercando di aiutare la squadra come posso, non ho mai provato una macchina cos¨¬ veloce. Ma sono veramente entusiasta".
Chi ¨¨ il tuo campione di Formula 1 preferito?
"Quand'ero pi¨´ giovane ero un grande tifoso di Alonso ed Hamilton. I campionati che mi sono divertito di pi¨´ a guardare sono gli anni della Red Bull di Vettel dal 2010 al 2013. A quell'et¨¤ si ¨¨ pi¨´ sopraffatti da ci¨° che si vede. Ho anche consultato alcune biblioteche e mi sono reso conto che quella sia stata la cosa pi¨´ fantastica della mia vita. Fino ad oggi per me non c'¨¨ niente di meglio delle corse".
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¡ª ?Il tuo obiettivo principale a questo punto della carriera?
"Voglio vincere il campionato Indycar quest'anno. Preferisco non guardare troppo avanti nel tempo. Ogni volta che l'ho fatto, niente di ci¨° che pensavo succedesse poi ¨¨ accaduto. Tutto ha preso una strada diversa. Quindi voglio vivere nel momento. Vincere quanto posso e divertirmi. Mi piace il gruppo in cui lavoro. Per il prossimo anno, sarebbe fantastico vincere la 500 miglia di Indianapolis. In futuro, se dovesse presentarsi l'occasione della Formula 1, la coglierei certamente. La Formula 1 ¨¨ sempre la Formula 1".
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