Intervista all¡¯ingegnere che guid¨° per circa 30 anni la Scuderia. Gli inizi con Chiti e Dallara, il trionfo dei prototipi a Daytona e i titoli iridati in Formula 1
In questo appuntamento di ¡°Gazzetta racconta¡± incontriamo l¡¯ingegner Mauro Forghieri, figura determinante nella storia e nei successi della casa di Maranello, direttore tecnico della Scuderia Ferrari dal 1962 al 1971 e dal 1973 al 1984. Con l¡¯uomo che per quasi un trentennio ha animato con grande competenza e passione il reparto corse di Maranello, ricordiamo alcuni dei momenti pi¨´ emozionanti della vita in pista.
Dalla parata di Daytona ai titoli mondiali in F1
¡ª ?A cominciare dal leggendario arrivo in parata il 6 febbraio del 1967 delle tre Ferrari 330 P4 alla 24 ore di Daytona: quella sera il Cavallino rampante riusc¨¬ a trionfare in una delle pi¨´ belle imprese della sua storia agonistica, sbaragliando la concorrenza dell¡¯agguerrita armata Ford che schierava le GT 40 dominatrici della 24 ore di Le Mans. Con Mauro Forghieri, nato a Modena il 13 gennaio del 1935 e laureato in ingegneria meccanica all¡¯universit¨¤ di Bologna nel 1959, parliamo dell¡¯inizio della sua carriera: un figlio d¡¯arte a tutti gli effetti, dato che suo padre lavorava come meccanico specializzato nell¡¯officina di Ferrari. A Maranello Forghieri venne assunto nel 1960 e l¨¬ avvennero i due incontri pi¨´ importanti: con l¡¯ingegner Carlo Chiti nel reparto motori e con un altro giovane e brillante neo laureato appena arrivato in Ferrari, Gian Paolo Dallara. E proprio sotto la guida di Chiti la casa del Cavallino conquist¨° nel biennio ¡¯60/¡¯61 sia il Mondiale Sport che quello di F1, quest¡¯ultimo con la 156 a motore posteriore guidata dallo statunitense Phil Hill.
Carriera indimenticabile
¡ª ?La data da ricordare per una carriera in rapidissima ascesa ¨¨ il 30 ottobre 1961 quando, il Drake promuove Forghieri a responsabile di tutte le attivit¨¤ sportive e sperimentali della Scuderia, dopo il licenziamento dello stesso Chiti e di altri sette dirigenti del suo staff. Il primo vero successo da direttore tecnico in una gara ufficiale di F1 arriva solo nel 1963 al N¨¹rburgring, con John Surtees alla guida della rinnovata 156 con telaio modificato e dell¡¯iniezione diretta Bosch abbinata al motore a sei cilindri. L¡¯anno seguente, col nuovo modello 158 a otto cilindri, la Ferrari emoziona ad ogni gara in lotta per il titolo e Surtees, in coppia con Lorenzo Bandini, vince il suo primo e unico campionato rimanendo nella storia come unico pilota a conquistare il titolo sia su due che su quattro ruote.
Rapporto speciale
¡ª ?Un rapporto speciale con la sua squadra e i suoi piloti, quello che Forghieri ci racconta in questa chiacchierata: gioie, ma anche momenti di grande dolore come quando nel 1967 Lorenzo Bandini, muore tragicamente nell¡¯incendio della sua 312 al Gran Premio di Monaco. Nomi di grandi campioni scolpiti nella sua memoria e nella storia della Formula. Lauda, Villeneuve, Alboreto, Senna: Forghieri si racconta con il garbo e l¡¯entusiasmo che l¡¯hanno sempre accompagnato degli anni. Aneddoti della sua vita in Ferrari, l¡¯esperienza in una Lamborghini allora controllata da Lee Iacocca, e il passaggio in Bugatti; e poi i meccanici, gli amici, il pubblico, che hanno reso straordinaria e unica la carriera di uno degli ingegneri pi¨´ amati del motorsport italiano.
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