Il pilota italiano traccia un bilancio stagionale: "Le novit¨¤ 488 e 296 mi hanno entusiasmato. Il 'Balance of performance' ci fa faticare, ma abbiamo potenziale per migliorare ancora. Ecco dove possiamo crescere"
I trionfi della Ferrari Hypercar portano anche la firma di Davide Rigon. Il pilota italiano, 36 anni, ha contribuito al progetto vincente alla 24 Ore di Le Mans 2023, ma i suoi impegni non si esauriscono qui. Nella classe LMGTE Am del Fia Wec gareggia con la 488 GTE del team AF Corse, mentre ¨¨ al volante della nuova 296 GT3, sia nel GT World Challenge Europe-Endurance Cup con il team AF Corse-Francorchamps Motors, sia nell¡¯IMSA Endurance Cup con Risi Competizione. Un campionato, quest¡¯ultimo, nel quale Rigon ha conquistato il titolo Piloti in classe GTD Pro nel 2022 insieme a Daniel Serra, condividendo la 488 GT3 Evo 2020 del team citato. Amato dai tifosi della Rossa, alcuni dei quali sono arrivati a seguirlo con una lunga trasferta dal Veneto alla 24 Ore di Le Mans, Rigon traccia un bilancio del 2023.
Rigon, lei gareggia in diverse categorie. Proviamo a tracciare un bilancio della stagione fino a questo punto.
¡°Sono molto contento di come ho preparato questo 2023. Ovviamente a inizio anno speravo di essere titolare con la 499P, non lo nego. In ogni caso i progetti con la 296 e nel Wec con la 488 mi hanno entusiasmato. So quanto potenziale abbiamo per poter fare bene, specialmente con la 296, una vettura che rappresenta il presente e il futuro di Ferrari nel campo delle derivate dalla serie. Daniel Serra e io abbiamo preso in mano lo sviluppo e la macchina sta ottenendo risultati positivi. Talvolta il Bop (Balance of performance, ndr.) ci ha sfavoriti parecchio. Si ¨¨ visto in particolare nelle prime uscite stagionali, dopo il debutto alla 24 Ore di Daytona. Al netto di questo, la 296 GT3 garantisce un'ottima guidabilit¨¤ in curva e ha grandi margini di miglioramento nel complesso, mentre fatichiamo ancora nell¡¯effettuare i sorpassi¡±.
Si pu¨° dire che questo ¨¨ il punto debole della vettura?
¡°S¨¬, la potenza del motore V6 certamente non manca. Per¨° con le regole attuali riceviamo poca potenza e tanto peso. Quindi, per superare, dobbiamo raggiungere il limite e rischiare. A Spa, in occasione della 24 Ore del GT WC Europe, abbiamo avuto qualche problema. Penso che la gara di svolta, per quanto riguarda la mia esperienza diretta, sia stata la 6 Ore di Watkins Glen nel campionato IMSA: l¨¬ la macchina ha espresso il vero potenziale (Rigon e Serra hanno concluso secondi, ndr). Abbiamo incontrato difficolt¨¤ nel traffico, ma in generale siamo stati competitivi. Ora ci manca qualcosa nel GT WC Europe, anche perch¨¦, con cos¨¬ tante auto in pista ed equipaggi molto variegati tra professionisti e gentlemen, un fattore ulteriore da tenere sempre in considerazione ¨¨ il grande traffico¡±.
Diciamo che, pensando proprio al World Challenge, ¨¨ una sorta di lotteria talvolta.
¡°Purtroppo s¨¬, a volte lo sembra, specialmente in qualifica¡±.
Tornando alla 296, qual ¨¨ l¡¯aspetto che pi¨´ l¡¯ha entusiasmata?
¡°Mi ¨¨ piaciuta in modo particolare la guidabilit¨¤ della macchina. Per esempio dentro l¡¯abitacolo tutti i comandi sono stati inseriti dove li avrei voluti, come con la 499P. Le due vetture sembrano tanto diverse osservate dall¡¯esterno, ma dentro ci sono diverse somiglianze, a partire dall¡¯elettronica. Tornando alla 296 GT3, penso sia una vettura molto facile da guidare e divertente, e questo del resto era un obiettivo prioritario anche pensando all¡¯utilizzo competitivo di questa derivata dalla serie che deve essere adatta tanto a un pilota ufficiale, quanto a un gentleman driver. Ora, dopo una prima fase non semplice, stiamo iniziando a esprimerci al meglio e sono certo che ci toglieremo grandi soddisfazioni¡±.
C¡¯¨¨ qualcosa che cambierebbe in quel campionato?
¡°Il mio lavoro ¨¨ quello di guidare e dare il massimo in pista. Come dicevamo, il Bop ci fa faticare, specialmente perch¨¦ sappiamo che l¡¯auto ha grande potenziale. Capisco che sia interesse mantenere un certo equilibrio tra i Costruttori, ma penso anche che siamo stati penalizzati eccessivamente sotto certi aspetti. A Daytona il Bop ¨¨ stato davvero sfavorevole, gi¨¤ nella seconda gara Endurance dell¡¯IMSA, a Sebring, vi era stato un aggiornamento che ci ha permesso di competere. Ferrari investe molto, noi piloti diamo l¡¯anima per andare forte e poi talvolta risultiamo tra i pi¨´ lenti in rettilineo e la squadra con l¡¯auto pi¨´ pesante. ? frustrante cos¨¬, anche se comprendo l¡¯idea di bilanciare le prestazioni. Forse rivedrei i parametri del Bop sulla base dei risultati¡±.
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