Moss, l’artista del volante. Da secondo di Fangio alle beffe iridate

Debuttò a 18 anni nelle gare minori con una Cooper 500, nel ‘54 l'approdo stabile in F1. Il trionfo a Monza, poi Mille Miglia, Targa Florio, il post carriera con gli hobby dei progetti e i tre matrimoni

“Dopo la gara ho valutato tutti i partenti sul mio taccuino, classificandoli in senza speranza, disordinati, forti, molto buoni, lodevoli, rilassati. E un artista”. Lo scrisse Denis Jenkinson, uno dei più grandi giornalisti di automobilismo, alla fine del GP di Monaco dell’8 aprile 1961. L’artista era Stirling Moss, che aveva vinto con grazia impareggiabile al volante di una Lotus-Climax inferiore alle monoposto rivali.

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Moss, l’artista del volante. Da secondo di Fangio alle beffe iridate

Debuttò a 18 anni nelle gare minori con una Cooper 500, nel ‘54 l'approdo stabile in F1. Il trionfo a Monza, poi Mille Miglia, Targa Florio, il post carriera con gli hobby dei progetti e i tre matrimoni