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24 Ore Le Mans, Cairoli (Porsche): "Ecco la vita segreta dei piloti durante la 24 Ore"
Un¡¯intera giornata di corsa. Una sfida contro il tempo da condividere con un equipaggio formato da altri due piloti. Prendere parte alla gara regina del Mondiale endurance Wec, la 24 Ore di Le Mans, ¨¨ un sogno e, al contempo, una dura prova con il proprio fisico. Il motivo? Riposi e ore di sonno ridotti ai minimi termini, alimentazione da curare nel dettaglio, concentrazione ai massimi livelli, mentre l¡¯adrenalina scorre e ogni errore si pu¨° trasformare in un¡¯ambizione di successo che svanisce.
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MATTEO CAIROLI: ¡°COME PREPARO LA GARA¡±
¡ª ?La 24 Ore di Le Mans ¨¨ un evento che si approccia con lo spirito di condivisione tipico degli sport di squadra, dove l¡¯individualit¨¤ del singolo pilota deve fare rima altruismo. Ci spiega come si vive la corsa endurance pi¨´ famosa del globo Matteo Cairoli, pilota comasco classe 1996, giunto nel 2021 alla quinta partecipazione a Le Mans, sempre con la Porsche. "Partiamo dall¡¯ambizione, che ¨¨ di portare a casa una vittoria: finora non sono mai riuscito nemmeno a salire sul podio, nonostante negli ultimi tre anni avessimo i numeri per farlo, ma qualcosa ¨¨ sempre andato storto", racconta Cairoli, pilota con licenza Gold, al volante della Porsche 911 Rsr-19 numero 56 (Team Project 1) con Egidio Perfetti e Riccardo Pera.
24 ORE LE MANS: LA SFIDA AL VOLANTE
¡ª ?Sul momento pi¨´ critico della 24 Ore di Le Mans Cairoli ¨¨ chiaro: "Per fare bene bisogna tenere duro nelle prime 18 ore, in particolare durante la notte per il traffico e i sorpassi da effettuare in condizioni di scarsa visibilit¨¤ - dice Cairoli, che dovrebbe partire al volante della Porsche nel primo stint e condurla al traguardo nell¡¯ultima frazione -. Nelle ultime quattro edizioni di Le Mans sono sempre partito io, ciascuno di noi deve guidare almeno 6 ore e massimo 14: io penso che rimarr¨° al volante per almeno una decina d¡¯ore". Anche quello del recupero tra un turno di guida e il successivo ¨¨ un tema importante, visto l'imperativo di cercare di riposare. "Se mi fermo quando ¨¨ ancora giorno seguo la gara dei compagni - dice Matteo Cairoli -, ma cerco di rilassarmi in qualsiasi modo. Mentre di notte quando scendo dalla Porsche provo a dormire, ma non ¨¨ facile. Se riesco ad addormentarmi riposo anche 2-3 ore consecutivamente. Il segreto? Se possibile suddividere al meglio gli stint di guida al buio tra i compagni: pi¨´ soste significano pi¨´ tempo per dare il massimo al volante e poi riposare".
24 ORE LE MANS: COME DORMIRE
¡ª ?Con la tensione della gara in corso e il rombo dei motori in pista (alla Le Mans 2021 sono iscritte 62 vetture tra prototipi e GT), schiacciare un pisolino pu¨° essere un'impresa complicata. "Dove dormiamo? Abbiamo delle casette prefabbricate nel paddock - spiega Cairoli -, una soluzione molto comoda anche considerato che per me la gara di Le Mans dura nel complesso nove giorni, da quando arrivo al circuito una settimana prima fino al termine della gara. Cos¨¬ evitiamo le perdite di tempo nei trasferimenti. E da venerd¨¬ fino a domenica mi raggiunge la fidanzata¡". Se l¡¯obiettivo di ogni pilota ¨¨ il medesimo, vincere la 24 Ore di Le Mans (nella classifica assoluta, o nella propria classe, per Cairoli ¨¨ la Lmgte Am), i professionisti del volante spesso intrattengono rapporti cordiali o anche di amicizia anche se rimangono avversari in pista. "Negli anni ho instaurato bei rapporti con tanti rivali: non ci diamo appuntamento nei giorni di gara, ovviamente, ma se ci troviamo nel paddock scambiamo due chiacchiere e ci raccontiamo le impressioni di guida - spiega Matteo Cairoli -. Ho tanti amici tra gli avversari nei campionati ai quali partecipo. Non a Le Mans, ma in altre gare del GT s¨¬: un grande amico ¨¨ Raffaele Marciello, con cui ho di recente trascorso le vacanze in Sardegna". Quanto ai colleghi impegnati nella 24 Ore di Le Mans, Matteo Cairoli auspica tra le Lmgte Pro un successo di "Kevin Estre (francese classe 1988, Ndr) con il quale ho vinto una 24 Ore del N¨¹rburgring".
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ALIMENTAZIONE: ¡°MAI PI? KEBAB¡±
¡ª ?"Sono fortunato sul piano dell¡¯allenamento fisico - dice Matteo Cairoli -: in casa, infatti, non ho una palestra, mi alleno facendo un¡¯oretta di corsa ed esercizi aerobici, oltre che potenziamento ai muscoli di schiena, collo e braccia. Preferisco un¡¯ora intensa di running piuttosto che quattro o pi¨´ ore in bicicletta. Cos¨¬ facendo quando salgo in auto mi sento sempre pronto. Va detto per¨° che Le Mans ¨¨ una gara pi¨´ ¡®mentale¡¯ che fisica, conta molto la concentrazione". Il pilota italiano classe 1996 svela un segreto sul piano dell¡¯alimentazione. "Non seguo una dieta precisa, per¨° nel week end di gara ¨¨ essenziale calibrare bene il men¨´, di fatto ridotto a pasta, riso, pollo e insalata per agevolare la digestione - racconta -. Ricordo ancora una 24 Ore del N¨¹rburgring, era il 2018, quando mangiai una cotoletta fredda alle 4 di notte: fu un incubo, un errore che non commetter¨° mai pi¨´. Un po¡¯ come lo scorso anno, quando a Le Mans il mio team mi serv¨¬ un kebab la notte prima della gara: sulla cucina c¡¯¨¨ assolutamente da migliorare".
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