La Cinque Mulini numero 89 ¨¨ etiope con Melak e Gemechu: Faniel ritirato
Cinque Mulini, bastano le parole: la suggestione e la magia della pi¨´ classica del cross si rinnovano, a due passi da Milano, per l’89¡ã anno consecutivo e aver resistito, mai come questa volta, ¨¨ gi¨¤ una vittoria. La pandemia costringe i pi¨´ che meritevoli organizzatori dell’Unione Sportiva San Vittore Olona a spostare partenza e arrivo dallo stadio dedicato alla vicina zona del vallo, in mezzo al percorso. Si perde un po’ di fascino, ma che importa? Il passaggio dal mulino Meraviglia resta, cos¨¬ come quello attraverso la fattoria Chiapparini: ¨¨ quel che serve a regalare alte emozioni e a far emergere struggenti ricordi.
Che coppia
¡ªAl resto ci pensano una giornata di caldo primaverile e due prove che si risolvono dopo entusiasmanti volate. ? doppietta etiope, come da ultimo nel 2017, con i successi del 21enne Nibret Melak tra gli uomini e della 22enne Tsehay Gemechu tra le donne. Entrambi sono gi¨¤ stati protagonisti al Campaccio di domenica scorsa, sui prati adiacenti di San Giorgio su Legnano: lui battuto unicamente dal grande ugandese Jakob Kiplimo, lei splendida vincitrice. E considerando che le due prove italiane, insieme a una portoghese di aprile, sono le sole tappe del circuito Permit internazionale della specialit¨¤ sopravvissute in questa stagione, si capisce quanto le difficolt¨¤ del periodo siano grandi.
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Gli uomini
¡ªMelak (10.2 km in 28’57”) si impone su un prestigioso drappello di africani con un irresistibile cambio di ritmo negli ultimi 300 metri - curva quasi a gomito finale compresa - al quale nessuno riesce a replicare. Trionfatore il 16 gennaio dei campionati nazionali di specialit¨¤ di Addis Abeba, gestito dalla scuderia dell’olandese Jos Hermens con personali di 13’07” nei 5000 e 27’26” nei 10.000, si conferma atleta da seguire con attenzione. Il suo spunto mette in fila due precedenti vincitori: il keniano Leonard Bett (28’58”), capace di imporsi nell’edizione dello scorso anno e il connazionale Muktar Edris (28’59”), finito davanti a tutti nel 2013 e nel 2015, prima di regalarsi due titoli mondiali nei 5000, a Londra 2017 - battendo Sua Maest¨¤ Mo Farah di fronte alla sua gente - e a Doha 2019. Reduce da un buon debutto nella mezza (59’04” a New Delhi il 29 novembre), almeno per questa stagione, con l’Olimpiade di Tokyo nel mirino, prover¨¤ a togliersi altre soddisfazioni in pista. Alle sue spalle l’ugandese Oscar Chelimo, fratello di Kiplimo (con lo stesso tempo), gi¨¤ terzo al Campaccio e autore di un paio di accelerazioni forse premature e i keniani Hosea Kiplangat (29’02”) e, staccato, Samuel Kibet (29’26”).
Le donne
¡ªAnche la prova femminile, come detto, si risolve nelle ultime fasi. Quando la Gemechu (6 km in 18’53”), rimasta sola con la 20enne keniana Beatrice Chebet, campionessa del mondo junior in carica dei 5000 e del cross, fa valere la propria maggior freschezza. Anche la Gemechu, seconda ai campionati nazionali di Addis Abeba e a sua volta gestita dal gruppo di Hermens, promette eccome: vanta personali di 8’33” nei 3000, 14’29” nei 5000 e 30’53” nei 10.000. Solo in tre occasioni, in campo femminile, ¨¨ riuscita la doppietta Campaccio-Cinque Mulini nella medesima stagione: nel 1982 con la leggendaria norvegese Grete Waitz, nel 1990 con Nadia Dandolo e nel 2009 con l’ungherese Aniko Kalovics. Se tra gli uomini la volata ¨¨ sostanzialmente a cinque, tra le donne ¨¨ a due: la Chebet, con 18’56”, ¨¨ battuta di 3”. Pi¨´ staccate l’altra keniana Sheila Chelangat (19’22”), l’altra etiope Alemitu Tariku (19’31”), la burundese Francine Niyomukunzi (20’11”) e la ruandese Clementine Mukandanga (20’21”).
Gli italiani
¡ªPoca gloria per i colori azzurri: i pi¨´ attesi, i maratoneti in odore di Olimpiade, Eyob Faniel e Giovanna Epis, in giornata-no, si ritirano. I migliori sono cos¨¬ i bravi Yoghi Chiappinelli, 24enne senese, settimo in 30’03”, che ora torner¨¤ a preparare le “sue” siepi col mirino puntato sui Giochi (¨¨ bronzo europeo in carica) e Rebecca Lonedo, nona in 20’48”. La 24enne vicentina, laureata in scienze motorie, da qualche mese s’¨¨ trasferita a Modena per essere seguita da Stefano Baldini e il salto di qualit¨¤, anche terza ai campionati italiani di Campi Bisenzio, ¨¨ stato pressoch¨¦ immediato. Sul “podio” nazionale anche Marouan Razine (ottavo in 30’10”) e Italo Quazzola (nono in 30’17”), con Cesare Maestri decimo (30’27”) e tra le ragazze la 20enne piemontese Giovanna Selva (decima in 20’53”), novit¨¤ della stagione Nicole Reina (undicesima in 21’00”).
Allarme Crippa
¡ªFaniel luned¨¬ mattina partir¨¤ per uno stage in Kenya di tre settimane: si aggregher¨¤ al camp gestito da Claudio Berardelli a Kapsabet. La Epis punta a una mezza austriaca nella seconda met¨¤ di maggio. Intanto non sono buone le notizie circa Yeman Crippa, ritiratosi all’esordio sulla mezza del 28 febbraio a Siena, dove Eyob ha siglato il primato italiano. L’iniziale dolore a un polpaccio era dovuto a una quasi microfrattura alla tibia, con tanto di edema. Il trentino, fermo da allora, ha ripreso a corricchiare “sospeso” solo su tapis roulant, senza appoggiare l’arto infortunato. Nemmeno Yassine Rachik, a sua volta in predicato di maratona olimpica e spettatore alla Cinque Mulini, sta benissimo: da tempo alle prese con diversi acciacchi e reduce da uno stage in Marocco, ora ¨¨ alle prese con un fastidio al dito di un piede. Sui prati di San Vittore Olona, dove vinse da allievo nel 1978, anche il neo presidente federale Stefano Mei che conferma: il Golden Gala del 4 giugno si disputer¨¤ a Napoli o a Firenze.
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