Il team dei giovani ingegneri dell'ateneo meneghino si ¨¨ imposto nella prima gara extra-americana della IAC su circuito stradale. Un altro successo dopo il record di velocit¨¤ del 2022 di Cape Canaveral. Battute universit¨¤ di Usa, Canada, Sud Corea, Germania e Italia
Fa sul serio la Indy Autonomous Challenge, il campionato americano per auto autonome animato dalle Dallara AV-21. La serie statunitense nello scorso weekend ha disputato la sua prima gara al di fuori degli Stati Uniti d¡¯America, all¡¯Autodromo Nazionale di Monza. L¡¯evento ¨¨ frutto di un accordo tra gli organizzatori USA e il MiMo, acronimo della fortunata manifestazione Milano Monza Open-Air Motor Show, che porter¨¤ la IAC in Italia anche nel 2024. La corsa monzese inoltre ¨¨ stata la prima gara della serie a disputarsi su un circuito stradale invece che su un ovale: le precedenti gare si erano svolte al Las Vegas Motor Speedway e sul velocissimo Texas Motor Speedway.
UN TRIONFO PER L'ITALIA
¡ª ?Oltre a vantare il ¡°monopolio tecnico¡± con la Dallara, l¡¯Italia fa la voce grossa nella IAC anche grazie alle squadre che partecipano alla serie. Nella corsa di Monza ¨¨ stato il ¡°casalingo¡± team PoliMOVE, in rappresentanza del Politecnico di Milano, a conquistare la vittoria contro cinque squadre avversarie provenienti da Europa, America e Asia. Il secondo posto ¨¨ andato ai tedeschi di Tum Motorsport, in rappresentanza della Technical University of Munich, mentre il gradino pi¨´ basso del podio parla ancora italiano grazie a TII UniMORE Racing, la vettura autonoma schierata dall¡¯Universit¨¤ di Modena e Reggio Emilia.
UN SUCCESSO SOFFERTO
¡ª ?Il team PoliMOVE non ha avuto vita facile per ottenere questa importante vittoria. Nelle settimane antecedenti la corsa ha avuto?molti problemi tecnici e alla fine ha dovuto fare ricorso a una vettura di scorta, che per fortuna non ha tradito la squadra lombarda. Il software di ¡°pilota AI¡± della PoliMOVE si ¨¨ dimostrato il migliore fin dalle prime sessioni, confermando lo splendido lavoro dello staff agli ordini del Professor Sergio Savaresi.
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