Subito spettacolo e risultati di grande livello al Prefontaine Classic di Palo Alto (California), settima tappa di Diamond League che vede impegnato anche Filippo Tortu sui 100. Il brianzolo gareggia in una vera finale mondiale: Christian Coleman firma il primato stagionale in 9”81 (-0.1), in una gara che vede anche un gran 9”87 di Gatlin e il 9”97 del britannico Hughes. L’azzurro parte bene, poi fatica a distendersi: chiude in 10”21, settimo.
Atletica
Diamond, Tortu 10”21 sui 100, Coleman 9”81. Semenya, 800 in 1’55”70
L’azzurro 7¡ã in un 100 segnato dal miglior tempo stagionale dello statunitense. Al rientro dopo la sospensione della normativa Iaaf, la sudafricana fa gara a s¨¦. Sui 400 hs Benjamin firma un 47”16. Lasitskene 2.04 nell’alto, Chepkoech a 8’55”58 nei 3000 siepi donne
800 D
E’ il giorno del rientro di Caster Semenya sulla sua distanza, dopo la sospensione della normativa Iaaf sui livelli di testosterone. La sudafricana, che sul doppio giro di pista aveva gareggiato l’ultima volta il 3 maggio, fa gara a s¨¦, restando dietro alla lepre fino ai 500 per poi chiudere con un ottimo 1’55”70, mentre le avversarie chiudono con oltre due secondi e mezzo di ritardo (seconda Wilson a 1’58”36).
400 hs U
Assente Abderrahman Samba, sui 400 hs i fari erano su Rai Benjamin: lo statunitense originario di Antigua e Barbuda parte cauto, ma la seconda curva ¨¨ meravigliosa e nel rettilineo finale di distende, solo, per un sontuoso 47”16 che vale la miglior prestazione mondiale 2019.
3000 siepi D
¡ªGran risultato anche sui 3000 siepi femminili, dove arriva il primo tempo sotto i 9 minuti dell’anno: lo firma la keniana Beatrice Chepkoech, prima in 8’55”58: ¨¨ il quinto tempo di sempre nella specialit¨¤, il migliore realizzato fuori dall’Europa.
100 D
¡ªSui 100 donne (vento +0.3) si impone Marie-Josee Ta Lou (Costa d’Avorio) in 11”02, due centesimi meglio della statunitense Aleia Hobbs mentre non impressiona l’attesa Sha’Carri Richardson, 19enne campionessa Ncaa, e Shelly-Ann Fraser-Pryce, che chiude a 11”39.
Doppio miglio U
Spettacolare finale: vince l’ugandese Joshua Cheptegei in 8’07’54, resistendo allo straordinario ritorno dello statunitense Paul Chelimo (8’07”59) dopo aver bruciato l’etiope Selemon Barega (8’08”69): per tutti e tre ¨¨ il miglior tempo in carriera su questa distanza.
3000 D
Altra migliore prestazione mondiale: lo firma l’olandese Sifan Hassan in 8’18”49, che vale anche il record europeo; seconda la tedesca Konstanze Klosterhalfen (8’20”07), Terza l’etiope Letesenbet Gidey (8’20”27).
Alto D
Gara di altissimo livello: oltre a Maria Lasitskene, vanno oltre i due metri la statunitense Vashti Cunningham e la 18enne ucraina Yaroslava Mahuchikh, entrambe per la prima volta oltre il fatidico muro. La russa sale a 2.02 senza errori, mentre l’ucraina rinuncia e la Cunningham si ferma alla stessa misura. La corsa di Lasitskene invece prosegue a 2.04, ancora senza errori. Il primo lo compie a 2.08, misura che la porterebbe al secondo posto delle liste all time a fianco di Blanka Vlasic, a un solo centimetro dal record di Stefka Kostadinova risalente a Roma 1987. La russa fallisce anche il secondo e il terzo tentativo, ma la sua resta una gara sontuosa.
200 D
Altra gara con un cast d’eccezione, tra l’olimpionica Elaine Thompson, la britannica Dina Asher-Smith e l’olandese Dafne Schippers. La sorpresa per¨° arriva dalla nigeriana Blessing Okagbare, che dalla corsia 8 sorprende tutte con una gran curva: trionfa in 22”05(+1.9). Seconda Elaine Thompson (22”21), terza Asher-Smith (22”42).
Peso U
Arriva il record della Diamond League e a firmarlo e il brasiliano Darlan Romani con 22.61, battendo il padrone di casa Ryan Crouser (22.17).
Le altre gare
La cinese Lijiao Gong, leader stagionale, si impone nel getto del peso con 19.79, davanti alla giamaicana Thomas-Dodd (19.26) e alla statunitense Ealey (19.23). I 110 hs (+0.3) vanno allo spagnolo-cubano Orlando Ortega (13”24), su Belocian e McLeod (13”29). L’asta delle grandi firme — Kendricks, Lavillenie, Duplantis, Lisek, Braz...— va a “Mondo” Duplantis, che si issa a 5.93, prima di fallire tre volte a quota 6.01. I 400 uomini sono dello statunitense Michael Norman, che si pianta un po’ nel finale per chiudere in 44”62 davanti al connazionale Montgomery (45”12). I 1500 donne sono della keniana Kipyegon (3’59”04) sulla britannica Laura Muir (3’59”47). Sul miglio maschile si impone il keniano Thimoty Cheruiyot in 3’50”49.
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