L’incontro di alcuni atleti del meeting di domani con il Pontefice. “E’ la persona pi¨´ importante del mondo” ha detto lo sprinter brianzolo. Domani allo stadio anche migranti e profughi siriani. Intanto le stelle si scaldano. Baker, dopo il 9”78 ventoso sui 100: “Voglio migliorarmi”
Il Golden Gala Pietro Mennea ¨¨ cominciato con Papa Francesco, “un incontro - parole di Filippo Tortu - con la persona secondo me pi¨´ importante del mondo”. “In una dimensione cos¨¬ grande un momento intimo”, racconta Alessia Trost. I due azzurri hanno fatto parte della delegazione che ha incontrato il Pontefice insieme con Marcell Jacobs, l’altro azzurro attesissimo nei 100 metri. Fra gli altri atleti c’era anche Christian Coleman, sprinter copertina dell’appuntamento di domani all’Olimpico e che a Birmingham, il giorno del trionfo ai Mondiali Indoor, aveva espresso a Gigi D’Onofrio, direttore del meeting, il desiderio di stringere la mano a Francesco.
POVERI DEL PAPA —
L’incontro con il Papa fa parte dell’iniziativa presa dall’Elemosineria apostolica e dalla Fidal che porter¨¤ domani sugli spalti dell’Olimpico i “Poveri del Papa”: italiani, migranti e profughi dalla Siria e da altre zone del mondo. Saranno accompagnati dalla comunit¨¤ di Sant’Egidio e dalla cooperativa Auxilum con gli attivissimi podisti dell’Athletica Vaticana.
CARICHI —
Intanto la vigilia del Golden Gala Mennea ¨¨ stata riempita dalle parole dei protagonisti. “Siamo carichi”, hanno detto Tortu e Jacobs. E Ronnie Baker, forte del 9”78 ventoso sui 100 di Eugene, parla addirittura della possibilit¨¤ di replicare lo stesso risultato “o di migliorarmi”. Mentre Maria Kuchina Lasitskene, la regina del salto in alto, si lancia in elogi sperticati all’atmosfera dell’Olimpico. “Amo profondamente Roma - dice la russa - il record del mondo? No, magari il personale...”
Valerio Piccioni
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