il domandone
F1, la Ferrari riuscir¨¤ a vincere una gara dopo due anni?
Due anni di digiuno possono sembrare un¡¯eternit¨¤ quando la tua storia ti impone di correre solo per vincere. E in effetti sembra passato un tempo infinito dall¡¯ultimo trionfo della Ferrari in un GP. Era il 22 settembre 2019, sul podio di Singapore faceva festa Sebastian Vettel, con gli occhi lucidi di emozione dopo avere ingoiato tante delusioni, mentre il giovane Charles Leclerc masticava amaro per essere finito dietro al compagno di squadra (complice la strategia) mancando una clamorosa tripletta dopo i successi di Spa e Monza. Da quella notte a Marina Bay sono cominciati i guai. La squalifica sfiorata nell¡¯ultima gara della stagione per avere imbarcato pi¨´ carburante di quanto dichiarato, i sospetti sempre pi¨´ forti dei rivali sulla regolarit¨¤ della power unit di Maranello e infine l¡¯inchiesta della Fia chiusa con una maxi multa per il team (i particolari mai rivelati) e nuove direttive tecniche pi¨´ stringenti sul motore che hanno messo in ginocchio la Ferrari nel 2020 e in parte quest¡¯anno.
Prova della verit¨¤
¡ª ?Ma una ripresa c¡¯¨¨ stata. La squadra guidata da Mattia Binotto ha reagito. La macchina attuale ¨¨ migliorata, nonostante i regolamenti approvati in piena crisi Covid abbiano ¡°congelato¡± il telaio e gli sviluppi durante il 2021 per contenere le spese. La svolta pi¨´ recente ¨¨ stata l¡¯introduzione di una versione evoluta della power unit, che a inizio stagione aveva visto novit¨¤ solo sul propulsore termico. Il reparto diretto da Enrico Gualtieri si ¨¨ tenuto un piccolo asso nella manica, inserendo una versione aggiornata del sistema ibrido a partire dal GP di Russia sulla vettura di Charles Leclerc e poi in Turchia anche su quella di Carlos Sainz. L¡¯impianto, che sfrutta concetti all¡¯avanguardia, ora funziona a un voltaggio molto superiore e garantisce ricariche di potenza elettrica pi¨´ rapide ed efficaci. "La nuova power unit ci ha fatto guadagnare 1-2 decimi al giro", ha sintetizzato Binotto. Sono arrivati due bei risultati: il 2¡ã posto di Sainz a Sochi e il 4¡ã posto di Leclerc a Istanbul, complici la pioggia e condizioni meteo instabili. Adesso manca la prova della verit¨¤ per dire che la Ferrari ha fatto davvero un passo avanti verso la vittoria. L¡¯occasione ¨¨ offerta dal prossimo trittico di gare Oltreoceano: questa settimana negli Stati Uniti, quindi in Messico e in Brasile. Piste, in particolare la seconda e la terza, dove la rossa ¨¨ stata molto competitiva fino al famigerato 2019, quando ci si ¨¨ andati per l¡¯ultima volta. Leclerc e Sainz ora hanno entrambi scontato la penalit¨¤ (retrocessione in griglia) per avere montato la quarta power unit. Quindi avranno la possibilit¨¤ di scattare pi¨´ avanti sullo schieramento, se la SF21 sar¨¤ veloce. Ma servir¨¤ comunque l¡¯aiuto delle circostanze (meteo variabile, errori altrui o guasti meccanici) per sperare in un successo. La differenza di prestazioni in qualifica e sul passo gara con Red Bull e Mercedes resta infatti troppo alta per potersela giocare alla pari, nonostante Leclerc e Sainz ci mettano tutto il loro talento (Verstappen e Hamilton non sono certo da meno).
Occasioni perse
¡ª ?Il quadro offerto finora dai 16 GP disputati nel 2021 ¨¨ chiaro. La Ferrari aveva il potenziale per vincere solo a Montecarlo, dove il botto in qualifica di Leclerc ha vanificato la pole, obbligando il monegasco al ritiro a inizio gara. Charles ha poi sfiorato il colpaccio a Silverstone, restando al comando per 49 dei 52 giri, ma solo perch¨¦ l¡¯incidente fra Hamilton e Verstappen aveva costretto l¡¯olandese al ritiro e obbligato Lewis a rimontare con 10¡± di penalit¨¤. Mentre in Ungheria avrebbe potuto approfittare del maxi ingorgo al via che ha spianato la strada al trionfo dell¡¯Alpine di Esteban Ocon, ma ¨¨ stato subito tamponato da Stroll. Anche i pochi giri condotti in testa da Sainz in Russia sono stati estemporanei, perch¨¦ la Ferrari continua a soffrire di un degrado delle gomme pi¨´ elevato della concorrenza. L¡¯iniezione di potenza data dal nuovo sistema ibrido non pu¨° bastare se il rendimento non migliorer¨¤. Binotto ha segnato il GP del Messico con il circoletto rosso. Mentre le gare finali a Gedda, in Qatar e ad Abu Dhabi rappresentano un¡¯incognita, su due circuiti inediti e un ultimo modificato. Quattro podi raccolti da Sainz e Leclerc (232,5 punti in totale) sono gi¨¤ un bottino superiore al 2020. Ma nel frattempo AlphaTauri, Racing Point (l¡¯attuale Aston Martin), Alpine e McLaren hanno vinto almeno una gara in due anni. La Ferrari no. L¡¯astinenza dura da 39 GP: la seconda peggiore striscia negativa della storia del Cavallino. Un¡¯attesa che stancherebbe anche il tifoso pi¨´ paziente.
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