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Dentro alla Ferrari 499P regina di Le Mans: come funziona l'elettronica
Un elemento determinante per il successo delle vetture Hypercar nel FIA WEC ¨¨ rappresentato dall¡¯elettronica, che compone parte integrante della meccanica. Su ciascuna Hypercar, non solamente la Ferrari, trovano sede 300 tra sensori, cavi, centraline di controllo che sovrintendono alla potenza ed all¡¯affidabilit¨¤ della vettura, consentendo agli equipaggi di lottare per la vittoria.
LA EQUIPE FERRARI PER L'ELETTRONICA
¡ª ?Naturalmente la ¡°cura¡± dell¡¯elettronica ¨¨ uno dei punti cardine del successo della Ferrari 499P, e la casa di Maranello non ha badato a spese creando una supersquadra formata da Benedicte Prioul come Electronics and Controls Manager, Davide Piccinini come Vehicle Engineering Manager e Giuliano Salvi come Race and Testing Manager. I tre sono incaricati di occuparsi delle fasi di studio, progettazione, sviluppo e progettazione della componente elettronica della Hypercar, sincerandosi al tempo stesso della sua affidabilit¨¤ grazie all¡¯interazione con i piloti.
L'IMPORTANZA DELL'ELETTRONICA
¡ª ?Secondo la Prioul, l¡¯elettronica ha un significato particolare se applicata alla 499P: ¡°i 300 sensori che monitorano lo stato della Hypercar, i cablaggi che a partire dagli stessi sensori attraversano tutta la vettura e le centraline di controllo su cui culminano i cablaggi permettono la gestione di molte funzioni, dalla potenza della power unit all¡¯affidabilit¨¤¡±. E da l¨¬ permette la gestione di fari, luci di gestione, aria condizionata per il pilota nel cockpit e molto altro. Il primo software della centralina di controllo ¨¨ stato messo a punto nel maggio 2021, e da l¨¬, continua la Prioul, ¡°¨¨ stato sviluppato un sistema elettronico completo prestazionale, affidabile e pronto gara¡±. Il momento pi¨´ difficile ¨¨ stato con l¡¯integrazione del sistema ibrido della vettura, che ha portato ad una massiccia regolazione di sensori e cablaggi e ad un lavoro imponente di integrazione tra i vari componenti.
CONTROLLI SULL'AFFIDABILITA'
¡ª ?Molto lavoro ¨¨ stato poi dedicato all¡¯affidabilit¨¤ dei vari componenti. Davide Piccinini dice che ¡°Fin dall¡¯inizio della progettazione abbiamo predisposto le Failure Mode and Effect Analysis, le analisi per valutare le varie tipologie di guasto e gli effetti sulle varie componenti elettriche, meccaniche e di telaio¡±. Una volta terminata la prima 499P sono state evidenziate le azioni per agevolare l¡¯assemblaggio ed il corretto funzionamento delle parti. I test in pista, continua Piccinini, ¡°hanno permesso di mettere insieme molti chilometri assicurando la massima affidabilit¨¤ dei componenti¡±. Il percorso che ha portato al debutto a Sebring non ¨¨ stato esente da difficolt¨¤. Secondo Piccinini ¡°in caso di anomalia bisogna comprenderne la causa, fin dalla prima analisi in pista per poi verificare a Maranello¡±. Le tre fasi di questo processo sono l¡¯analisi approfondita del componente sotto osservazione, l¡¯identificazione della causa del problema e la progettazione dell¡¯intervento correttivo.
I PILOTI AIUTANO
¡ª ?I piloti della 499P contano su una serie di regolazioni dell¡¯elettronica su cui ¨¨ possibile intervenire nel corso della gara, dalle prove fino alla corsa vera e propria passando per i pit-stop. L¡¯interazione tra il pilota nel cockpit ed i meccanici ai box via radio si ¨¨ rivelata decisiva per la risoluzione dei problemi: uno su tutti quello al sistema brake-by-wire che a Sebring ha condizionato in parte l¡¯andatura delle Ferrari. Una volta finita la gara, vengono presi in esame tutti i possibili inconvenienti e quindi analizzati direttamente a Maranello. Secondo Giuliano Salvi ¡°i problemi vengono elencati e suddivisi in tre categorie: quelle che incidono sulla prestazione in profondit¨¤, quelle che causano effetti non a breve termine su performance ed affidabilit¨¤, e le difficolt¨¤ pi¨´ leggere¡±. I vari inconvenienti vengono quindi processati in ordine di gravit¨¤ per la successiva analisi e correzione, e grazie anche alle indicazioni dei piloti si procede alla loro risoluzione per migliorare il comportamento della vettura nelle gare successive.
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