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24 Ore Le Mans: nel 1991 la prima storica vittoria Mazda
Un caso isolato nella storia della 24 Ore di Le Mans rimasto nella memoria di molti appassionati, e nell¡¯albo d¡¯oro della gara endurance pi¨´ famosa al mondo. Correva l¡¯anno 1991 quando sul circuito della Sarthe trionfava la giapponese Mazda che portava il prototipo 787B sul gradino pi¨´ alto di Le Mans. Un equipaggio nel quale si distinse l¡¯inglese Johnny Herbert, al tempo gi¨¤ impegnato in Formula 1, poi compagno di Michael Schumacher in Benetton per tutta la stagione 1995. Anche ¡°Schumi¡± prese parte a quella 24 Ore, con il tedesco che nel 1991 chiuse quinto al volante di Mercedes-Benz C11.
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LE MANS 1991: VINCE MAZDA
¡ª ?Con l¡¯edizione numero 89 della 24 Ore di Le Mans, in scena nel fine settimana del 22 agosto 2021, ricorrono dunque i trent¡¯anni dalla storica vittoria della Mazda 787B ottenuta il 23 giugno del 1991. Al volante si alternarono Herbert, il tedesco Volker Weidler e il francese Bertrand Gachot, tutti protagonisti in F1. L¡¯irruzione di Mazda sul gradino pi¨´ alto del podio sanciva la prima vittoria di un marchio nipponico nella gara endurance francese (e l¡¯unica di un prototipo con motore rotativo tipo ¡°Wankel¡±, ormai per certi aspetti sinonimo di Mazda). Un tipo di motore che, per regolamento, la casa nipponica ebbe modo di utilizzare solo entro l¡¯anno 1991: se nel 1990 la spedizione a Le Mans si concluse con un nulla di fatto (a causa dei problemi di surriscaldamento patiti in gara dal propulsore), l¡¯anno successivo arriv¨° l¡¯agognato successo. Per rivedere la bandiera del Sol Levante sventolare su Le Mans si dovr¨¤ aspettare il 2018 con il primo successo Toyota Gazoo Racing, replicato nei due anni successivi.
24 ORE LE MANS 1991: LA GARA
¡ª ?Un prototipo, la Mazda 787B numero 55, portata in pista da Mazdaspeed (reparto sportivo della casa di Tokyo), che sfoggiava una livrea bicolore arancione e verde. Partite come favorite, le avversarie (le Peugeot 905, le Mercedes C11, le Porsche 962 e le Jaguar Xjr-12) incorsero in problemi tecnici e guasti vari che minarono il rendimento in corsa di diverse vetture, mentre la Mazda numero 55 trovava continuit¨¤ di rendimento. Fino a tre ore dal termine della 24 Ore di Le Mans 1991 al comando vi era una Mercedes-Benz C11, ¡°tallonata¡± dalla Mazda di Herbert; costretta al ritiro la vettura tedesca, Herbert nell¡¯ultima frazione difese la posizione e ottenne il successo. Sesta e ottava le altre due vetture Sport Prototipi della stessa casa giapponese. Completarono il podio due Jaguar Xjr-12.
IL PODIO: MANCA IL VINCITORE HERBERT
¡ª ?Le immagini del podio della 24 Ore di Le Mans 1991 mostrano due piloti Mazda mentre alzano al cielo il trofeo del vincitore. Chi mancava all¡¯appello? Johnny Herbert che, passato sotto la bandiera a scacchi, fu costretto alle cure nel centro medico del circuito a causa dello sforzo patito in gara. ¡°Ero esausto e disidratato - ricorda l¡¯inglese classe 1964 -. Fu solo l¡¯adrenalina della gara in corso a permettermi di arrivare al traguardo¡±. In merito all¡¯esperienza di guida del prototipo Mazda 787B, Herbert spiega: ¡°Era molto pi¨´ semplice da guidare rispetto a una F1, considerato sia il minor carico aerodinamico, sia la forza G inferiore.
MAZDA 787B: LE CARATTERISTICHE
¡ª ?Nel corso della 24 Ore di Le Mans 1991 la vettura Mazda 787B ebbe una velocit¨¤ media pari a 205.333 km/h nei 362 giri completati (pari a circa 4.923 chilometri); partita dalla casella numero 12 in griglia, la Mazda ottenne il primo successo di un costruttore giapponese. Fu il risultato di un percorso avviato gi¨¤ negli anni Settanta (1974) quando Mazda si affacci¨° per la prima volta a Le Mans. Il prototipo Mazda 787B montava un motore rotativo da 2.616 Cmc (l¡¯equivalente di 4.708 Cmc di un tradizionale motore a pistoni) in grado di erogare circa 700 cavalli, abbinato al cambio a 5 rapporti (Porsche) e impianto frenante Brembo. La vettura, lunga 4,782 metri per 1,994 metri in larghezza e 1,003 in altezza, con un passo di 2,662 metri, con struttura in carbonio composito, aveva un peso di 839 chilogrammi, circa 170 kg in meno rispetto a una vettura da corsa standard di quel periodo e categoria.
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